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Adeguamento sismico delle scuole. Vendola insorge. Palese: nessuno scippo

AUTORE:
Agostino del Vecchio
PUBBLICATO IL:
21 Aprile 2010
Editoriali //

Scuola adeguamento (www.archiportale.com)
Scuola adeguamento (www.archiportale.com)
Manfredonia – VENDOLA e Viesti: “Altro scippo dei fondi FAS. Questa volta per le scuole”. Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore al Sud e Diritto allo Studio, Gianfranco Viesti sono intervenuti sulla questione del taglio dei fondi FAS per la messa in sicurezza delle scuole: “Ancora una volta – dichiara Vendola – stiamo assistendo ad uno scippo dei fondi FAS. Questa volta il governo nazionale ha deciso di tagliare i finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole. Domani la Conferenza delle Regioni avrà di fronte un’importante responsabilità: quella di dover ripartire un fondo già tagliato dopo l’emergenza del terremoto abruzzese”. “La Puglia – sostiene Vendola – sarà colpita pesantemente dall’ipotesi prevista dai ministri Gelmini e Mattioli che hanno voluto ignorare i criteri precedenti che davano una mano alle regioni meridionali dove le infrastrutture scolastiche sono in uno stato di degrado molto ampio rispetto ad altre zone del Paese. “Se prima – spiega l’assessore Viesti – obbligatoriamente l’85% delle risorse del Fas per la messa in sicurezza delle scuole andava al Mezzogiorno, oggi i criteri privilegiano il numero degli edifici scolastici e la popolazione scolastica. Rispettando i criteri delle delibere CIPE, alla Puglia sarebbe spettata una quota di riparto sul totale delle risorse FAS del 16,7%, con il piano ministeriale viene invece assegnato alla Regione il 6,92% che corrisponde a un importo di 24,8 milioni rispetto all’assegnazione prevista di 56,3 milioni. Così 230 scuole pugliesi verranno escluse dagli interventi di somma urgenza, senza che nessuna concertazione sia stata avviata con il sistema delle Regioni”. “A questa impostazione punitiva – conclude il presidente Vendola- diremo no in sede di Conferenza delle Regioni, anche in accordo con i Comuni e con le Province che si vedranno tagliati i fondi per la sicurezza degli istituti scolastici”.

I FONTI PER LE SCUOLE – Il 31 marzo 2010 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato l’ordinanza n. 3864, che disciplina le modalità di utilizzo del Fondo per interventi straordinari destinati all’adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici scolastici. Il Fondo è stato istituito con il decreto legge n. 269 del 30 settembre 2003, in seguito al terremoto di San Giuliano di Puglia, e convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 24 novembre 2003.

FONDI A DISPOSIZIONE: OLTRE 20 MILIONI – Dal 2008 il Fondo è stato incrementato con 20 milioni di euro l’anno, destinati all’adeguamento degli edifici scolastici e alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti. La somma complessiva è di 20 milioni di euro del 2009, a cui si aggiungono 141.397,77 euro che derivano dalle riassegnazioni dell’annualità del 2008 non utilizzate. Quest’ultima verrà ripartita tra le regioni e le province autonome che ne faranno richiesta. Dopo la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale si avrà tempo 60 giorni per trasmettere al Dipartimento della Protezione civile un piano dettagliato degli interventi programmati. Trascorso tale termine il Dipartimento si mobiliterà per riassegnare i finanziamenti ad altre regioni che abbiano rispettato le scadenze. Dalla Regione Puglia ha avuto a disposizione il 5,51% nel 2009, un finanziamento pari a € 1.102.461,29 , a cui si aggiungono € 7.791,02 somma ridistribuita non utilizzate dalle regioni.

I 27 ANGELI DI SAN GIULIANO – Questa linea di interventi per la verifica dell’adeguatezza sismica e gli interventi di messa in sicurezza degli edifici strategici e rilevanti è stata avviata dopo il terremoto del 31 ottobre 2002, che ha colpito le province di Campobasso e Foggia e, in particolare, la scuola F. Jovine di San Giuliano di Puglia.

IL TERREMOTO – Tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2002 diverse scosse di terremoto investirono il Molise e parte della Puglia. Tra di esse la scossa più violenta registrata fu di magnitudo 5.4. Il sisma ebbe il suo epicentro tra i comuni di Santa Croce di Magliano, S. Giuliano di Puglia e Larino, in provincia di Campobasso. L’evento causò 30 morti, di cui 27 bambini, circa 100 feriti e 2.925 sfollati nella sola provincia di Campobasso. Anche nella provincia di Foggia ci furono numerosi sfollati e una decina di comuni riportarono danni di rilievo ad edifici storici e abitazioni. A San Giuliano di Puglia la forte scossa provocò il crollo del solaio di copertura dell’edificio scolastico “Francesco Jovine” che comprendeva scuola materna, elementare e media: sotto le macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. Nella costruzione della nuova scuola a San Giuliano di Puglia, é stato introdotta il cosiddetto “isolamento sismico”, la tecnica che riesce a garantire una protezione pressoché totale anche in caso di terremoti molto intensi. Questa tecnica, peraltro, é stata già testata in Giappone ed in Cina durante il verificarsi di violenti terremoti e le strutture protette con tali isolatori non hanno subito praticamente alcun danno pur essendo situati nei pressi dell’epicentro del sisma.

