Edizione n° 5388

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

FUGA La compagna e il figlio di Giacomo Bozzoli sono tornati in Italia, lui ancora in fuga

Bozzoli, imprenditore bresciano condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario e di Antonella Colossi, sarebbe ora l'unico ancora in fuga.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Luglio 2024
Cronaca // Primo piano //

La compagna di Giacomo Bozzoli e suo figlio sono rientrati in Italia dalla Spagna in treno. Secondo le ultime informazioni, Bozzoli, l’imprenditore bresciano condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario e di Antonella Colossi, sarebbe ora separato dalla sua famiglia. Dopo aver trascorso dieci giorni, dal 20 al 30 giugno, in un albergo nel sud della Spagna, Bozzoli ha proseguito la sua fuga da solo. I genitori di Colossi hanno avvisato i carabinieri intorno alle 14 di oggi, venerdì 5 luglio, che la donna e il bambino erano rientrati in Italia dalla stazione di Chiari. Colossi, non attualmente indagata, sarà interrogata dagli inquirenti nelle prossime ore.

 La condanna all’ergastolo e la fuga

Giacomo Bozzoli è stato condannato all’ergastolo in via definitiva il 1° luglio. Secondo le indagini della Procura, nell’ottobre del 2015 aveva ucciso lo zio Mario, gettando il corpo nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno, Brescia. Quando i carabinieri si sono recati alla sua residenza a Soiano del Lago, Bozzoli, la sua compagna e il loro figlio erano già fuggiti. Da allora, si sono formulate varie ipotesi sulla fuga che Bozzoli avrebbe pianificato durante i nove anni di processi trascorsi a piede libero.

 I documenti registrati in Spagna

La pista più concreta porta in Spagna. In un albergo nel sud del Paese, a Marbella, sono stati registrati i documenti di Bozzoli e della compagna Colossi tra il 20 e il 30 giugno. Questo suggerisce che il 23 giugno, quando una Maserati Levante intestata a Bozzoli è stata ripresa dalle telecamere di Desenzano, alla guida ci fosse qualcun altro. L’1 luglio, in un altro albergo della stessa località, è stato registrato solo il passaporto di Colossi.

La mattina del 5 luglio, si è appreso che Colossi e il figlio erano saliti su un treno in Spagna diretto verso l’Italia, arrivando poco prima delle 14 alla stazione di Chiari. Dopo meno di cinque giorni, Bozzoli si ritrova a proseguire la sua latitanza da solo, con un mandato di arresto internazionale pendente su di lui.

Lo riporta Fanpage.it

Lascia un commento

“Possiamo scoprire il significato della vita in tre diversi modi: 1. col compiere un proposito; 2. con lo sperimentare un valore; 3. con il soffrire.” VIKTOR EMIL FRANKL

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.