Edizione n° 5383

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

FEMMINICIDIO Foggia: 19 casi di “Orfani spezzati”, figli delle vittime di femminicidio

Si definiscono "orfani speciali", sono i figli delle vittime di femminicidio, che si ritrovano privati sia dell'amore e della presenza della madre, sia del padre, che spesso è detenuto o si è suicidato.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
26 Giugno 2024
Cronaca // Foggia //

Si definiscono “orfani speciali”, ma sono bambini e ragazzi profondamente segnati dalla perdita di entrambi i genitori in un colpo solo. Questi sono i figli delle vittime di femminicidio, che si ritrovano privati sia dell’amore e della presenza della madre, sia del padre, che spesso è detenuto o si è suicidato.

Nella provincia di Foggia, ci sono 19 bambini e ragazzi in questa tragica situazione, mentre altri tre sono stati uccisi insieme alle loro madri. AnnaLucia Celentano, avvocatessa e tutrice, nonché presidentessa della Camera Minorile di Capitanata, fornisce un quadro dettagliato di questa realtà: “Ad oggi contiamo 12 donne assassinate in Capitanata per mano del marito, 3 figli uccisi insieme alle rispettive madri e 19 resi orfani dalla perdita della madre e del padre, assente perché in carcere o, in alcuni casi, suicida.”

Le età di questi “orfani speciali” variano notevolmente: “Si va da bambini molto piccoli a ragazzi poco più che maggiorenni,” spiega Celentano, sottolineando che, nonostante le differenze di età, il dramma che vivono è lo stesso. Questi giovani spesso assistono passivamente al delitto, una violenza che può avere conseguenze psicologiche molto gravi.

La loro presa in carico è quasi immediata: “Appena arriva la segnalazione di un femminicidio, la Procura trasmette gli atti al Tribunale per i Minorenni che provvede alla nomina di un curatore speciale per prendere decisioni immediate,” spiega Celentano. Una volta disposto il decadimento o la sospensione del genitore che ha commesso il reato, il curatore può diventare anche tutore del minore e si avvia il processo per il collocamento.

Da questo punto in poi, entra in gioco una rete di supporto: “Si lavora sempre in rete, combinando gli aspetti giuridico-legali con quelli psicologici e sociali,” aggiunge Celentano. Un’importante risorsa è la Rete GIADA, un progetto nazionale che offre sostegno psicologico agli orfani speciali, e “RESPIRO,” che fornisce percorsi di inclusione e resilienza.

I tutori affrontano numerose sfide: “Un momento difficile è decidere se permettere ai figli di vedere il corpo della madre. È una decisione che ricade sul tutore, presa dopo un confronto con l’intera equipe, poiché può aiutare nel processo di elaborazione del lutto,” spiega Celentano. Ogni caso è unico e presenta variabili come l’età dei ragazzi, le circostanze della morte e le condizioni della salma.

Il ruolo del tutore è simile a quello di un “buon padre di famiglia” e deve seguire le linee guida della Camera Minorile di Capitanata. Un altro momento delicato è l’avvio del processo contro il genitore colpevole. “È importante verificare la volontà dei ragazzi di essere parte del processo come parte civile,” continua Celentano.

Quando i figli sono chiamati a testimoniare, è necessario un grande supporto psicologico: “Bisogna prepararli mentalmente al processo, spiegando la funzione e la struttura dell’aula,” aggiunge. Devono anche essere preparati a ciò che potrebbe accadere in aula, come interrogatori serrati e il confronto visivo con il genitore dietro le sbarre.

Esistono strumenti normativi che possono aiutare gli orfani speciali, come il cambio di cognome. Un esempio è Alfredo Traiano, la cui storia è stata raccontata in un cortometraggio. “La legge permette il cambio di cognome dopo una condanna definitiva,” spiega Celentano. Questo può rappresentare un atto di distanziamento dal genitore colpevole o un modo per onorare la memoria della madre.

“Ho visto interi paesi mobilitarsi per questi bambini e ragazzi. Nonostante tutti gli sforzi della rete di professionisti per offrire loro il miglior supporto possibile, niente potrà mai restituire loro un punto di riferimento fondamentale come la madre,” conclude Celentano.

Lo riporta Foggiatoday.it

Lascia un commento

In ogni paese c’è una orrenda casa moderna. L’ha progettata un geometra, figlio del sindaco. (Dino Risi)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.