È difficile spiegare quanto accaduto ieri pomeriggio a San Giovanni Rotondo, dove un uomo in evidente stato confusionale, nudo e coperto di sangue, ha fatto irruzione in una casa e ha ucciso l’81enne Rachele Covino.
La donna è stata probabilmente strangolata e potrebbe essere stata scaraventata contro un mobile o colpita con un oggetto contundente. Solo l’autopsia disposta dalla Procura potrà stabilire con certezza la causa della sua morte.
Prima di aggredire la signora Covino, l’uomo – Fabio Carinci, di 43 anni – ha tentato di entrare in un’altra abitazione, ma è stato respinto. Per circa mezz’ora, Carinci ha seminato il panico tra via Matteotti e via Sergente Padovano, minacciando e aggredendo chiunque incontrasse. Durante il suo percorso, ha danneggiato auto e oggetti, ferendosi in vari punti.
Numerose chiamate al 112 hanno segnalato il terrore in corso. Quando i carabinieri sono arrivati, hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà per bloccare l’uomo. Ora spetta a loro il compito di ricostruire la dinamica di questo omicidio che ha sconvolto la comunità di San Pio.
“Si chiude una giornata tristissima per la nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco Michele Crisetti ieri sera. “Sgomento e dolore ci hanno accompagnato per ore. Eventi tragici come questo ci devono far riflettere su molte cose. È il tempo della riflessione, del silenzio e del rispetto, anche nel diffondere immagini, nomi e circostanze. Dobbiamo maturare e ritrovarci attraverso questi comportamenti”.
In risposta alle domande sulla videosorveglianza in città, il sindaco ha spiegato: “Le telecamere ci sono e funzionano nel centro storico. Altre sono in fase di progettazione e verranno installate in diverse zone. Tuttavia, in questo specifico caso, le telecamere non avrebbero fatto la differenza. Il ‘protagonista’ non si è nascosto, anzi. Di fronte alla follia umana, nessuna telecamera può essere efficace”.
Lo riporta Foggiatoday.it