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Deposito gpl Energas, ricorso Riccardi alla Commissione Europea (ATTO INTEGRALE)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
25 Novembre 2016
Manfredonia //

Manfredonia. DI seguito l’atto integrale relativo alla recente denuncia presentata dal sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, alla Commissione europea (Segretario generale B-1049) di Bruxelles, con oggetto “Presunta violazione della Direttiva 92/43/CEE da parte dello Stato Italiano.”

TESTO
”Io sottoscritto, Angelo Riccardi, nella mia qualità di Sindaco del Comune di Manfredonia, con sede in Manfredonia (…)presento la presente denuncia per presunta violazione, da parte dello Stato Italiano, della Direttiva 92/43/CEE, Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Ogni riscontro relativo alla pratica in oggetto potrà essere trasmesso all’indirizzo sopra indicato.

Descrizione della presunta violazione del Diritto dell’Unione. ”Il territorio del Comune di Manfredonia è interessato da una proposta di realizzazione di un impianto di deposito costiero di GPL, ubicato a sud dell’area industriale, in una zona caratterizzata dalla forte presenza di elementi di naturalità e rientrante nel SIC “Valloni e Steppe Pedegarganiche”. La società proponente l’iniziativa è Energas, già Isosar. L’area interessata dall’intervento eriportata nella figura sottostante.

Figura 1 - localizzazione area di intervento impianto Energas
Figura 1 – localizzazione area di intervento impianto Energas

La proposta progettuale è nata sul finire degli anni ’90. Al tempo, Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente hanno espresso parere negativo di Valutazione di Impatto Ambientale. Anche il Ministero dei Beni Culturali espresse parere negativo sotto il profilo paesaggistico. Tali pareri sono stati impugnati dalla società proponente. Il consiglio di Stato, all’esito di un lungo contenzioso giudiziario ha annullato i citati provvedimenti negativi. L’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato è dell’anno 2009.

All’esito di tali pronunce, la società proponente nel 2013 ha dato avviso pubblico della riproposizione della VIA per la realizzazione del progetto di che trattasi. In ordine a tale nuovo procedimento, la Regione Puglia si è espressa, in via endo-procedimentale, favorevolmente con deliberazione di Giunta n.1361 del 05.06.15, con la prescrizione che fosse redatta una Valutazione di Incidenza aggiornata per l’acquisizione del parere del Parco nazionale del Gargano, il quale, successivamente, ha espresso parere negativo. Il Ministero dell’Ambiente, autorità competente alla VIA, ha espresso parere favorevole per la Valutazione di Impatto Ambientale, con decreto n.295 del 22.12.15.

Si ritiene che il decreto VIA del Ministero dell’Ambiente n.295/2015 violi le previsioni della Direttiva 92/43/CEE, con particolare riferimento all’art.6, in quanto si basa, oltre che sui pareri tecnici favorevoli rilasciati dagli organi tecnici statali, su 2 presupposti ritenuti dallo scrivente errati:
1. l’incidenza connessa alla sottrazione di habitat prioritario 6220* “Valloni e steppe pedegarganiche”, di circa 18ha, è ritenuta trascurabile; 2. l’avvenuta compensazione dell’area denominata ID49 nell’ambito della procedura di infrazione comunitaria 2001/4156.

In relazione al punto 1.) lo stesso Decreto n.295/15 dà atto che il progetto in questione determina un consumo di habitat prioritario di circa 18 ha nell’ordine dello 0.13% dell’intera area SIC. Dunque, seppur limitato, esiste un consumo di Habitat e, dunque, ricorrerebbero le previsioni di cui all’art.6 della Direttiva Habitat che consente la realizzazione di interventi per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica, ove non ci siano alternative possibili. In questa sede preme evidenziare sia la circostanza che l’intervento in questione è un investimento privato e non è connesso con la salute dell’uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente sia che in alcuna sede è mai stata presa in considerazione alcuna alternativa localizzativa che, invece, consentirebbe di localizzare l’intervento in area diversa e, comunque, non caratterizzata da vincoli SIC e reale presenza di Habitat prioritario.

