Foggia. Si è svolto nella Sala giunta di Palazzo di Città un tavolo operativo, coordinato dall’assessorato alle Attività produttive con l’ass. Lorenzo Frattarolo, il dirigente ing. Paolo Affatato e il suo staff, per fare il punto sul contrasto all’abusivismo commerciale, una delle priorità del nuovo esecutivo.
Erano presenti per l’amministrazione comunale anche gli altri assessori Daniela Patano e Giulio De Santis, il comandante della Polizia locale Romeo Delle Noci, e Antonio d’Introno, capogabinetto della Questura di Foggia.
Avendo sempre come riferimento il Patto per la sicurezza urbana, sottoscritto in Prefettura il 6 febbraio 2023 alla presenza del ministro dell’Interno Piantedosi, ci si è confrontati sul necessario coordinamento delle rispettive funzioni, e sull’azione sinergica e delle regole attuative per non disperdere il lavoro istruttorio ad opera del Suap, i successivi accertamenti ad opera della polizia locale, e la funzione di supporto delle altre forze dell’ordine. L’obiettivo è il ripristino e il rispetto della legalità attraverso una strategia organica interforze che parte quindi dalla conformità amministrativa delle attività presenti in città, e si articola attraverso regole chiare da osservare: sospensioni e revoche delle licenze in caso di mancata osservanza scatteranno inevitabilmente, per tutelare i cittadini, i consumatori e chi opera invece in piena conformità con le prescrizioni vigenti.
“Siamo perfettamente consapevoli dell’importanza del commercio ambulante, che fa parte del tessuto vitale, della storia, dell’identità e delle tradizioni della nostra città” spiegano gli assessori in una nota congiunta.
“I nostri interventi non sono estemporanei o pregiudizialmente punitivi verso chicchessia, ma rientrano in uno sforzo complessivo di difesa della legalità, dato che le regole ci sono, così come gli strumenti per farle rispettare. Chiediamo uno sforzo degli addetti ai lavori e dei cittadini per supportarci e per concorrere insieme a un complessivo salto di qualità nella mentalità, nelle abitudini e nei comportamenti, perché la repressione –anche quando necessaria- rappresenta sempre una sconfitta: confidiamo piuttosto nella collaborazione, per una città più ordinata, bella e disciplinata nelle sue attività, dal centro alle periferie” concludono.