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Foggia. Una generazione di “fuggitivi”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Agosto 2017
Cronaca // Editoriali //

Foggia. Sono recenti le elaborazioni dell’ISTAT apparse sull’Espresso riguardanti l’esodo dei giovani dalle nostre città.. Foggia è tra i capoluoghi di provincia che negli ultimi anni ha perso più giovani , da venti anni a salire. Sono esattamente il 10,46%.

Sono giovani che hanno cambiato la loro residenza per trasferirsi al nord o addirittura all’estero per trovare un posto di lavoro degno di tal nome.

Laureati e diplomati.

In verità tutto questo non ci meraviglia ; conosciamo bene questa problematica essendo noi genitori che hanno in famiglia figli che dopo gli studi universitari stentano a inserirsi nel mondo del lavoro.

Quali sono i motivi che spingono queste fughe?

Leggendo le motivazioni che offre alla platea dei lettori dell’Espresso la giornalista Francesca Sironi c’è da rimanere alquanto perplessi. La ragione, secondo lei, è da rapportarsi allo sbilanciamento della spesa sociale esclusivamente verso gli anziani in una problematica che è anche di natura nazionale. Tutto qui? Mi sembra un po troppo superficiale questa disamina.
Con le Pensioni che si allontanano sempre più dove intravede questo sbilanciamento verso gli anziani? Allora è una problematica di natura generazionale? Imbastiamo un scontro generazionale?

Il problema in verità è tutto politico e riguarda prevalentemente il Sud. Quella questione meridionale che diciamola tutta non è mai o quasi divenuta Questione Nazionale. Situazione che è andata a peggiorarsi con la crisi e la famosa forbice tra nord e sud si è allargata ancora di più, nonostante anche il nord abbia subito determinate dinamiche negative. I giovani fuggono perchè non si fidano delle Istituzioni locali ( Comune, Regione) perchè si fanno assunzioni clientelari dove il merito se ne va a farsi benedire.

I giovani fuggono perché sottopagati e sfruttati. I giovani fuggono perché da laureati con 110 con o senza lode , sono pagati 600 euro al mese dai privati ( in nero) e lavorare per 10 ore al giorno, prendere o lasciare.

«Pensando al Paese reale credo che l’unica strada possibile per i giovani sia emigrare. Inutile dire che ci sarà lavoro quando non ci sarà. Se fermi un ragazzo o una ragazza per cinque anni, dopo lauree, master, stage e ancora nulla, gli hai distrutto la giovinezza».

Roberto Saviano 2012

Caligola nominò senatore il suo cavallo preferito; poteva farlo perché era l’imperatore. Vincenzo De Luca, governatore della Campania, fa nominare Roberto De Luca, suo figlio, superassessore a Salerno (Bilancio e Sviluppo) dopo aver ottenuto, da Roma, la desertificazione del Pd a Napoli. Se vivi al Sud e sei giovane e in gamba, ma non sei figlio illustre, scappa via e non voltarti indietro”. Roberto Saviano Giugno 2016

……..
Sarebbe bello ma forse , visti i tempi utopico, un contesto sociopolitico nazionale nel quale consigliare ai nostri ragazzi di non fuggire, rimanere qui ma l’amara verità e che per un non meglio identificato progetto mondialista a fronte di tante eccellenze che vanno via vengono accolti tanti poveri disperati.

Chi ci guadagna in questo scambio?

Salvatore Valerio

fonte salvatorevalerio.blogspot.it

1 commenti su "Foggia. Una generazione di “fuggitivi”"

  1. Nella provincia di fg esiste un fenomeno chiamato “clientelismo”. C’è un’alta percentuale di famiglie dove o entrambi i coniugi lavorano o non lavora nessuno. Queste persone in molti casi riescono addirittura a scegliersi dove lavorare . Il problema che tutti sanno ma nessuno parla anzi, chiunque ne parli viene anche preso in giro o denigrato.

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