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Teatro in vernacolo, ‘Quante risate con Jisse jì arrevéte e i guéjie so accumenzéte’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
28 Aprile 2010
Teatro //

Manfredonia, Gap, Teatro in vernacolo (Stato)
Manfredonia, Gap, Teatro in vernacolo (Stato)
Manfredonia – RISATE e applausi hanno accommpagnato le prime 3 serate della nuova esilarante commedia del Gruppo Arte Popolare San Michele“Jisse jì arrevéte e… i guéjie so accumenzéte” che riconferma senza ombra di dubbio il successo riscosso negli anni precedenti. Un gruppo di attori ed uno staff tecnico che tornano a coinvolgere e a divertire il numeroso pubblico dal palcoscenico del Teatro San Michele e che riescono a creare ogni anno uno spettacolo diverso ma sempre vincente. Aspettando le 3 serate successive 28 – 29 – 30 Aprile, il Gruppo Arte Popolare a seguito delle continue richieste ha deciso di prolungare, sempre al Teatro San Michele di Manfredonia, il divertimento per la gioia del suo affezionato pubblico con altre 3 nuove date 5 – 6 – 7 – Maggio 2010. Il primo applauso parte quando si apre il sipario, davanti agli occhi stupiti degli spettatori si presenta una scenografia lussuosissima, curata in ogni particolare, progettata dall’abile e creativo Nicola Capurso Presidente nonché scenografo del G.A.P. Dice infatti Nicola Capurso: “il pubblico che ci rinnova ogni anno la fiducia nota ormai ogni piccolo particolare e noi dobbiamo offrire sempre qualcosa di diverso ed innovativo”. Gli appropriati ed eleganti abiti di scena sapientemente ideati da Tonia Trimigno e realizzati con maestria da Giovanna Spagnuolo ci portano indietro nel tempo, agli inizi del Novecento nella famiglia Fiascone di Peppino ed Angiolina allegri personaggi interpretati da Michele Ognissanti e Tonia Trimigno colonne portanti dello spettacolo, che tra litigi e riappacificazioni riescono ad incollare alle poltrone gli spettatori. La trama è incentrata su una serie di equivoci, di conseguenti malintesi e di gag irresistibili. La famiglia di Peppino Fiascone vede turbata la propria serenità domestica dall’arrivo di Franchino, un simpaticissimo e sorprendente Tiziano Guerra che interpreta un personaggio allegro e pasticcione il quale si presenta in casa dei coniugi Fiascone per ringraziare il capofamiglia Peppino per l’amicizia dimostrata alla sua famiglia e per restituire i favori ricevuti da suo padre a da suo nonno. Cercherà così di rendersi utile dando consigli e suggerimenti ma finirà solamente per creare una serie di danni al povero Peppino e alla sua famiglia facendo scaturire equivoci e malintesi che coinvolgeranno tutti i personaggi della commedia. Intorno ruotano personaggi che diventano vittima di fraintendimenti quali la bellissima figlia Elisa (Katia Tomaiuolo) che vorrebbe sposare, contro il parere di suo padre, il giovane commerciante Umberto interpretato da Michele Saragaglia; una graziosa Nunziatina (Gina D’Errico) che si finge zitella per poter lavorare in casa di Peppino mentre è maritata con Salvatore, un buffo personaggio interpretato da Pinuccio Miucci, che a sua volta si finge aggiustatore di orologi per poter stare con la moglie; un simpatico Salvatore Piccoli che interpreta un irascibile medico arraffasoldi; un’avvenente Mattia Robustella nei panni di Bettina Capozzella, una patetica ed improbabile fanciulla in cerca di sistemazione che chiederà conto allo sfrontato Peppino delle sue avventate promesse; poi ancora Carmela Castrignano, Pasquale Totaro e Anna Rita Piccoli nei panni rispettivamenti di “Carmellòtte a pallòtte”, “Giuànne u sturte” e “Tanèlla a piducchjiòse”, divertenti avventori della locanda che daranno vita ad un siparietto musicale comicissimo e trascinante. Pinuccio Miucci regista e autore dello spettacolo dice: “La gente vuole ridere e noi abbiamo cercato di far vivere, in oltre due ore di divertimento serrato, questa dimensione teatrale e quando lo spettacolo finisce, il suo prolungato applauso, che è quasi un “grazie”, la dice lunga sull’alchimia del grande teatro e sulla sapiente interpretazione di tutti gli attori che sembrano muoversi sulla scena come in un balletto corale, dal ritmo comico denso e incalzante. I tecnici e macchinisti Mimmo Piccoli e Teo Delli Santi che hanno realizzato la bellissima scenografia creata da Nicola Capurso, il Maestro Michele Trimigno con le sue accattivanti realizzazioni musicali e Mimmo Robustella tecnico delle luci hanno contribuito alla messa in scena dello spettacolo teatrale. Il Gruppo Arte Popolare rinnova l’invito a trascorrere una divertentissima serata i giorni 28 – 29 – e 30 aprile e a seguire le tre nuove date a grandissima richiesta fissate per il 5 – 6 – e 7 maggio 2010. Uno spettacolo da non perdere, sia per passare un paio d’ore divertendosi e sia per spezzare allegramente la monotonia delle sere trascorse davanti alla tivù.

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