Il Senato ha approvato con 109 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti la Legge di Bilancio per l’anno 2024, ottenendo così la fiducia di Palazzo Madama.
La seconda manovra del governo guidato da Giorgia Meloni prevede misure per un importo complessivo di 28 miliardi di euro, con un focus sui tagli al cuneo fiscale, l’avvio della riforma dell’Irpef e il sostegno alle famiglie italiane.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato la decisione sottolineando la complessità dei tempi attuali e l’impegno del governo nel fornire aiuto alle famiglie più bisognose. “Viviamo in tempi complicati, quindi abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose”, ha dichiarato il Ministro.
Il calendario iniziale prevedeva l’approvazione finale per il 14 dicembre, ma, come tradizione, il via libera è arrivato a ridosso delle festività natalizie. Durante la seduta, caratterizzata da un clima pre-festivo, è emerso un acceso confronto tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, con sfioramenti verbali che hanno richiamato l’attenzione generale.
Il battibecco è nato dalle accuse del senatore Renzi a Forza Italia riguardo all’astensione sul Mes, affermando che il partito avesse tradito l’eredità di Silvio Berlusconi. La discussione è stata accompagnata da proteste e cartelli sollevati dai banchi di Forza Italia, con richieste di querela nei confronti di Gasparri. Nonostante il momento teso, la situazione è stata poi definita come parte del “clima natalizio”.
Un punto cruciale della manovra, ancora in sospeso, riguarda il Superbonus, il cui destino sarà deciso con il decreto Milleproroghe. Forza Italia insiste sulla necessità di una transizione per chi si trova a metà del percorso, mentre il Tesoro sembra mantenere una posizione aperta in attesa delle decisioni che verranno prese nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre.
Altra questione aperta per l’anno successivo è quella delle pensioni, con tensioni evidenti durante il dibattito sulla manovra. La scelta di blindare l’approvazione del bilancio senza possibilità di emendamenti ha suscitato malumori, sia nell’opposizione che all’interno della stessa maggioranza.
Le opposizioni criticano la manovra come “scritta sull’acqua” e contestano l’uso delle clausole di salvaguardia.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli, accusa il governo di essere quello “dello zero virgola”, mentre l’opposizione ritiene che la manovra “dimentichi i giovani” e sia “irrilevante per la crescita”.
Il testo approderà ora alla Camera dei Deputati, dove si prevede un via libera blindato. La prima seduta della commissione Bilancio è programmata per domani, con la possibilità di partecipazione remota dei deputati. Dopo la pausa natalizia, l’approvazione definitiva in Aula a Montecitorio è prevista per il 29 dicembre, senza ricorso alla fiducia secondo gli accordi tra i capigruppo.
Lo riporta l’ANSA.