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CULTURA La Pop-Art reinventata da René secondo Luigi Valeno

L’artista è gallerista lucerino si è reso interprete di un interessante pittore la cui identità è ancora avvolta nell’ombra

AUTORE:
Claudia Ferrante
PUBBLICATO IL:
27 Aprile 2024
Capitanata // Cultura //

Il cromatismo, l’euforia cromatica e quell’horror vacui che tanto piace ai cultori della Pop-Art, sta semplicemente appassionando gli amatori delle Gallerie d’Arte, così come appare dal profilo social, seguitissimo del pittore lucerino Luigi Valeno.

Valeno con dei trascorsi di gallerista d’arte nella sua centralissima bottega di via Zuppetta é ormai un appassionato collaboratore della Galleria Arte Focus di Pescara nella creazione di mostre itineranti che hanno ad oggetto un ignoto seguace di Andy Wharol: Renè.

Il pittore dal nome francese sarebbe in realtà italianissimo, per alcuni siciliano, per altri ancora pugliese. Chi si celi dietro le opere coloratissime esposte fieramente da Valeno non è dato sapere.

Fatto certo tuttavia, che tali opere sono stimate molto bene nel labirintico mercato dell’arte.

Espressione di un vero e proprio “delirio visivo”, fatto di cromatismi arditi e di combinazioni euforiche di tonalità opposte, l’arte di questo pittore anonimo appare molto seguita ed apprezzata, come spiega ai microfoni di StatoQuotidiano il suo front-man, Valeno.

“E’ da circa tre anni che è in essere questa collaborazione con Arte Focus con cui stiamo portando avanti le mostre, entro un circuito nazionale. La casistica è di quattro eventi l’anno, il prossimo si terrà il 18 maggio alla Galleria di Chieti – spiega a SQ -. 

L’arte di René, artista contemporaneo di natali e di stile é molto apprezzata, ed è diventata ormai per ArteFocus un vero e proprio cavallo di battaglia.

Questo particolarissimo pittore è un po’ come Bansky, un ignoto di cui nessuno conosce l’identità e ciò cattura ancora di più l’attenzione del pubblico.

Le sue opere sono caratterizzate da ambienti museali in cui sono presenti stili di artisti del ‘900 come Schifano, Robert Indiana, accanto ai quali ci sono degli intrusi, rappresentati da animali. Altra ricorrenza é data dalla numerologia che assume un significato simbolico. I numeri sono degli elementi che ci accompagnano per tutta la vita”, ha proseguito. 

Quanto al proprio percorso artistico di pittore, Valeno spiega di lavorare sporadicamente, ma solo su opere commissionate.

“Il tempo é veramente poco. Le mie creazioni sono legate ad opere su commissione.

Ho realizzato in occasione dell’Ottantesimo anniversario della morte di Salvo D’Acquisto per l’Arma dei Carabinieri Italiana, un’opera filatelica nel settembre scorso che ha ricevuto un discreto successo di pubblico, ma talvolta i riscontri migliori li si ottengono fuori dal proprio paese natio”, commenta amaramente l’artista lucerino commentando il milieu culturale oggi esistente nella città sveva e la recente mancata vittoria di Lucera Capitale Italiana della Cultura.

“Penso che da diversi anni ormai Lucera sia piombata in un grigiore socio-culturale dal quale sarà difficile emergere. In città ci sono i soliti cenacoli in cui si presenta qualche libro per i soliti noti.

Non ho aspettative nella mia terra. Venti anni fa, quando la mia galleria ospitava artisti importanti, l’ambiente era diverso, c’era una voglia di fare trascinante.

Oggi la situazione é molto diversa.

Ho fatto parte del Comitato dei Promotori della città candidata a Capitale Italiana della Cultura, ma non vedo sussulti. Osservo, invece, una città abbandonata a se stessa. Ho dato tanto ma ho raccolto molto poco. Ora ho le mie soddisfazioni sono fuori”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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