CASERTA – La prima udienza preliminare per i 14 tifosi accusati di scontri violenti durante la partita di Lega Pro Casertana-Foggia è stata fissata dal giudice Alessandra Grammatica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I tifosi sono accusati di aver lanciato oggetti contundenti, fumogeni e bombe carta, nonché di aver sfondato un cancello e invaso il campo, dirigendosi verso la curva avversaria. Gli imputati includono otto tifosi della Casertana: Salvatore Fedele, Lorenzo Russo, Ciro Fiore, Maurizio Gatto, Benito Isone, Giuseppe Farina, Dinis Yuvchyk e Lorenzo Lubrano. Tra i tifosi del Foggia figurano invece Daniele Leone, Mario Domenico Russo, Francesco Berlingieri, Sergio Perekhidko, Roberto Braccio e Antonio Turi. In particolare, Dinis Yuvchyk è anche accusato di aver causato lesioni personali a cinque agenti di Polizia del commissariato di Marcianise.
Gli scontri, avvenuti durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita, hanno causato un ritardo di oltre 40 minuti nella ripresa del match. Durante questi momenti, frange delle tifoserie hanno acceso e lanciato fumogeni e petardi, introdotti illegalmente nello stadio eludendo i controlli degli steward. I tifosi hanno inoltre ingaggiato un reciproco lancio di pietre e oggetti, danneggiando anche parti degli spalti e dei bagni. Dopo aver abbattuto il cancello di separazione con il campo di gioco, alcuni tifosi della Casertana hanno invaso il terreno, cercando di raggiungere il settore ospiti. Durante gli scontri, sei agenti di polizia sono rimasti feriti, ma grazie all’intervento delle forze dell’ordine non ci sono stati feriti tra gli spettatori.
Le indagini condotte dalla D.I.G.O.S. della Questura di Caserta, con il supporto della Questura di Foggia, hanno portato all’identificazione di sei sostenitori della squadra di casa e quattro tifosi ospiti, ritenuti responsabili di scavalcamento, lancio e porto di oggetti contundenti, travisamento ingiustificato del volto e danneggiamento aggravato. Contro gli indagati sono state avviate le procedure per l’emissione del DASPO, la misura di prevenzione che vieta l’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.
Lo riporta ecaserta.com