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Trivellazioni Tremiti: sì scontato, cooperazione Gargano

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Aprile 2010
Capitanata //

M.E.Di Carlo, N.Vascello - Lesina, manifestazione No Petrolio
M.E.Di Carlo, N.Vascello - Lesina, manifestazione No Petrolio
Lesina – UNITI a Lesina per la manifestazione organizzata dal ‘Comitato per la tutela del mare del Gargano‘, dal titolo emblematico “No al petrolio nel mare del Gargano“.

L’INCONTRO – Sono stati più di trecento le persone che si sono date appuntamento nel cortile del centro visite del Parco nazionale del Gargano a Lesina e, dopo gli interventi di sindaci e assessori di vari comuni tra i quali Lesina, Sannicandro Garganico, Vico del Gargano, San Giovanni Rotondo e quello del presidente dell’Apt, Nicola Vascello, i manifestanti si sono diretti verso la spiaggia locale. ”Il comitato e’ nato proprio da questa e da altre vicende simboliche – ha spiegato il presidente Michele Eugenio Di Carlo all’AdnKronos, riferendosi al mistero della nave EdenV, che misteriosamente 21 anni fa si e’ spiaggiata proprio nel punto in cui si è conclusa la manifestazione, aggiungendo che– il Comitato per la tutela del mare del Gargano “continuerà la battaglia contro le trivellazioni petrolifere affinche’ la nostra non diventi una terra di nessuno e di scarti. Siamo contenti che le istituzioni ci stiano seguendo e accompagnando in questa battaglia come dimostra il consiglio provinciale monotematico che si svolgera’ martedi’ alle Isole Tremiti”.

ALLA BASE DELLA PROTESTA – L’incontro segue le proteste della cittadinanza attiva locale contro l’ipotesi, oramai scontata, della partenza dei lavori della società Petroceltic Elsa Spa per la ricerca degli idrocarburi a largo delle Tremiti. Prima il parere sfarevole della Regione, tuttavia non vincolante, poi la mancata presa di posizione della Provincia di Foggia (non soggetta, in ogni modo, a prendere posizione tecnica sul caso), in seguito il mancato parere della presidenza del Parco Nazionale del Gargano, infine le diverse istituzioni che hanno posto il proprio ‘disappunto’ per la partenza dei lavori, ma dopo il parere favorevole del Via nazionale. Ma il piano della società olandese non sembra poter essere arenato dalle contestazioni ed invettive dei comitati locali, in considerazione della ‘importanza strategica e commerciale’ dello stesso progetto in essere. Un progetto non arenabile dunque da alcuna ipotizzata correlazione con ‘conseguenze sull’ecosistema marino’ (vedi alla voce capodogli). Quando le logiche finanziarie superano pertanto le sensibilità e valorizzazioni di un ‘Territorio immenso’.

INTRONA: ‘NO A RICERCA PETROLIO ALLE TREMITI” – MARTEDI’ IL CONSIGLIO PROVINCIALE – L’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “la posizione della Regione Puglia rispetto alle perforazioni esplorative in mare è sempre stata coerente con lo spirito di tutela dell’ambiente e delle sue risorse. Perciò il Comitato VIA regionale ha espresso parere negativo, che è stato recepito con apposite delibere di giunta regionale. Lungo la costa pugliese ad oggi, risultano arrivate cinque richieste di perforazione per ricerca idrocarburi, di cui due alle Isole Tremiti e tre lungo la costa al largo di Monopoli. La Regione ha già fatto ricorso avverso le autorizzazioni concesse dal Ministero dell’Ambiente ed ha ottenuto la sospensione. La nostra posizione non è un prurito intellettuale, ma è fondata su diverse questioni. Il recente spiaggiamento dei cetacei sulle spiagge garganiche ci induce ad adottare ulteriori elementi di cautela dal momento che vi è il sospetto che la morte di questi animali sia stata causata da embolia per una improvvisa risalita derivante da forte spavento (molto probabilmente causato dai sonar). In tal senso il Comitato VIA regionale ha chiesto al Ministero dell’Ambiente l’esecuzione di approfondimenti sulla scorta delle risultanze analitiche e dei pareri e contributi acquisiti dal Ministero a seguito dell’evento eccezionale. In buon sostanza, ci si aspettava che il Ministero valutasse l’opportunità di sospendere l’autorizzazione fino al termine degli studi tecnico scientifici relativi allo spiaggiamento dei sette cetacei. Evidentemente così non è stato, anzi, nonostante i pareri negativi della Regione, la Commissione Via Nazionale ha dato valutazione positiva all’intervento. Appare evidente che tali progetti non sottendono ad una visione globale delle caratteristiche e delle vocazioni dell’ambiente marino e della costa pugliese, nè tengono conto delle politiche ambientali, produttive e di sviluppo turistico che la Puglia persegue con determinazione. E’ opportuno in questa sede far riferimento all’importante contributo alla bolletta energetica nazionale dato dalla Puglia con la crescita della produzione di energia pulita e rinnovabile prodotta con l’eolico e il fotovoltaico. Del resto, da tutti i progetti presentati si evince sempre e solo una quadro parziale, evitando di inquadrare l’intervento in una prospettiva più ampia che è quella di sottoporre a sfruttamento il litorale adriatico su vasta scala a pochi chilometri dalla costa in zona naturalistica e turistica”. “Lo scopo finale delle società petrolifere è evidente – dice Introna – installare lungo la costa infrastrutture destinate a rimanere in esercizio per decenni. Per questo, lo sfruttamento massivo e duraturo richiederebbe una valutazione ambientale integrata e non su porzioni di opera. Queste le motivazioni che ci inducono a valutare negativamente i progetti al netto di qualunque forma di strumentalizzazione. Nè può trascurarsi la circostanza che le richieste di prospezioni geosismiche risultano essere immediatamente a ridosso della “Area Marina Protetta Nazionale – Isole Tremiti” che come è noto è una meta internazionale del turismo marino e subacqueo e rappresenta una delle voci più significative che alimentano l’economia dell’ arcipelago delle Diomedee”.