VERIFICHE SISMICHE NELLE SCUOLE – Manfredonia presenta un livello di pericolosità sismica 2, è quindi considerata “Zona con pericolosità sismica media”, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. Vengono definite ad elevato rischio sismico le zone con probabilità di terremoto nei prossimi 50 anni superiore al 10% avente accelerazioni massime al suolo superiore a 0,200 g riferita a suoli rigidi, come elencate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nella mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale redatta ai sensi dell’ordinanza PCM 3519 del 28 aprile 20061 in Puglia rientrano i Comuni del Gargano (in Provincia di Foggia i Comuni di Apricena, San marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Manfredonia, San Severo, Torremaggiore).

LA DELIBERA DEL COMUNE – Nella delibera del Comune di Manfredonia n. 88 del 04/03/2008, avente come oggetto “Adeguatezza sismica edifici ed infrastrutture pubbliche” si spiegava che “a seguito dell’evento sismico del 31/10/2003, nel quale è stato coinvolto anche il Comune di Manfredonia, la Regione Puglia disponeva un piano atto a verificare l’adeguatezza sismica degli edifici ed opere di proprietà di enti locali tra questi il Tribunale di Manfredonia, il Municipio palazzo San Domenico e il Mercato Ittico Vecchio ora divenuto il Luc. I rilevamenti furono effettuati dagli ingegneri Muciaccia Giovanni, Muciaccia Giuseppe, Rignanese e Cisternino. Dal terzo trimestre 2009 era previsto dal programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011, anche l’adeguamento sismico della scuola materna sita in via Galileo Galilei.

L’EX ASSESSORE ANTONIO PRENCIPE: FONDI SOLO PER LE NECESSITA’ – Raggiunto telefonicamente da Stato, l’ex assessore alle Opere Pubbliche Antonio Prencipe ha spiegato che “i dati raccolti dalle scuole e edifici, grazie anche alla collaborazione di tecnici inviati dalla Regione Puglia, sono stati trasmessi ad un database regionale indispensabile per accedere ai fondi pubblici. Quest’ultimi saranno richiesti in base alle necessità di ciascuna struttura pubblica”. Perchè il piano di adeguamento sismico delle scuole di Manfredonia possa continuare sarà, quindi, necessario attendere l’insediamento della nuova giunta comunale.

PALESE: SUI FONDI FAS ALLA SCUOLA, NESSUNO SCIPPO ALLA PUGLIA – “Il Governo non intende scippare alla Puglia neanche un euro dei fondi per l’edilizia scolastica, c’è solo la proposta, peraltro concordata con le Regioni, di assegnare per ora un primo stralcio di finanziamenti per le situazioni di grave emergenza. Gli altri seguiranno. La sinistra dovrebbe smetterla una volta per tutte di agitare spauracchi, ma è chiaro che la seconda Giunta Vendola nasce all’insegna della continuità con la prima, quanto a vittimismo, bugie, mistificazione della realtà, assenza del presidente dai Tavoli di discussione romani. La nuova favola raccontata ai pugliesi è quella che il Governo nazionale starebbe scippando alla Puglia 30 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica e dai giornali di oggi Vendola prometteva fuoco e fiamme in Conferenza delle Regioni. Tanto per non smentirsi, Vendola oggi in Conferenza non si è presentato, ben sapendo che la realtà può mistificarla sui giornali e dalla Puglia, ma non a Roma. E la realtà è questa: la delibera Cipe n. 3 del 6 marzo 2009 finanziava con un miliardo di euro il Programma di interventi sull’edilizia scolastica; da questi ne sono stati stralciati 226 milioni per la messa in sicurezza post terremoto delle scuole in Abruzzo. Dei restanti 765,2 milioni di euro, d’intesa con le Regioni, c’è la proposta di stanziare immediatamente 350 milioni di euro per interventi straordinari e di emergenza su un elenco di edifici soclastici, anch’esso stabilito con le Regioni. Che in questa proposta alla Puglia vengano assegnati solo 24,8 milioni di euro, non significa quindi che gli altri 30 vadano persi, ma che ad una prima tranche per le emergenze seguirà il resto. Se Vendola frequentasse la Conferenze delle Regioni e le Conferenze Stato Regioni, forse lo saprebbe. Ma è chiaro che anche i prossimi 5 anni li trascorrerà disertando i Tavoli istituzionali dove potrebbe utilmente contrattare provvedimenti e stanziamenti per lo sviluppo della Puglia e polemizzando inutilmente dalle pagine dei giornali”, conclude Palese.

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