Non c’è dubbio che la Riviera Sud rappresenti una risorsa per lo sviluppo e la qualità di vita di Manfredonia e che questa zona, in oltre trent’anni, ha subito una trasformazione molto significativa, purtroppo in modo troppo spontaneistico e confuso, di cui non sempre la classe politica dirigente locale ne è stata consapevole. La Riviera Sud ha oggi una nuova fisionomia; anche se nata su spinte di speculazione edilizia, staccata e separata fisicamente e mentalmente dalla città, essa è oggi sempre più manfredoniana. Ciò non solo perchè ci vivono tanti cittadini, sia residenzialmente che stagionalmente, ma anche perchè sussite una coscienza diffusa che la Riviera Sud rappresenta un patrimonio ambientale, economico, imprenditoriale, lavorativo, sociale, turistico e culturale, che appartiene alla città di Manfredonia e la farebbe crescere, quantitativamente e qualitativamente. E’ importante tenere anche conto che la stessa Riviera Sud svolge anche un ruolo intercomunale e provinciale e, addirittura, per qualche aspetto, interprovinciale. In qualche modo, la Riviera Sud di oggi è assimilabile alla Siponto del dopoguerra ed alla sua evoluzione; Siponto, infatti, non è più un villaggio estraneo a Manfredonia, ma un suo quartiere integrato, ed addirittura un suo polmone ed un suo centro funzionale, per tanti aspetti. Molti sanno che a questa situazione hanno contribuito anche riflessioni, studi, convegni, iniziative proposte e portate avanti dall’associazionismo locale, quali ad esempio “Per Siponto” e la comunità parrocchiale; luoghi di partecipazione dei sipontini, iniziative che hanno trovato ascolto, sponda ed attuazione, sia pure ancora incompleta, in dirigenti politici ed amministratori locali. Occorrono quindi convegni e riflessioni pubbliche sia nei villaggi che nel centro della città. Ovviamente anche la nuova fisionomia ed identità della Riviera Sud va coniugata sulla base della conoscenza della situazione reale esistente e definita in una programma, articolato e prospettico, collettivamente discusso e condiviso, utilizzando anche studi e ricerche già elaborate. Insomma ragionare oggi pubblicamente sulla Riviera Sud ha un valore specifico e generale, e significa anche porsi una domanda: quale futuro per la nostra città? Quale Manfredonia v0gliamo costruire ? E’ possibile prefigurare una città in cui le case e l’abitato siano simbolicamente e fisicamente già nella loro tipologia costruttiva luoghi di incontro, di coesione e di solidarietà sociale, garantendo, così di per sè, i più deboli ed i più soli ?
(testo in esclusiva per Stato, su gentile concessione del sociologo di Manfredonia Silvio Cavicchia)
