Primi segnali di malcontento nei Cinquestelle al Comune di Foggia. Il consigliere comunale M5S Francesco Salemme si è astenuto in tutte le votazioni prima che il Consiglio fosse sospeso a causa della morte dell’ex sindaco Paolo Agostinacchio. Questa serie di astensioni sembra essere un chiaro messaggio di dissenso rivolto alla sindaca Maria Aida Episcopo e alla coalizione progressista.
Il punto all’ordine del giorno riguardava un atto di indirizzo per armonizzare i regolamenti relativi al controllo delle partecipate e avviare il processo di ampliamento dei consigli di amministrazione da 3 a 5 membri. Nonostante questo tema non fosse particolarmente controverso, Salemme ha scelto di non seguire la linea della maggioranza, che aveva deciso di votare a favore della delibera.
La sua astensione sembra indicare un disaccordo più profondo con le dinamiche dell’Amministrazione Episcopo. Salemme ha manifestato insoddisfazione per quella che percepisce come una mancanza di coordinamento tra i consiglieri di maggioranza e la Giunta comunale, che a suo avviso procede senza consultare adeguatamente i consiglieri delegati.
In qualità di consigliere delegato per i quartieri Candelaro e Cep, Salemme ha riferito di sentirsi ignorato, lamentando che le sue proposte e richieste relative a Candelaro, sottoposte all’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, sono rimaste senza risposta. Ha anche segnalato mancanza di sintonia con l’assessora alla Cultura Alice Amatore, specialmente dopo gli eventi legati al concertone del primo maggio, e persino con l’assessora pentastellata Lucia Aprile, il che ha creato tensioni all’interno del suo stesso gruppo.
Questa situazione evidenzia una mancanza di condivisione e collaborazione all’interno della maggioranza, motivo per cui Salemme ha lanciato un appello alla sindaca Episcopo affinché ristabilisca il dialogo tra l’esecutivo e la maggioranza e garantisca il rispetto delle prerogative dei consiglieri delegati.
D’altro canto, i socialisti sembrano essere rientrati in gioco. Mino Di Chiara e Stefania Rignanese sono tornati in aula, indicando che il PSI ha ottenuto riconoscimenti nei consigli di amministrazione delle partecipate. Il capogruppo socialista ha risposto alle accuse delle opposizioni, che avevano collegato la loro presenza a trattative sui posti nelle società partecipate, sostenendo che l’aumento dei membri del CdA da 3 a 5 mira solo ad ampliare la partecipazione democratica nella gestione delle ex municipalizzate.
Lo riporta Foggiatoday.it