LECCE – Un avvocato di 50 anni, con studio legale in provincia di Lecce, è stato denunciato a piede libero dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, comandati dal tenente colonnello Giulio Leo. Il professionista è accusato di aver dichiarato solo una parte degli ingenti compensi percepiti dai clienti.
Le indagini, che hanno seguito controlli contabili e fiscali approfonditi, hanno rivelato che l’avvocato ha abusato del regime forfetario, riservato ai contribuenti con redditi minori, evitando così gli adempimenti IVA previsti per il “regime ordinario”. Ha dichiarato compensi notevolmente inferiori rispetto a quelli effettivamente guadagnati tra il 2018 e il 2023.
L’inchiesta è partita da una verifica fiscale, durante la quale i finanzieri hanno scoperto circa 1.500.000 euro in contante nella disponibilità dell’avvocato, considerati proventi di evasione fiscale. Di questa somma, 70.000 euro erano nascosti in un cassetto della scrivania, 330.000 euro in una cassetta di sicurezza e il resto occultato in campagna. L’intera somma è stata sequestrata (provvedimento già convalidato dal gip del Tribunale di Lecce). L’avvocato è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce per dichiarazione infedele e autoriciclaggio, e alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Lecce per il recupero delle imposte evase.
Lo riporta Lagazzettadelmezzogiorno.it
