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RISTORANTE Un ‘contratto di programma’ per gli illeciti dei Pisicchio

Un episodio emblematico delle pratiche illecite è emerso durante una cena avvenuta il 4 settembre 2019, presso un ristorante di Monopoli (Bari)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Aprile 2024
Bari // Foggia //

La BvTech spa, al fine di ottenere un finanziamento regionale di 9 milioni di euro, pari al 50% del totale previsto di 18 milioni destinati agli investimenti delle Grandi Imprese in Puglia, si è trovata coinvolta in un intricato intreccio di interessi illeciti. L’ex assessore all’Urbanistica della Regione Puglia, Alfonsino Pisicchio, insieme a suo fratello Enzo, è stato arrestato per aver presumibilmente concordato uno scambio di favori denominato “contratto di programma”.

Secondo quanto riportato dalle indagini, l’accordo includeva l’assunzione di familiari dei Pisicchio e militanti politici, oltre al pagamento di spese elettorali personali e persino della festa di laurea di un familiare. Questo quadro emergerebbe da conversazioni intercettate che suggeriscono un utilizzo distorto dei fondi pubblici a fini personali e clientelari.

Lo riporta l’Ansa.

Un episodio emblematico delle pratiche illecite è emerso durante una cena avvenuta il 4 settembre 2019, presso un ristorante di Monopoli (Bari), dove il broker assicurativo Cosimo Napoletano e l’avvocato Paolo Scarpa avrebbero discusso di favori politici in cambio di sostegno finanziario. L’interessamento dei Pisicchio nell’affare sembra evidente, con richieste esplicite di favori in cambio di agevolazioni finanziarie.

Lo riporta l’Ansa.

La vicenda si è complicata ulteriormente con l’implicazione di Diego De Fecondo, imprenditore veneto, il cui coinvolgimento sembra sia stato mediato da Enzo Pisicchio. Le conversazioni registrate suggeriscono un patto di scambio di favori, con richieste esplicite di assunzioni e altri vantaggi per conto dei Pisicchio.

Le accuse che emergono da queste intercettazioni includono corruzione, truffa, traffico di influenze illecite e altri reati correlati, delineando un quadro di abuso di potere e manipolazione per ottenere benefici personali a discapito dell’interesse pubblico. La richiesta sistematica di assunzioni sembra essere stata una pratica costante nell’operato di Enzo Pisicchio, il quale avrebbe sfruttato le sue posizioni di influenza per influenzare decisioni burocratiche a vantaggio proprio e di altri soggetti coinvolti.

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