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REATI FISCALI Carapelle, maxi-sequestro: tecnico informatico nel mirino della Guardia di Finanza

L'uomo è accusato di aver accumulato un ingente patrimonio attraverso la commissione di numerosi reati fiscali e finanziari.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
4 Luglio 2024
Cronaca // Foggia //

Un tecnico informatico di 57 anni originario di Carapelle, residente da alcuni anni in Molise, è finito nel mirino della Guardia di Finanza. Ieri mattina, 3 luglio, è stato eseguito un decreto di sequestro finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Milano. L’uomo è accusato di aver accumulato un ingente patrimonio attraverso la commissione di numerosi reati fiscali e finanziari, tra cui bancarotte, indebite compensazioni e associazione per delinquere.

Tra i beni sequestrati vi sono numerose auto di lusso, formalmente intestate a terzi ma nella piena disponibilità dell’indagato, secondo l’accusa. Sono stati anche sequestrati tre immobili a Carapelle, intestati a una figlia, e un conto corrente bulgaro con un saldo di oltre 535.000 euro. Il sequestro include otto auto di lusso, tra cui tre Ferrari, acquistate con i proventi delle attività illecite.

Nei prossimi mesi, il Tribunale di Milano deciderà se confiscare definitivamente questi beni, con una o più udienze di discussione con la difesa.

L’avvocato dell’indagato, Michele Sodrio, ha commentato: “È un provvedimento sbagliato, tenuto conto che per i fatti contestati il mio cliente è già stato in gran parte assolto dal Tribunale di Milano e quegli stessi beni erano stati tutti restituiti. Ora la questione si sposta sul piano della pericolosità sociale, ma sono certo che smonteremo questo decreto di sequestro nelle prossime settimane e all’udienza già fissata per settembre”.

Il tecnico informatico era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nel gennaio di quest’anno, emessa dal GIP di Brescia, perché ritenuto responsabile di accessi abusivi al sistema informatico di Terna Spa, la società pubblica che gestisce la rete elettrica nazionale, oltre che per associazione per delinquere. Successivamente, l’accusa è stata annullata dal Tribunale della Libertà, che ha concesso gli arresti domiciliari.

Lo riporta Foggiatoday.it

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