Edizione n° 5383

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Quale sarà l’impatto della crisi energetica sull’Euro

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
21 Settembre 2022
Economia // Politica //

Il prezzo dell’elettricità che continuerà ad aumentare e la crisi legata ai principali mercati dell’energia avrà effetti sulla nostra vita di tutti i giorni? La risposta, purtroppo, non può che essere positiva, anche se chiaramente resta da capire, come si stanno interrogando quanti fanno trading online su easymarket.com, che impatto ci potrà essere sulla moneta Euro.

Detto questo, già qualche settimana fa si è notato come la crisi energetica sia in grado di trascinare a fondo la moneta unica europea. A luglio, infatti, si è verificata una giornata che è passata davvero alla storia nel settore dei cambi valutari. L’euro, infatti, è sceso al di sotto del muro pari a 1 euro nel cross con il dollaro, toccando una soglia minima pari a 0.999995 dollari, per poi subito rialzarsi a quota 1.0055.

Uno scenario che riporta le menti degli esperti e dei conoscitori di questo settore al 2002, quando l’euro toccò i suoi minimi. Ebbene, l’euro è stato istituito proprio nel 2002 direte voi. Ed è così, infatti, non ha mai vissuto un ribasso del genere.

A pesare sono l’incubo recessione e la crisi energetica dietro l’angolo

Continuano ad aumentare le preoccupazioni per una recessione che appare sempre più dietro l’angolo, così come una crisi del mercato energetico che appare inevitabile. Impossibile, di conseguenza, non pensare che queste due situazioni non potessero in qualche modo riflettersi anche sulla moneta unica europea. Nello specifico, l’euro qualche settimana fa aveva avvertito la stangata soprattutto dopo che l’indice tedesco di fiducia Zew è fulmineamente sceso verso il basso.

Non c’è dubbio che gli investitori della prima economia in tutta l’Europa siano notevolmente preoccupati circa quelli che possono essere gli scenari successivi al blocco delle forniture del gas russo in tutto il Vecchio Continente. Basti pensare come lo Zew aveva toccato valori simili, verso il basso si intende, a marzo 2020, proprio in concomitanza della diffusione a livello globale della pandemia da Coronavirus.

Cosa farà la Bce?

Come si può facilmente intuire, la Bce dovrà fare uno sforzo imponente per poter rafforzare quel tanto che basta la propria politica a livello monetario. Lo scopo è indubbiamente sotto gli occhi di tutti: scongiurare il rischio inflazione, che continua ad aumentare, ma al contempo non provocare dei crolli all’economia.

Al contempo, va detto che la Fed ha senz’altro una maggiore discrezionalità in termini di politica monetaria per poter proseguire nell’incremento dei tassi. Il motivo? Semplice, dato che tutte le varie statistiche che riguardano l’occupazione hanno messo in evidenza come, fino a questo momento, l’economia a stelle e strisce sta dimostrando una migliore resistenza rispetto a quella europea.

Insomma, per la divisa unica europea si preannuncia un finale di 2022 veramente complesso e il trend in ribasso potrebbe anche andare avanti. Sono soprattutto i dati sull’inflazione che vanno a condizionare in maniera negativa il sentiment degli investitori. Nel caso in cui l’inflazione americana dovesse essere più forte rispetto alle previsioni di mercato, ecco che la moneta statunitense potrebbe trarne notevole vantaggio.

L’inflazione per colpa della crisi energetica

Il continuo aumento dei costi legati all’energia sta avendo serie conseguenze circa l’inflazione su tutti i paesi che fanno parte dell’Eurozona. Insomma, non c’è dubbio che sulla corsa dei prezzi l’influenza del settore energetico è notevole. Nel caso in cui ci dovessero essere nuovi aumenti, ecco che le aspettative sono di un’alta inflazione energetica e un’inflazione complessiva altrettanto elevata anche nella seconda parte del 2022. Tutto ciò, in soldoni, vuol dire solamente una cosa, ovvero che le famiglie europee avranno meno potere d’acquisto e faranno più fatica in riferimento alla loro capacità di spesa, con Germania e Italia che vengono indicati come i paesi in maggiore difficoltà. (nota stampa).

Lascia un commento

In ogni paese c’è una orrenda casa moderna. L’ha progettata un geometra, figlio del sindaco. (Dino Risi)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.