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RICONOSCIMENTO Manfredonia. Ricordo di un’eroina: “omaggio a mia madre Graziella, mamma ti amo”

"Il giorno del suo funerale, a mia madre fu dedicato il premio 'Donne nella storia, eroine sconosciute'. Un riconoscimento che non poteva essere più appropriato"

AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
2 Luglio 2024
Cronaca // Manfredonia //

Manfredonia. “Oggi, nella ricorrenza di Santamaria delle Grazie, voglio dedicare un pensiero speciale a mia madre, Graziella, una donna straordinaria che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità. In questo giorno di festa, il suo ricordo è più vivo che mai, e voglio condividere con voi la storia di una donna che, insieme ad altre eroine sconosciute, ha lottato per il bene di tutti noi“.

Lo dice a StatoQuotidiano.it Marinella Talamo.

Il racconto della donna

“Il giorno del suo funerale, a mia madre fu dedicato il premio ‘Donne nella storia, eroine sconosciute’. Un riconoscimento che non poteva essere più appropriato per una donna che ha dedicato la sua vita a una causa tanto nobile quanto ardua. Mia madre, insieme ad altre donne coraggiose, ha presieduto l’area ex Enichem, un sito petrolchimico che rappresentava una minaccia concreta per la salute della popolazione di Manfredonia.

Era un compito titanico: convincere le autorità, sensibilizzare la popolazione, combattere contro interessi economici enormi e radicati. Ma loro ci hanno creduto, e con una determinazione incrollabile, hanno lavorato instancabilmente per liberare il nostro territorio da un pericolo così insidioso. L’area ex Enichem, situata in una zona montana, era una spada di Damocle sulla nostra comunità. La presenza del petrolchimico rappresentava non solo un rischio ambientale, ma anche una minaccia per la salute pubblica. Le emissioni nocive, i rifiuti tossici, l’inquinamento del suolo e delle acque erano problemi che richiedevano un intervento urgente e deciso.

Graziella e le altre donne hanno affrontato questa sfida con una forza e una passione incredibili. Hanno organizzato incontri, manifestazioni, hanno scritto lettere, hanno fatto sentire la loro voce in ogni sede possibile. E, alla fine, il loro impegno è stato ripagato: l’area è stata bonificata e il petrolchimico è stato chiuso.

Non è stato un percorso facile. Le difficoltà erano innumerevoli e spesso sembravano insormontabili. Ma mia madre e le sue compagne non si sono mai arrese. La loro determinazione ha ispirato molti altri a unirsi alla loro causa, creando un movimento che ha dimostrato che l’unione fa la forza. È grazie a loro che oggi possiamo respirare un’aria più pulita e vivere in un ambiente più sano.

Oggi, il mio pensiero va a mia madre e a tutte le donne che hanno lottato al suo fianco. A tutte loro va il nostro grazie sincero, per aver creduto in un futuro migliore e per aver lavorato così duramente per realizzarlo. La loro storia è un esempio di come l’impegno, la dedizione e il coraggio possano fare la differenza.

La festa di Santamaria delle Grazie, che celebra la figura della madre di Gesù e il concetto di grazia, non potrebbe essere più appropriata per ricordare una donna come mia madre. Graziella incarnava la grazia non solo nel nome, ma anche nei gesti, nelle parole e nelle azioni. La sua lotta per un mondo migliore è stata un atto di grazia, un dono inestimabile alla nostra comunità.

In un mondo spesso dominato da notizie di conflitti, corruzione e ingiustizie, storie come quella di mia madre ci ricordano che esistono ancora eroi tra noi, persone comuni che fanno cose straordinarie. È importante raccontare queste storie, non solo per onorare il loro ricordo, ma anche per ispirare le nuove generazioni a continuare a lottare per ciò che è giusto. Oggi, mentre celebriamo la festa di Santamaria delle Grazie, mi sento profondamente grata per l’eredità di mia madre. Il suo esempio mi ha insegnato che ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose, che con coraggio e determinazione possiamo affrontare anche le sfide più difficili. Il suo spirito vive in me e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di essere toccati dalla sua straordinaria energia. Graziella e le sue compagne hanno dimostrato che le vere eroine non sono quelle dei libri di storia o dei film, ma le donne comuni che, con il loro impegno quotidiano, cambiano il mondo un passo alla volta. Oggi, ricordiamo e celebriamo la loro straordinaria impresa, con la speranza che il loro esempio continui a illuminare il nostro cammino’.

La figlia di Graziella, Marinella Talamo.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

1 commenti su "Manfredonia. Ricordo di un’eroina: “omaggio a mia madre Graziella, mamma ti amo”"

  1. Titolare una piazza con tanto verde attrezzato a queste donne nanfrefoniane che hanno lottato democraticamente contro un gigante (industria di stato) facendo sentire la loto vice e ragioni i quanto donne, portatrici di vita e non di morte.

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