I comuni protestano dunque con fierezza e ardore però dimenticando le numerose pronunce e sentenze dei giudici della Corte dei Conti, forse però dimenticando gli scellerati piani interni regolatori, forse però dimenticando le volumetrie gonfiate ad arte e come mongolfiere a dismisura sul tessuto urbano cittadino, forse però dimenticando le spese sostenute per prestazioni legali e cooperative di famiglie, forse però dimenticando piani di raccolta rifiuti inutilizzati, forse però dimenticando bonifiche mai avvenute, forse però dimenticando i libretti di conti e assegni utili per mantenere vivide come bambole gonfiabili pro-desideri le proprie proclamazioni elettorali, forse però dimenticando gli agi, ozi e vizi ed innumerevoli unità immobiliari interne, nonchè diritti e usufrutti frutto (pardon per il gioco di parole) di passate e vili mercanzie comunali delle quali hanno beneficiato in passato gli stessi rappresentanti istituzionali (di qualsiasi settore esso sia) che oggi non si attardano a sventolare un simbolo luttuoso sullo stesso regno e sulla stessa facciata di una camera dei bottoni utilizzata in precedenza per configurare il disastro attualmente sopraggiunto. Sì alla protesta, pertanto, affermazione interna contro i tagli di un Cavaliere senza regni e televisioni La Manovra paralizza i comuni , ma prima però pensate a pagare.
LE PROTESTE, MONGELLI ASSENTE A ROMA – Il Comune di Foggia ha esposto stamane la bandiera a mezz’asta dalle 12 alle 12.30. Contemporaneamente, a Palazzo Madama si è svolta la manifestazione con l’assenza di Mongelli, “causa di improrogabili impegni istituzionali”. “Siamo molto preoccupati per gli effetti che i tagli avranno sui servizi di carattere sociale – afferma Mongelli – a maggior ragione in città che già scontano gli effetti di una situazione finanziaria problematica, originata anche dalla riduzione e dalla irregolarità del flusso dei trasferimenti statali. Comuni e Regioni sono chiamati a compiere sacrifici superiori a quelli tollerabili, da cui deriverebbe anche l’ulteriore riduzione della spesa destinata alle opere pubbliche e agli investimenti produttivi, dunque allo sviluppo ed all’occupazione. L’obiettivo della mobilitazione è riaprire il confronto con il Governo per discutere le proposte avanzate dal sistema delle autonomie locali, tanto sul fronte della spesa che delle entrate – conclude il sindaco di Foggia – con la speranza che non si voglia mortificare ulteriormente il ruolo dei Comuni”.
FOCUS, PROTESTE E PROPOSTE, MONGELLI: RICONOSCERE CREDITI AI COMUNI (QUALI ?) – Riconoscere crediti ai comuni, la proposta del sindaco Mongelli
TREMONTI RICEVE RAPPRESENTANTI ENTI LOCALI – Una delegazione di amministratori locali è stata ricevuta alle 14 dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti a via XX settembre. Comuni, Province e Comunità montane chiedono che i tagli vengano redistribuiti più equamente e hanno ottenuto di aprire subito una discussione con il titolare dell’Economia. La convocazione di Tremonti giunge dopo che il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, in mattinata, aveva affermato che il mancato incontro con il ministro dell’Economia sarebbe stato giudicato dai Comuni come un “atto di ostilità pregiudiziale” e “ad ostilità – ha poi proseguito Chiamparino – si risponde con ostilità”. Per le 17 è invece previsto l’incontro di Tremonti con le Regioni. Di fronte al Senato era presente anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ha giudicato l’iniziativa “giusta e motivata perché la manovra non è equilibrata tra i diversi comparti”.
All’incontro con Schifani erano presenti il sindaco di Torino e presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia Sergio Chiamparino; il vicepresidente dell’Anci, Osvaldo Napoli; il coordinatore dei piccoli comuni aderenti all’associazione Mauro Guerra oltre al sindaco di Roma Gianni Alemanno e a quello di Livorno, Alessandro Cosimi; il presidente dell’Unione delle Province d’Italia e presidente della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione; il presidente dell’Uncem, Enrico Borghi; il presidente nazionale di Legauatonomie Marco Filippeschi.
CHIAMPARINO SU SCHIFANI: HA PROMESSO COLLABORAZIONE- Il presidente del Senato, ha detto il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, al termine di un incontro con Schifani, “ha garantito le condizioni per un’ampia discussione nel percorso parlamentare al Senato” della Manovra e quindi “la condizione di base per poter consentire che, se ci sono possibilità di modifica, queste possano essere apportate con le più ampie convergenze possibili”.
