E’ facilmente contastabile che le disuguaglianze di ogni tipo siano aumentate in questi anni, drasticamente, anche a Manfredonia, e sarebbe dunque necessaria una “mobilitazione delle coscienze individuali” per ridare forza e centralità ad una etica pubblica, in gran parte sopita, e ad un’idea politica secondo la quale solo affrontando i problemi dei più deboli si può migliorare la condizione di vita di tutti. Inoltre è facilmente constatabile che a Manfredonia, nell’avvicinarsi delle elezioni, si assiste ad un “risveglio delle relazioni sociali”, che ovviamente è, purtroppo, per lo più “strumentale”; tuttavia proprio questo “risveglio” può rappresentare lo stimolo e l’humus per una riflessione pubblica e partecipata sulla nostra cittadina. Queste funzioni, mobilitazione delle coscienze e stimolo ad una riflessione pubblica e partecipata, potrebbero essere svolte anche direttamente dalle associazioni, tradizionali e nuove, operanti a Manfredonia nei vari ambiti culturale, ricreativo, sociale, ambientale, sportivo, lavorativo, imprenditoriale, ed altro. E’ come se ci trovassimo in città ina una situazione di emergenza, ad un bivio: prefigurare un futuro verde o affossarsi nel presente grigio. Perciò serve l’impegno di ciascuno e, contemporaneamente, una “intelligenza collettiva”. Le associazioni, pur nella loro fragilità, possono contribuire molto in questo, elaborando e proponendo, sulla base della propria esperienza e conoscenza dei problemi relativi allo specifico ambito di operare iniziative programmatiche, fondate su valori e idealità, e non solo su interessi particolari, che puntano nel loro insieme a creare una città, una Manfredonia più libera, più uguale, più giusta, più solidale, più coesa, più partecipata, più vivibile per tutti: insomma più comunitaria. Programmi ed etica vanno coniugati assieme e, se questo avviene, ne potrebbero guadagnare anche i singoli partiti, e chiunque andrà ad amministrare la cittadina. Ad esempio, il diritto al lavoro è un valore e contemporaneamente il primo punto programmatico; ma concretamente a Manfredonia è anche un diritto di tutti o appartiene solo a coloro che sono più vicini al potente di turno ? E’ possibile modificare questa situazione ingiusta, e costruire un nuovo senso del giusto, e farlo diventare l’anima del Governo della città ? Si. Su queste basi l’associazione dei cittadini e la relativa lista ‘La Riviera Sud nel cuore’ può fare emergere, se riesce ad inquadrare i legittimi e specifici problemi dei villaggi in una logica cittadina e non settoriale, delle domande esistenziali sulla nostra città, da molti anni sopite ed abbandonate, quali ad esempio: il rapporto tra turismo ed industria, sviluppo e benessere, salvaguardia dell’ambiente ed uso del territorio, urbanistica edilizia, interessi privati e qualità del vivere comunitario, centro e periferia, sia in termini simbolici che fisico-geografici, eccetera. Può cioè svolgere anche un ruolo culturale e di rinnovamento della politica locale, non clientela ma soggetto protagonista.
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6 Luglio 2024 - ore 13:56
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