VERSO IL CONSIGLIO PROVINCIALE MONOTEMATICO DI MARTEDI’ PROSSIMO – Per sostenere questa posizione del Governo Regionale – ed aderendo all’invito del Sindaco Giuseppe Calabrese – Introna parteciperò martedì 27 alla riunione straordinaria del consiglio provinciale di Foggia presso il Centro Polifunzionale Comunale dell’Isola di San Domino sul tema: “Esame ed eventuali determinazioni a seguito delle indagini geosismiche per la ricerca degli idrocarburi al largo delle Isole Tremiti”.

OGGI LA MANIFESTAZIONE – Il Comitato per la tutela del Mare del Gargano che domenica scorsa ha lanciato un accorato appello affinché i Sindaci dei comuni del Gargano, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, le istituzioni della Capitanata, i consiglieri provinciali, regionali e i parlamentari della Capitanata, le associazioni ambientaliste locali e nazionali, l’Associazionismo Attivo del Gargano, il mondo della cultura, la società civile, le forze produttive, il mondo sindacale, mettessero in campo tutte le iniziative democratiche possibili “affinché il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nonostante il parere positivo espresso dall’ufficio di valutazione di impatto ambientale, non firmi l’autorizzazione a sondare, ai fini della ricerca di petrolio il mare del Gargano, ha pubblicato una nota per ringraziare le numerosissime forze istituzionali, politiche, culturali, produttive, sociali che dal Gargano, dalla Capitanata, dalla Puglia intera hanno raccolto l’appello, affinché il polo di attrazione ambientale e turistico del Gargano non diventi un distretto petrolifero con gravi ripercussioni negative scontate sulla salute pubblica, sull’ambiente del territorio, sulle possibilità di sviluppo sostenibile dell’economia”.

TRIVELLAZIONI PETROLIFERE: IL COMUNICATO DI ARGOD – Si susseguono a pioggia note e comunicati da parte del mondo associazionistico e politico della Capitanata e della Puglia, in merito al progetto “Elsa 2 ” della Petroceltic S.p.A. intenzionata a sondare i fondali del mare prospiciente l’Abruzzo e il Gargano. L’ultimo comunicato, che riportiamo di seguito, è quello del giovane team archeo-speleologico ARGOD di San Nicandro Garganico, che si occupa della promozione delle bellezze del Gargano. “Il Gruppo Archeo-Speleologico A.R.G.O.D., che da un paio di anni si occupa della valorizzazione e della promozione del territorio garganico, convogliando in se giovani energie che amano il proprio territorio – si legge nel comunicato a firma del presidente Giovanni Barrella – ha appreso con preoccupazione la notizia del parere favorevole, da parte del competente Ufficio del Ministero dell’Ambiente, circa il progetto “Elsa2” con cui la “Petroceltic S.p.A.” intende attuare ricerche per individuare la presenza di idrocarburi nella zona di mare denominata “d489 B.R.-EL”. Abbiamo la certezza che valga la pena bonificare il nostro territorio e il nostro mare, per aumentare sempre più le sue potenzialità naturalistiche: il guadagno di un eventuale sfruttamento di giacimenti petroliferi, oltre che minimo rispetto alle potenzialità già offerte per vocazione dal Gargano, sarebbe fin troppo effimero”.”Del progetto “Elsa 2” – concludono – non ci preoccupa soltanto l’ispezione a noi più vicina, ma anche le eventuali perforazioni nel prospiciente mare abruzzese.

