Un importo superiore a 23 milioni di euro è stato confiscato a presunti membri di due diverse associazioni criminali coinvolte in scommesse sportive clandestine a Marsala, con raccolta di fondi anche all’estero.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dal giudice istruttore su richiesta della Procura locale nell’ambito di un’inchiesta che ha coinvolto 12 indagati. Nove di loro sono stati destinatari di un’ordinanza cautelare, con quattro sottoposti agli arresti domiciliari, due con l’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza e tre con l’interdizione dall’esercizio di professione e attività imprenditoriali.
Al centro dell’inchiesta c’è un’indagine condotta dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Marsala su un presunto sistema illecito per la raccolta di scommesse clandestine. Secondo la Procura, questo sistema avrebbe generato un volume d’affari di circa 23 milioni di euro, con scommesse effettuate da oltre 1.000 scommettitori, alcuni dei quali residenti in Tunisia.
Dopo una denuncia da parte di un cittadino, le autorità finanziarie hanno focalizzato l’attenzione su alcuni conti gioco regolarmente utilizzati da una coppia di coniugi trapanesi.
Le indagini hanno rivelato una significativa discrepanza tra il volume delle scommesse effettuate e la capacità economica della coppia. Secondo l’accusa, la coppia sarebbe stata coinvolta in due associazioni criminali separate ma operanti con modalità simili: una agiva come intermediaria tra scommettitori e siti di gioco online, consentendo loro di rimanere anonimi, mentre l’altra si occupava della raccolta delle scommesse e dell’utilizzo di siti esteri privi delle autorizzazioni necessarie in Italia. Dopo aver effettuato la giocata in contanti, agli scommettitori veniva rilasciata una ricevuta seguita, sempre in contanti, dalla liquidazione delle vincite.
Le indagini, supportate da scambi di e-mail, contenuti di chat e intercettazioni telefoniche, hanno permesso di identificare ulteriori soggetti coinvolti e di delineare i ruoli specifici di ciascuno nell’attività illecita.
Durante una perquisizione presso l’abitazione della coppia di Marsala indagata per la creazione di due organizzazioni criminali gestenti scommesse sportive clandestine, la Guardia di Finanza ha rinvenuto 85mila euro in contanti. L’inchiesta è stata coordinata dal pm Roberto Piscitello.