MANFREDONIA (FOGGIA), 27/09/2022 – (italifruit) Il settore dell’uva da tavola continua a soffrire, tra costi di produzione sempre più alti e prezzi sul mercato inadeguati a garantire un guadagno ai produttori.
E’ il caso del produttore Vito Sorino, titolare dell’omonima azienda agricola di Manfredonia (Foggia), che gestisce insieme al padre. Sorino può contare su 20 ettari di impianti coperti completamente dedicati all’uva da tavola delle varietà seedless per una produzione media di 400 quintali ad ettaro.
L’azienda distribuisce l’uva da tavola ai commercianti “che la acquistano da noi a prezzi miseri per poi rivenderla alla Gso a prezzi troppo elevati, che spesso i consumatori non possono nemmeno permettersi – spiega a IFN il produttore – Serve assolutamente un accordo per un prezzo minimo garantito alla produzione, che sappia differenziare il prodotto coltivato sotto i teli da quello coltivato in campo aperto. Senza un aumento delle quotazioni, saremo costretti a trovare delle alternative o, nel peggiore dei casi, a chiudere l’azienda: ad oggi infatti non riusciamo a coprire neanche la metà delle spese”.
Il prezzo giusto alla produzione e per recuperare le spese – secondo Sorino – sarebbe quello di 0,60 euro al chilogrammo, considerato il peso dei rincari. “Le bollette sono raddoppiate rispetto ad anno scorso – sottolinea Sorino – così come sono aumentati i costi della gestione dei teli e dei prodotti fitosanitari. Con queste spese non riusciamo più a fare un prodotto di qualità e non ci conviene vendere l’uva con questi prezzi, preferiamo portarla alla cantina per 0,10 euro al chilogrammo”. (italfruit)