In relazione al punto 2.) si devono premettere alcune considerazioni. L’intervento in oggetto si colloca a sud della Strada Statale n.89, nell’area denominata ID49 e ricompresa nella complessiva pianificazione della zona industriale di Manfredonia, nata a seguito della sottoscrizione di un Accordo di Programma finalizzato al contenimento della grave crisi occupazione successiva alla chiusura dello stabilimento Enichem. L’area ID49 a sud della S.S.89, l’area PIP e l’area ID46, a nord della S.S.89, sono stati oggetto di una specifica procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, conclusasi con la determinazione del dirigente del settore ecologia della Regione Puglia n.21/2003. Tale provvedimento escludeva dalla VIA e riteneva assentibile sotto il profilo della VINCA l’intervento di attrezzamento delle aree DI46 e PIP ( a nord della strada), mentre assoggettava a VIA l’area DI49. In considerazione di ciò, l’area DI49 e quella PIP sono state effettivamente attrezzate con la realizzazione di viabilità, reti, illuminazione e quant’altro necessario, come si può evincere dall’immagine sotto riportata, mentre la zona DI49 risulta caratterizzata dalla presenza di forti elementi di naturalità e non è infrastrutturata a zona industriale. A ciò si deve aggiungere che l’attrezzamento dell’area industriale di Manfredonia è stato sottoposto alla Procedura di Infrazione Comunitaria n.2001/4156 per mancato rispetto della Direttiva Habitat. A valle di una serie di iniziative poste in essere dalla Regione Puglia e dal Comune di Manfredonia, tra le quali la conversione di 500 ha a pascolo al fine di ricostituire la naturalità obliterata, è stata disposta l’archiviazione della procedura di infrazione comunitaria 2001/4156, con provvedimento E/2012/4183 del 21.06.12, non determinando, tuttavia, la deperimetrazione dell’area SIC. Nel decreto ministeriale n.295/15 si lascia intendere che l’attrezzamento dell’area DI49 a zona industriale sia stato già compensato e “sanato”. Si ritiene, invece, che l’infrazione e la relativa compensazione abbia riguardata l’area effettivamente attrezzata che ha prodotto sottrazione di habitat) e, quindi, esclusivamente le aree denominate DI46 e PIP. In tal senso, la realizzazione dell’impianto Energas esporrebbe lo Stato Italiano all’apertura di una nuova Procedura di Infrazione Comunitaria determinando il consumo di Habitat.

In conclusione si ritiene che il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare n.295/2015 violi le previsioni della Direttiva 92/43/CEE, con particolare riferimento all’art.6.

A corredo della presente denuncia si citano i seguenti documenti, con riserva di produrli ove richiesti:
– deliberazione della Giunta della Regione Puglia n.1361 del 05.06.15; – decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare n.295 del 22.12.15; – piano di gestione dei SIC “Valloni e Steppe Pedegarganiche” e ZPS “Promontorio del Gargano” del Comune di Manfredonia; – ricorso promosso dal Comune di Manfredonia avverso il decreto ministeriale n.295/2015 e la deliberazione di giunta regionale n.1361/2015.

Il Comune ha presentato ricorso presso il TAR Puglia – sede di Bari, in data 26.02.2016, contro il decreto ministeriale n.295/2015, la deliberazione di giunta regionale n.1361/2015 ed il parere del Ministero dei Beni Culturali. Anche la LIPU ha impugnato, presso il Presidente della Repubblica, il decreto del ministero dell’ambiente. A seguito di richiesta da parte di Energas, l’impugnativa è stata trasferita presso il TAR Puglia ed il Comune si è costituito ad adiuvandum anche in tale contenzioso.

Figura 2 - localizzazione aree DI49, DI46 e PIP
Figura 2 – localizzazione aree DI49, DI46 e PIP

Al momento non risulta fissata la camera di Consiglio per la discussione.

Allo stato, non sono state contattate altre istituzioni Europee.

Non autorizzo la Commissione a trasferire la mia denunica a SOLVIT in quanto trattasi di esposto contro le Autorità Nazionali. Autorizzo la Commissione ad indicare la mia identità nei suoi contatti con le autorità del paese dell’UE contro il quale è stata presentata la denuncia. In tal senso si chiede l’intervento della Commissione Europea, affinché siano rispettate le previsioni comunitarie e si dichiari non realizzabile l’impianto in quanto interessa un’area sulla quale è presente Habitat prioritario tutelato e la realizzazione dello stesso ne determinerebbe un consumo, in assenza delle previsioni di interesse pubblico e imperanti motivi di sicurezza che non possono ricondursi alla fattispecie in esame. Per completezza espositiva, si riferisce che, allo stato, è in corso il procedimento di Autorizzazione Unica di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Sindaco Angelo Riccardi”.

REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT – RIPRODUZIONE RISERVATA

22 commenti su "Deposito gpl Energas, ricorso Riccardi alla Commissione Europea (ATTO INTEGRALE)"

  1. Perchè il referendum cittadino è stato indetto a quasi a fine 2016 e non subito dopo il 2013? Avrebbe impedito al falso idealista ecologico vendola di firma la famigerata autorizzazione prima di lasciare la poltrona..come minimo.
    Perchè la cittadinanza venuta a conoscenza di questo progetto prima dai volontari dei movimenti popolari e non dall’amministrazione pubblica?

  2. BASTA A PERDERE TEMPO SIG. SINDACO TORNI SUI SUOI PASSI E FACCIA VOTARE NO! E ORGANIZZA UN ESODO POPOLARE A ROMA MOBILITANDO TUTTI I PULMAN DELLA PROVINCIA DI FOGGIA !!

  3. Caro Sindaco prendi le distanze da tutto il Pd, prendi le distanze da Renzi, Bordo, Campo e tutti gli altri. Hai già creato una lista popolare guida la città di Manfredonia verso la vittoria contro il mostrogas e con quella lista civica o un’altra potresti diventare anche deputato. Un vero peccato che il mostrogas
    possa distruggere tutto quello che di buono hai fatto. Forza sindaco mobilità alla grande la città e la città poi ti potrebbe portare in alto, molto in alto.

  4. Angiulino ma cosa hai fatto?
    Ti sei schierato con i perdenti?
    Tu ci metti la faccia e gli altri politici
    di Manfredonia che fanno? L’onorevole e il consigliere
    sembrano degli zombies!!
    Non vedo il quadrato attorno a te
    sembrano che tutto il mondo ce la solo con te.
    Non è giusto!!

  5. La cosa che mi fa ridere di più di questa barzelletta sono le steppe e i valloni pedegarganici che non c’entrano nulla con il sito….e la gallina prataiola. Facciamo ridere perché nello stesso sito ma dall’altro lato della strada c’è la zona industriale. In piena steppa o vallone

  6. Per pura informazione il meetup “Sipontini in Movimento”, già a fine 2013, nel silenzio complice più assoluto, fece un dossier sulle tantissime problematiche tecniche, paesaggistiche, ambientali e di salute pubblica sul peogetto in quel sito molto particolare.

    Tale dossier è stato dato all’Eurodeputata M5S D’Amato, ai parlamentari che hanno fatto due interrogazioni nel 2014, ai consiglieri regionali e tale dossier è stato riportato nelle Osservazioni al Ministero nel 2015!

    Un buon difensore alla Claudio Gentile arriva sulla palla un secondo prima dell’avversario, altrimenti come Le Grottaglie va a farfalla un secondo dopo ed è costretto ad inseguire l’avversario!

    “Caro” Sindaco ti ricordi del Comitato tecnico nominato da te nell’aprile 2015, per sapere se il deposito fosse pericoloso, quando la normativa stessa definiva depositi del genere a “rischio incidente rilevante”?

    Champagne per tutti! (…dopo i 25.000 NO!)

  7. Hai sbagliato a schierarti con due delusioni come Campo e Bordo. A voce di popolo difficilmente verranno riconfermati

  8. Gaetano Prencipe che fine ha fatto ……come mai non si esprime …… dicci qualcosa …… certo che hai una gran bella faccia di -……..

  9. Non dimentichiamo l’UDC !!!! Menale è uno dell’UDC TITTA LO SAI?
    uno di voi bravo ai detto giusto ci vuole cabrini

  10. Antonietta stai tranquilla quei tre sono uniti ed è per Manfredonia una squadra vincente e per bene..per cui non fare i programmi ..perchè è gente che vuole bene MANFREDONIA..

  11. Non sembra strano che non abbai fatto cenno alla volontà popolare espressa col referendum, alla pericolosità del sito (direttiva Seveso) ecc.. ecc.. solo dell’habitat sottratto.
    Non vorrei che anche se importante la questione messa in evidenza possa essere debole rispetto alla pericolosità del mega impianto a cui sicuramente, col referendum, la cittadinanza ha detto NO.
    Perchè non ne ha fatto menzione, eppure l’espressione del popolo in tutte le sue sfaccettature è un segno di democrazia specialmente se esplicitata sotto forma di referendum… ad un democratico queste cose non dovrebbero sfuggire, a meno che…..

  12. Ricordi quando sono stati fatti e rifatti finanziamenti ecc.ecc. Sindaco ormai è tardi. La procura volta fai suonare prima la sveglia.

  13. È vero credere negli schieramenti in politica è importante ma credere nelle singole persone e nelle loro singole capacità e possibilità lo è ancora di più. Noi crediamo in te Angelo. Grazie di esistere Sindaco.

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