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IMPORT Continua l’importazione selvaggia di grano estero in Puglia, Coldiretti: “+530% dal Canada”

"Gli agricoltori pugliesi manifesteranno a Bruxelles il 26 febbraio prossimo"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Febbraio 2024
Economia // Manfredonia //

FOGGIA – Bene il piano straordinario di controlli sulle importazioni di grano, ma è necessario che l’UE garantisca il principio di reciprocità e venga messo uno stop alle importazioni che non rispettano gli standard europei, mettendo fine alle frodi sull’origine e l’italian sounding anche in Italia.

E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in relazione all’arrivo nel porto di Bari dell’ennesima nave turca, dopo il via vai dei mesi scorsi anche di grano canadese e russo, per cui gli agricoltori pugliesi manifesteranno a Bruxelles il 26 febbraio prossimo, con il corteo che partirà dalla Stazione Luxembourg e arriverà fino a Roi de la Loi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore.

Le navi raggiungo il porto di Bari anche con triangolazioni attraverso altri porti intermedi, cariche di grano estero, mentre restano bassi i compensi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi del 25% in meno rispetto allo scorso anno su un valore di appena 35 centesimi al chilo in netta controtendenza – denuncia la Coldiretti Puglia – rispetto all’aumento dei prezzi di vendita della pasta in crescita al dettaglio.

Sotto accusa ci sono gli accordi gli accordi di libero scambio europei dal Mercorsur al Ceta, per cui per esempio nei primi sette mesi del 2023 sono aumentate del 530% le importazioni di grano dal Canada dove viene utilizzato glifosato in preraccolta con modalità vietate in Italia, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, ma preoccupano anche le importazioni di grano duro dalla Turchia che hanno fatto crollare i prezzi nazionali.

Navi del grano (foto da inuovivespri.it)

Sugli accordi commerciali occorre garantire il principio di reciprocità e in tale ottica è positivo l’annuncio della Commissione Ue sul fatto che “non sono soddisfatte le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.

Una scelta che segue la denuncia della Coldiretti in Italia sulla concorrenza sleale provocata dalle gravi inadempienze di molti Paesi sudamericani sul piano della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con rischi per l’ambiente, la sicurezza alimentare e lo sfruttamento del lavoro minorile evidenziato dallo stesso dipartimento del lavoro statunitense.

Vanno fermate le importazioni sleali ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno.

Occorre al contempo ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito nell’ambito del Pnrr per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali, ma sono fondamentali – conclude Coldiretti – una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, con una spinta che può venire dalla commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.

3 commenti su "Continua l’importazione selvaggia di grano estero in Puglia, Coldiretti: “+530% dal Canada”"

  1. Altre nuove scoperte dell’acqua calda da parte di Coldiretti 🤦‍♂️🤣
    Fino a prima che ne cominciassero a parlare, il grano che veniva nei porti di Zambredonia e Bari era tutto italiano al 100%, ì luer’? 😂🤦‍♂️

  2. Chernobyl si ripete…. La colpa è solo di noi consumatori e di chi dovrebbe controllare. Non basta guardare il prezzo o la pubblicità di un qualsiasi prodotto, in questo caso, la pasta. Se leggessimo, attentamente, l’etichetta sulla provenienza del grano, ci accorgeremmo che quella pasta fu fatta con una miscela di grano straniero. Scartiamola! Semprechè l’etichetta sia attendibile, ovvero, che sia il frutto di più scrupolosi ed imparziali controlli. Quando arrivano certi carichi di grano, andrebbero distrutti, neanche per mangime per i pesci. Pó vogghjie vdì….

  3. La colpa è di chi ha permesso l’importazione indiscriminata di prodotti agricoli non conformi alle norme Ue.
    In Francia han calcolato che ben il 25% dei prodotti alimentari infrangono le norme Ue in tema di materie prime

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