Rischiano condanne fino a 20 anni di reclusione i 25 presunti narcotrafficanti baresi accusati di aver importato decine di chili di marijuana e cocaina dalla Spagna alla Puglia. Tra gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato c’è Alceste Giancarlo Cavallari, noto come “Gianky”, figlio dell’ex magnate della sanità privata pugliese Francesco Cavallari, che rischia una condanna a 10 anni di reclusione.
Cavallari è accusato di far parte di un’associazione per delinquere, capeggiata dal boss di Noicattaro Giuseppe Annoscia, affiliato al clan Parisi di Japigia e noto per aver trascorso quasi 27 anni in carcere per 11 omicidi risalenti agli anni Novanta, e dal pregiudicato di Altamura Vito Facendola, ritenuto il responsabile dell’importazione di grandi quantità di droga dall’estero. La Direzione Distrettuale Antimafia ha chiesto 20 anni di reclusione per Annoscia e Facendola. Per altri nove membri dell’organizzazione è stata chiesta una condanna a 10 anni di reclusione, mentre per altri otto, tra cui due donne, sono stati richiesti otto anni di carcere.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.