Nota della consigliera del M5S Rosa Barone
“Le immagini del dodicenne che a Vieste è stato costretto ad inginocchiarsi e umiliato dal branco, sono una sconfitta per tutti noi. Il sindaco Nobiletti e gli uffici comunali si stanno occupando della vicenda, perché simili episodi toccano tutta la comunità. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione e fare rete tra istituzioni per organizzare iniziative di sensibilizzazione.
La Regione Puglia è stata la prima ad aver approvato una legge regionale per il contrasto al bullismo e cyberbullismo voluta dalla consigliera Di Bari e grazie alla collaborazione tra assessorato al Welfare e Ufficio Scolastico Regionale nel 2023 è stato pubblicato l’avviso pubblico rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per il finanziamento dei progetti relativi alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo.
Un lavoro integrato tra scuola, territorio e famiglie è fondamentale per dare vita ad azioni efficaci. Divulgare la cultura della legalità e del rispetto per l’altro è il solo modo per dire basta a episodi come questo.”
Argomento molto complesso, strumentalizzato ad hoc politicamente.
Il bullismo dei minori è un processo mimetico culturale, imitazione di comportamenti abusanti appresi in famiglia ed anche nelle istituzioni (scolastiche e non).
È un “male” contagioso per sentire di appartenere ad un gruppo. È confondersi con gli altri in una immedesimazione irriflessiva e nociva.
È un problema di distorsione del potere in cui si proietta sull’altro (la vittima) il male.
I ragazzi esprimono ciò che vedono fare agli adulti che ipocritamente si meravigliano dei maltrattamenti agiti dagli adolescenti.
Non servirà fare corsi all’interno delle istituzioni scolastiche … se non vi è un cambiamento radicale nelle dinamiche patologiche istituite.
Siamo ancora branco … nobiletti e baroni leggano il ” Cosiddetto male” di Lorenz e “Il capro espiatorio” di Girard solo per citarne due.
Buona domenica
Parole, parole, parole, soltanto parole tra noi… Il bullismo, segno dei nostri tempi bui, non è una causa ma una conseguenza della crisi delle due principali agenzie educative: in primis la famiglia e poi la scuola. Due pilastri della comunità che sono stati sbriciolati da scelte “politiche” per la famiglia e la scuola che hanno prodotto – per i nostri ragazzi – modelli educativi irresponsabili, sconsiderati, sciagurati, permissivi e falsi. Il bulli, parodossalmete, sono vittime… I veri carnefici siamo noi adulti!