Statoquotidiano.it – Foggia, 23 novembre 2022 – La musica con passione e che genera entusiasmo. Che è armonia, nella sua attitudine a unire le diversità, degli strumenti e dei suoni, e che, proprio per questo, riesce a diventare prova grandissima di come costruire e mettere insieme una comunità.
Così, la musica dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Foggia, ieri sera nel Concerto di Inaugurazione dell’anno accademico nel giorno di Santa Cecilia.
Sala gremita, fervore generale, presso l’Auditorium dell’istituto superiore di studi musicali fondato a Foggia nel 1914 e intitolato a Umberto Giordano, a introdurre l’evento, Germana Zappatore, giornalista e “ormai voce del nostro Conservatorio”, come nelle parole del direttore, Francesco Montaruli, per il quale, inoltre, nell’anno accademico che va iniziando, l’istituzione musicale storica foggiana da lui diretta “quest’anno partirà nei tempi giusti per l’attività didattica, perché il Ministero per l’università e la Ricerca è diventato più efficiente ed entro dicembre saranno completate le nomine del personale”.
Non a caso, l’inaugurazione è coincisa con il giorno di Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti. “Durante il suo martirio, pare abbia cantato inni e lodi al Signore”, così Saverio Russo, presidente del Conservatorio, in apertura del suo saluto al pubblico in sala, e che, in più, ha evidenziato le “tante iniziative sul territorio realizzate dal Conservatorio U. Giordano”, come Musica nelle Corti di Capitanata, la Rassegna Jazz di Rodi, e ha anticipato l’intento di “Aprire una finestra sulla musica popolare con iniziative che guarderanno alle tradizioni musicali del nostro territorio, e che si terranno probabilmente a marzo 2023 sul Gargano”.
Dei compositori Peter Ilic Tchaikovsky ed Edward Elgar, i pezzi eseguiti dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio.
Tratti dal Concerto n. 1 in si bemolle maggiore op. 23, per quanto riguarda il geniale musicista russo: sinfonia, questa, basata “su temi ucraini” come ha spiegato il maestro Francesco Mastromatteo, in cui si possono avvertire la cultura e le influenze della musicalità ucraina che Tchaikovsky aveva appreso nei suoi viaggi a Kiev, dove viveva la sua sorella molto amata. Una sinfonia, dunque, nella quale si incontrano le diversità culturali della Russia e dell’Ucraina, oggi ancora al centro della Storia nel conflitto in corso.
Tratti, invece, da Enigma Variations op. 36, i brani del britannico direttore e compositore autodidatta. Un’opera, questa, nella quale Elgar aveva costruito una serie di quadri, sulle persone a lui care, anche il suo cane, e che hanno trascorso con lui la sua vita, a partire dalla moglie. Variazioni che mostrano la capacità di tali personaggi di trasformarsi e di sapersi descrivere musicalmente.
Con Orazio Sarcina primo violino, Raffaele Battiloro al pianoforte, e Daniele Belardinelli, a dirigere, l’Orchestra Sinfonica ha dato così prova di sé con particolare maestria e ardore: il migliore auspicio per un periodo di attività al suo avvio.