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PSICOSOCIALI Francesco, Michele, Angelica: con “Bio Hub” lavorare fa bene alla salute mentale

Grazie al progetto sono stati attivati dieci tirocini formativi destinati a persone con problematiche psicosociali

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
3 Luglio 2024
Foggia // Note di Brasini //

Francesco da quasi tre mesi, ogni giorno, prende il treno per spostarsi da Lucera a Foggia. Scende alla stazione e dopo una breve camminata è pronto ad iniziare la sua giornata di “lavoro”. Perché Francesco Ricco sta svolgendo un periodo di tirocinio formativo presso la bottega centonove/novantasei, che il consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese ha aperto in piazza Cavour n. 3 per vendere prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie. «Questa esperienza sta andando molto bene – racconta Francesco, che ha 58 anni e vive in un Gruppo appartamento che accoglie persone adulte con problematiche psichiatriche – . Mi piace stare in bottega perché la vendita è sempre stato il mio campo di lavoro».

Francesco, infatti, faceva il venditore porta a porta prima che gravi problemi di dipendenza gli provocassero una serie di disagi psicologici. Avere questo impegno quotidiano, quindi, per Francesco rappresenta un passo importante che sta favorendo il suo processo di autonomia, responsabilità, condivisione. Merito del progetto “Bio Hub”, che attraverso questa azione incoraggia l’inclusione sociale e relazionale di persone con problematiche psicosociali. Oltre a quello di Francesco, infatti, sono stati attivati altri nove tirocini destinati a persone con problemi di salute mentale in diversi comuni della provincia di Foggia. C’è Angelo che ad Orsara di Puglia è impegnato nell’attività di manutenzione e cura delle fioriere che abbelliscono le strade del caratteristico borgo sui Monti Dauni. C’è Michele che a Deliceto è addetto alle vendite e al riordino degli scaffali in un negozio di casalinghi. C’è Angelica che a Troia acquisisce competenze come operatrice socio-sanitaria in una casa di riposo. E così via, altri nomi, altre storie, che stanno riscoprendo abilità, professioni, interessi che prima non pensavano di avere

Un’azione che coinvolge più attori – pubblici e del Terzo settore – per attivare percorsi di orientamento e inserimento lavorativo dei beneficiari selezionati per intraprendere il percorso di tirocinio. Il progetto “Bio Hub”, promosso dal Comune di Orsara di Puglia e finanziato dal GAL Meridaunia, si rivolge in particolare a minori e adolescenti con problematiche connesse a difficoltà relazionali derivanti da disturbi dell’area del neuro-sviluppo e adulti in carico ai servizi territoriali della salute mentale e a rischio di marginalità. L’iniziativa è realizzata in ats con le cooperative Ortovolante, SocialService, Anteo, Associazione di Volontariato Tutti in volo e consorzio Oltre / la rete di imprese ed il coinvolgimento di Euromediterranea, in qualità di soggetto accreditato all’erogazione dei servizi al lavoro per persone con disabilità. «Qui in bottega riordino gli scaffali, mi occupo della vendita quando entrano i clienti, sbrigo faccende varie per il negozio. Questa attività – evidenzia Francesco – mi sta facendo molto bene da un punto di vista psicologico, perché a casa ero troppo statico, facevo sempre le solite cose, invece venendo qui prendo il treno, lavoro, incontro gente, chiacchiero, e la trovo molto utile».

Il tirocinio formativo, quindi, sta aiutando Francesco, Angelo Angelica e tutti gli altri partecipanti, a prendersi più cura di sé stessi e a migliorare la qualità della loro vita. Il progetto è finanziato dal GAL Meridaunia attraverso il Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2014-2020. Piano di Azione Locale “Monti Dauni – Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole.

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