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IL FATTO Carapelle, Niente sindaco da oggi: per dimissioni di 7 consiglieri

I consiglieri di minoranza Marasco e Cavatasso: “Abbiamo voluto porre fine ad uno scempio”. Tra i dimissionari, anche tre consiglieri di maggioranza: Gerardo Longo, Loredana Iafelice e Andrea Agnelli

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
23 Aprile 2024
5 Reali Siti // Carapelle //

Statoquotidiano.it, 23.04.2024 – Carapelle non ha più un sindaco da oggi. Dopo circa un anno dalla tornata elettorale che lo riconfermava al timone dell’amministrazione comunale, 7 consiglieri nelle ultime ore hanno dato le dimissioni e non vi sono più i numeri per sostenere l’Amministrazione del primo cittadino.

”Ieri pomeriggio è stato convocato il Consiglio comunale” le parole di Antonietta Cavatasso, consigliera di minoranza tra i dimissionari, ai microfoni di Statoquotidiano “per il quale erano previsti nove punti all’Ordine del giorno, tra cui il bilancio consuntivo e la T.a.r.i.
In particolare, per quest’ultima è stato annunciato un aumento spropositato e una cifra di circa 170 mila euro da corrispondere alla nuova ditta incaricata del servizio che dovrebbe insediarsi dal primo giugno.
Non abbiamo avuto riscontri per la differenziata.
E inoltre, riguardo al bilancio consuntivo per il 2023, è emerso che molti lavori pubblici,  non sono ancora  stati completati”.

Un’ora fa intanto le dichiarazioni  di Di Michele sono arrivate dalla sua pagina Facebook: “Cari cittadini, oggi è terminato l’ incarico di sindaco per il mio secondo mandato. Tre consiglieri eletti nella lista della maggioranza, Gerardo Longo, Loredana Iafelice e Andrea Agnelli, insieme ai consiglieri  di minoranza, hanno firmato per la mia sfiducia. Il tempo svelerà ogni cosa. Ringrazio Ulderico Spinapolice,  Raffaella Ricco , Sergio Izzi, Marica Masucci e Sabrina Gioseffi  per la loro  presenza quotidiana, l’ entusiasmo ed il lavoro costante che hanno svolto in questo anno per lavorare al bene del paese. Il lavoro, non gli stratemagemmi, paga sempre ed i suoi frutti ben presto si vedranno. È stata un’ avventura impegnativa e gratificante. Ringrazio uno ad uno i carapellesi che hanno riposto fiducia in me e nel mio operato. Vado a casa sereno, con l’ animo pulito ed in pace, di chi ha fatto sempre del suo meglio per onorare il proprio mandato e le aspettative dei suoi concittadini. Ci rivedremo a breve per un videomessaggio di chiarimenti. Grazie ancora, sempre. Viva Carapelle”.

11 mesi. 11 mesi e 5 giorni è durato il secondo incarico dell’ormai ex primo cittadino di Carapelle. Alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023, la lista ‘Il Salto’ di Umberto Di Michele aveva conquistato e riguadagnato il favore dei suoi concittadini con il 53,69%, vale a dire 1834 voti, a fronte di un risultato pari a 1.582 voti per il suo diretto rivale Luigi Marasco.

Da questo momento, a norma dell’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali, verrà posto in essere  lo scioglimento del Consiglio comunale dato che, come recita il suddetto articolo, sarebbero così venute meno le condizioni tali per cui  “possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi”.

Ora si apre una pagina di sospensione e di attesa per la politica carapellese. Prossima tornata elettorale, infatti, sempre a norma del Testo Unico sugli Enti Locali, per  “il rinnovo del consiglio nelle ipotesi di scioglimento deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge”.

Intanto, i consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento, dice ancora il Testo Unico, “continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori” gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.

”Stamattina abbiamo deciso di porre fine allo scempio perpetrato dall’Amministrazione Di Michele insieme con ben tre esponenti della maggioranza” ha così raccontato il consigliere di minoranza Luigi Marasco ai microfoni di Statoquotidiano “le decisioni erano calate dall’alto dal sindaco e dal vicesindaco rispetto anche alla giunta comunale, come ci è stato riferito direttamente dai membri della maggioranza che si sono dimessi con noi”.

Cosa intendete fare ora?, abbiamo quindi chiesto a Marasco.
“Ci godiamo questo giorno che per noi è di festa, come una sorta di 25 aprile anticipato.
Da domani cominceremo a pensare di fare una lista che sia la migliore possibile per Carapelle e per i carapellesi.
Nessun interesse specifico e personale a riguardo.
Intendiamo semmai provare a risolvere i numerosi problemi che attanagliano Carapelle, in  primis la questione dei rifiuti.
Noi abbiamo qui la T.a.r.i.  che è tra le  più alte in Italia. Aggiungiamo che il servizio è scadente. Aggiungiamo che nessuno controlla il numero di dipendenti che lavora giornalmente per l’azienda che gestisce il servizio a Carapelle.
Per farle un esempio, noi dovremmo avere ogni giorno 14 dipendenti al lavoro per la GEMA, che è l’azienda che gestisce il servizio rifiuti a Carapelle. Ma quando qualcuno di loro prende un permesso o simili, nessuno provvede a rimpiazzarlo, mentre il comune di Carapelle paga ogni mese 78 mila euro come se fossero sempre presenti tutti e 14 i dipendenti”.

Per quello che riguarda Antonietta Cavatasso, la stessa ha palesato ai microfoni di Statoquotidiano l’intenzione di ricandidarsi nelle prossime elezioni che si presume si terranno ad ottobre 2024: “Sono già stata candidata nelle scorse tornate elettorali per tre volte consecutive ed ho sempre riportato un buon numero di voti. Credo di aver fatto del bene al popolo di Carapelle e voglio continuare a mettermi al servizio della mia gente”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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