I RILEVAMENTI SUL GARGANO – “Ci capita spesso di perlustrare la costa settentrionale del Gargano rilevandola costantemente invasa, oltre che da rifiuti di ogni genere, da rilevanti addensamenti di materiale bituminoso (cosiddetto ‘catrame’), di cui molte scogliere, ormai, sono intrise. Si tratta di apporti detritici riferibili con certezza all’attività pelagica, le cui correnti permanenti nell’Adriatico occidentale, hanno una direzione NW-SE. Ci domandiamo se una eventuale continuità di perforazioni possa alterare lo stato geofisico di una regione che, oltre ad essere sismicamente individuata come di categoria 2 (l’area del Fortore, invece, è di categoria 1, ad altissimo livello sismogenetico) vede in questa fase storica un susseguirsi cadenzato di lievi scosse telluriche estremamente superficiali”.

PER APPROFONDIMENTI SUL CASO, PER DELIBERE, PIANI PETROCELTIC, ANALISI DI LAZZARO SANTORO, TAPPE PRECEDENTI DELLA VICENDA: Valutazione ambientale e sviluppo sostenibile: no al petrolio


Trivellazioni Puglia, prima il Via poi le istituzioni. Wwf: con spari Airgun danni al pescato


(la foto nell’articolo è dell’autore Domenico Sergio Antonacci, che ringraziamo per la collaborazione)

7 commenti su "Trivellazioni Tremiti: sì scontato, cooperazione Gargano"

  1. FACCIAMO DI TUTTO PER EVITARE QUESTO SCEMPIO…..NON è POSSIBILE CHE LA REGIONE PUGLIA SCEGLIE DI SEGUIRE LA STRADA DELLE ENERGIE ALTERNATIVE E IL GOVERNO DA LA POSSIBILITA’AD ESTRANEI DI TRIVELLARE IL PROPRIO TERRITORIO …….LA VEDO COME UNA RITORSIONE DA PARTE DEL GOVERNO NEI CONFRONTI DELLA GIUNTA VENDOLA…..PUO’ ESSERE?

  2. GRAZIE LUIGI, MA ERO A CONOSCENZA DEL PROGETTO DI CEMENTIFICAZIONE DELLE CASE MARINARE,ORRENDO. MA QUI SI TRATTA DI TRIVELLARE IN UNO DEI POSTI PIù BELLI AL MONDO. IN UN PARCO MARINO GIà A RISCHIO MANTENIMENTO. E’ LO STATO O MEGLIO IL MINISTRO DELL’AMBIENTE CHE NON DOVREBBE PERMETTERE QUESTO SCEMPIO. E’ VERO, SE IL MINISTRO SI ACCORGE CHE LA REGIONE PUGLIA FIRMA DELIBERE SULLE CEMENTIFICAZIONI COSì FACILMENTE E SENZA PROBLEMI NON SI FA SCRUPOLI A PERMETTERE DI TRIVELLARE UN POSTO COME LE TREMITI.
    HAI RAGIONE LUIGI QUANDO DICI CHE GLI INTERESSI PREVALGONO SULLA NATURA, MA IO SPERO CHE LA NATURA PRIMA O POI SI VENDICHERà E QUANDO ACCADRà SARà A DISCAPITO DI TUTTI, AHIMè.

  3. Mi sembra doveroso sottolineare che il presidente del parco ha inviato al Comitato “per la tutela del mare del Gargano”, un fax in cui esprimeva il suo appoggio alla manifestazione e quindi alla causa.
    Sono altri i silenzi assordanti! A partire dalle amministrazioni dei paesi costieri come Rodi e Vieste!
    Giuseppe Bruno
    Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

  4. Ragazzi ci stanno sottraendo la natura.

    é uno scippo all’umanità che ne giova.

    Se non siamo capaci di organizzare qualcosa contro la scogliera, che è a due passi da noi come pretendiamo di fermarli in mezzo al mare?

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