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FOGGIA “L’Osservatorio meteoro-sismico Nigri e gli altri contenitori culturali abbandonati a Foggia”

Questo importante istituto scientifico nel 1894 la Specola fu ceduta al Municipio di Foggia e aggregata all'Ufficio d'igiene"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Aprile 2024
Foggia // Politica //

Foggia. Europa Verde per voce del suo portavoce provinciale l’avv. Fabrizio Cangelli afferma che l’Osservatorio meteoro-sismico del dott. Vincenzo Nigri di Foggia va recuperato e riaperto al pubblico.

Continua Cangelli: “È importante preservare e valorizzare le istituzioni scientifiche che hanno contribuito alla storia e al prestigio della nostra città. Il recupero e la conservazione della Specola meteoro-sismica di Foggia non solo sarebbero un tributo appropriato al suo fondatore, ma anche un modo per mantenere viva la memoria delle sue importanti ricerche e del suo impegno scientifico. L’Osservatorio meteoro-sismico Vincenzo Nigri rappresenta un pezzo importante della storia scientifica di Foggia e della ricerca meteorologica e sismica in Italia”.

Questo importante istituto scientifico nel 1894 la Specola fu ceduta al Municipio di Foggia e aggregata all’Ufficio d’igiene.

L’Osservatorio meteoro-sismico Vincenzo Nigri di Foggia merita maggior rispetto ed è essenziale dare il giusto rispetto e attenzione a queste eredità, non solo per onorare il lavoro dei loro fondatori, ma anche per garantire la conservazione e la promozione della conoscenza scientifica, afferma Vincenzo Rizzi esponete dei Verdi il cui trisavolo fu proprio il dott. Vincenzo Nigri che 1876 ideò e inaugurò a Foggia la Specola meteoro-sismica che iniziò ad operare nell’aprile 1887 nei locali dell’antico campanile di San Gaetano presso il Liceo comunale.

Lo stato di abbandono per una istituzione scientifica che ha dato lustro alla nostra città è indecoroso. Europa Verde chiede di investire nel recupero di questo storico gabinetto scientifico di proprietà del Comune di Foggia che meriterebbe un giusto spazio nel museo di Storia Naturale di Foggia. Museo per il quale proponiamo alla Regione Puglia che venga intestato a questo prezioso nostro concittadino appassionato ricercatore delle scienze naturali.

È evidente che la situazione dei luoghi culturali e delle istituzioni a Foggia richiede un’attenzione urgente e un intervento deciso da parte della nuova amministrazione. Il patrimonio culturale di una città come Foggia è prezioso non solo per la sua storia e identità, ma anche per il contributo che può dare alla vita culturale e sociale della comunità.

La chiusura o il degrado di istituzioni come la Specola, l’Anfiteatro Mediterraneo, il Museo Interattivo delle Scienze e la biblioteca Magna Capitana rappresentano una perdita significativa per la città e per coloro che desiderano accedere alla cultura, all’istruzione e all’intrattenimento. Affrontare questa sfida richiederà un impegno da parte delle autorità locali e in particolare del Comune di Foggia. È fondamentale trovare soluzioni sostenibili per il finanziamento, il restauro e la gestione di questi luoghi, garantendo che possano essere accessibili e fruibili da tutti. Inoltre, auspichiamo il coinvolgimento della comunità locale e delle organizzazioni non profit nell’ambito di progetti di volontariato e di sensibilizzazione per promuovere la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale della città.

Speriamo che le autorità e la comunità possano unire le forze per affrontare questa sfida con determinazione e visione, garantendo che il patrimonio culturale di Foggia possa continuare a essere una fonte di orgoglio e ispirazione per le generazioni future.

Chiediamo alla Sindaca di attivare gli Stati Generali dei Contenitori Culturali della Città di Foggia che deve essere un momento di confronto e di pianificazione partecipata che può rappresentare un’importante opportunità per riflettere sullo stato attuale della nostra eredità culturale e per definire una strategia chiara e
ambiziosa per il suo futuro insieme a tutti gli operatori del settore. Infatti, Europa Verde è fortemente convinta che con il sostegno e l’impegno di tutti gli attori coinvolti, è possibile trasformare i nostri contenitori culturali in autentici motori di sviluppo sociale, economico e culturale, arricchendo la vita della nostra  comunità e lasciando un’eredità duratura alle generazioni future.

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