Si conclude la latitanza di Federico Marcelli, il quarantanovenne di Pesaro che era fuggito circa un mese fa. L’uomo, condannato per lo stupro di due ex compagne, è stato catturato in Umbria dai carabinieri.
Il 15 novembre scorso, Marcelli era evaso dalla casa di sua madre, dove si trovava agli arresti domiciliari, rompendo il braccialetto elettronico. Da allora, le autorità lo stavano cercando. Marcelli era stato condannato in primo grado a una pena complessiva di 6 anni e 4 mesi, una sentenza successivamente confermata in appello, mentre era in attesa della decisione della Cassazione, prevista a novembre. I carabinieri lo hanno individuato in una zona vicina alle Marche.
Dopo un periodo di detenzione, a Marcelli erano stati concessi gli arresti domiciliari presso la casa materna a Pesaro, nonostante l’opposizione dell’avvocato delle vittime, Elena Fabbri, che aveva evidenziato il rischio di fuga e di recidiva. La fuga è avvenuta il 15 novembre scorso, quando l’uomo, nonostante indossasse un braccialetto elettronico, è riuscito a scomparire, tanto che sono state adottate misure di sicurezza per proteggere le sue vittime.
Una delle vittime dello stupratore è anche la madre dell’unico figlio di Marcelli, un bambino di 6 anni che l’uomo avrebbe cercato di contattare e vedere più volte. “Lui è un manipolatore”, aveva dichiarato la donna dopo la fuga dell’uomo. “Sarebbe capace di far credere di essere un santo, e ci ho creduto anche io per tre anni, ma poi ha iniziato a violentarmi e maltrattarmi. Sono rimasta incinta e l’ho denunciato”.
“Hanno trasferito me e mio figlio in una struttura protetta”, aveva aggiunto la donna. “Lui è riuscito a scoprire dove si trovava il mio alloggio, grazie a chi doveva proteggermi. Così me lo sono ritrovato all’interno della struttura, sorridente e rilassato, con la scusa di voler vedere il bambino. Voleva dimostrarmi di cosa era capace”.
Lo riporta fanpage.
Ma a bestie del genere vengono concessi i domiciliari? Ma perché i giudici non pagano per le loro decisioni assurde???