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Oggi il ‘No Mafia Day’. Bordo: DDA a Foggia e rinforzare la Procura

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Luglio 2010
Manfredonia //

Il 24 luglio a Manfredonia il 'No faida day' (im. Stato)
Il 24 luglio a Manfredonia il 'No faida day' (im. Stato)
Manfredonia – “LE possibili evoluzioni che il fenomeno mafioso può avere nel nostro territorio impongono un attento monitoraggio ed un ancor più efficace contrasto per scongiurare il pericolo di infiltrazioni, finora forse sottovalutato, che va colpito sul nascere per evitare l’acquisizione, da parte delle organizzazioni criminali, di una capacità invasiva del tessuto economico e sociale”. E’ l’allarme lanciato da Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Mafia Day’ in programma questo pomeriggio a Manfredonia, “a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull’affermazione della legalità diffusa nella nostra città, in cui i nostri figli dovranno vivere liberi da ogni paura e condizionamento”. Il Governo, attraverso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha “finalmente offerto la necessaria attenzione all’emergenza sicurezza che affligge la comunità manfredoniana, e c’è da sperare che ora si adoperi per colmare un ritardo purtroppo scandito da omicidi e attentati”. La decisione, ad esempio, di inviare nel territorio garganico i reparti specializzati nella caccia ai latitanti – continua Bordo – “è un segnale positivo, perché va nella direzione di una specializzazione dell’azione di prevenzione e contrasto delle attività criminali”. Il deputato del PD, però, insiste con la richiesta di istituire una sezione distaccata della Direzione Distrettuale Antimafia e completare gli organici della Procura della Repubblica di Foggia: “Abbiamo bisogno di una maggiore specializzazione investigativa e di una continuità operativa che solo un pool di magistrati dedicati a questa emergenza può garantire, ed al contempo di evitare che l’ordinaria amministrazione della giustizia subisca rallentamenti tali da vanificare l’attività delle forze dell’ordine”.

Come già a Monte Sant’Angelo, “a Manfredonia lo Stato ora sa di poter contare sul pieno sostegno dei cittadini e delle istituzioni. La legalità è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per realizzare il benessere e lo sviluppo di una comunità, perché senza legalità non si possono eliminare o attenuare le marginalità sociali e si vanifica ogni attività di promozione delle occasioni di lavoro e di sviluppo. La comunità di Manfredonia chiede maggiore sicurezza e serenità – conclude Michele Bordo – Lo Stato ha il dovere di rispondere all’appello”.

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