Alex Marangon potrebbe essere stato ucciso da uno dei partecipanti al rito. Questa è la pista principale seguita dagli inquirenti nell’indagine sulla morte del barman 25enne, avvenuta tra il 29 e il 30 giugno. Nonostante l’organizzatore del rito, Andrea Zuin detto «Zu», continui a sostenere altre ipotesi, gli investigatori escludono al momento piste esterne. Non ci sono ancora indagati, ma la soluzione sembra vicina.
Martedì 9 luglio, tutti i partecipanti al rito, compresi i due «curanderi» di cui si erano perse le tracce, hanno fornito la loro versione agli investigatori. Alex è stato ucciso con colpi alla testa inferti con un sasso o un bastone, e prima è stato preso a calci e pugni sul torace.
Il movente sembra essere un tentativo violento di calmare Alex, probabilmente da parte di qualcuno che cercava di contenerlo dopo l’assunzione di sostanze legate al rituale. In preda a sostanze psicotrope, il giovane potrebbe aver avuto una crisi di agitazione, uscendo dal «cerchio» creato all’interno dell’abbazia e allontanandosi in giardino. Privo di sensi, sarebbe poi stato gettato nel fiume vicino al giardino dell’abbazia.
Il funerale di Alex si terrà sabato a Marcon, in provincia di Venezia. Il padre ha invitato tutti a indossare abiti colorati: «A lui sarebbe piaciuto così».
Lo riporta Leggo.it