L’ADESIONE IN CAPITANATA – Adesione dei sindaci della Capitanata alla protesta dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) contro la Manovra statale. “Si tratta di un intervento radicale sulla parte della manovra finanziaria che penalizza in misura inaccettabile i Comuni – afferma il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli – e le fasce sociali più deboli e maggiormente esposte ai rischi derivanti dalla crisi economica tutt’ora in atto”. Condividendo il documento approvato dal Direttivo dell’associazione dei Comuni, il primo cittadino foggiano ha deciso di aggiungere la propria voce a rafforzare il “grido di allarme per gli effetti che le misure contenute nel decreto legge avranno sui servizi erogati ai cittadini e sugli investimenti in opere pubbliche”. Per il solo Comune di Foggia, la manovra finanziaria prevede tagli per oltre 8 milioni nel 2011 e circa 12 milioni nel 2012. Questa drastica riduzione di fondi sarà amplificata dalla contrazione della spesa regionale: “Servizi sociali, asili nido, trasporto pubblico, scuola, ambiente, infrastrutture per la mobilità sono i settori maggiormente a rischio – afferma Mongelli – si tratta delle funzioni fondamentali della pubblica amministrazione in campo sociale che potrebbero non essere più garantite a scapito dei cittadini e dei soggetti economici più deboli”.
La manovra penalizza i Comuni in misura sproporzionata rispetto ad altre articolazioni dell’amministrazione pubblica, nonostante “abbiano dato il migliore e maggiore contributo al processo di risanamento dei conti pubblici – incalza il sindaco di Foggia – come riconosciuto da tutte le istituzioni di controllo”. Di più, il Governo, dopo aver cancellato la principale fonte di autofinanziamento (l’ICI sulla prima casa), con questo intervento “invade l’autonomia organizzativa dei Comuni, decidendo a monte quale servizio e in quale misura sarà possibile finanziare o meno”. “Tutti questi interventi indifferenziati ed indifferenti alle reali difficoltà dei Comuni impongono una ferma opposizione alla manovra finanziaria e sollecitano la condivisione delle iniziative delle organizzazioni sindacali impegnate nella tutela dei diritti dei lavoratori, dei precari e dei pensionati – conclude Gianni Mongelli – con l’auspicio che il Governo comprenda la fondatezza e la ragionevolezza delle proposte correttive e scongiuri il rischio che a pagare gli effetti della crisi siano i soggetti più deboli”.
LE RICHIESTE E PROPOSTE DEI COMUNI – Il rispetto degli impegni assunti dal Governo per il 2010 attraverso lo sblocco dei residui passivi e il parziale riconoscimento dei crediti vantati dai Comuni nei confronti dello Stato (ICI, costi della politica, riduzione del fondo sociale, ecc.). La riduzione significativa della manovra posta a carico del Comparto Comuni almeno nella percentuale presentata dal Governo prima della pubblicazione del DL, in modo da garantire l’equilibrio tra i vari comparti comuni della pubblica amministrazione centrale La modifica delle regole del Patto di stabilità interno per consentire ai Comuni di raggiungere il pareggio del saldo finanziario così da poter mantenere il livello di servizi pubblici e di sostenere la spesa per investimenti per quei Comuni che hanno risorse a disposizione e la possibilità di modificare queste regole ed obiettivi con accordi in sede regionale.
ADERENTI PROPOSTA ANCI: CALENDARIZZAZIONE DISCUSSIONE DDL RIORDINO FISCALITA’ LOCALE – La immediata revisione del sistema delle entrate comunali sulla base di criteri di virtuosità e della progressiva attuazione dei costi standard, per consentire di poter contare su risorse stabili e autonome senza incrementare la pressione fiscale. In questo senso chiedono la immediata calendarizzazione della discussione sul disegno di legge sul riordino della fiscalità locale. Semplificare, efficientare e rendere concreta la partecipazione dei comuni nell’accertamento tributario e contributivo con una quota non inferiore al 50% del maggior gettito di tributi erariali e sanzioni civili per mancato versamento di contributi. Lo sblocco limitato dell’utilizzo dei residui passivi almeno nella misura adottata nel 2009 per consentire i pagamenti alle imprese di una parte delle opere infrastrutturali già realizzate. L’eliminazione delle norme ordinamentali ed invasive dell’autonomia dei Comuni. Una disciplina coerente in materia di catasto che riconosca ai Comuni un ruolo centrale ed autonomo e non quello di amministrazione indiretta dell’Agenzia, in linea con il riconoscimento dell’autonomia impositiva.
ESCLUDERE DA PSI SPESE RELATIVE A UTILIZZO RINNOVABILI – L’esclusione dal Patto di stabilità interno delle spese relative all’utilizzo di fonti rinnovabili, delle spese sostenute per interventi relativi all’edilizia scolastica e per la sicurezza urbana. Definire quadro normativa per tariffa rifiuti, La definizione del quadro normativo di riferimento a seguito del riconoscimento della natura tributaria della TIA derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 24 luglio 2009. L’estensione anche al triennio 2010- 2012 della norma contenuta nella legge finanziaria 2007 sull’utilizzo dei proventi derivanti dalle concessioni edilizie (Oneri di urbanizzazione).
FOCUS, MANOVRA, LE PROTESTE DELLA CIGL – Contro Manovra sciopero generale Cgil domani 25 giugno e Manovra, discussione condono edilizio