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RdC In Puglia il RdC abolito dalla Meloni rientra dalla finestra grazie a Emiliano

Michele Emiliano ha annunciato l'investimento di 45 milioni di euro in questa misura

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
12 Agosto 2024
Cronaca // L'inchiesta //

FOGGIA – Il reddito di cittadinanza, abolito a livello nazionale, è più vivo che mai a livello locale.

Già presente da anni in Puglia e in Sardegna, potrebbe ben presto rinascere anche in Campania e in Sicilia.

In Campania, nel gennaio di quest’anno, è stata presentata una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre la Misura Integrativa Regionale (MIR), un sussidio economico del valore di 500 euro mensili.

A marzo, invece, il leader del M5S Giuseppe Conte ha presentato a Napoli una proposta di legge di cui è primo firmatario il consigliere regionale pentastellato Gennaro Saiello.

La norma ha l’obiettivo di introdurre un reddito di cittadinanza regionale di 400 euro mensili e altre 200 euro per ogni membro familiare oltre il secondo in favore delle 250mila persone che non beneficiano dell’Adi, l’assegno di inclusione voluto dal governo Meloni.

La Puglia, invece, nel 2016 è stata la prima Regione a introdurre una misura a sostegno dei più deboli: il reddito di dignità regionale (Red), un contributo economico di 500 euro al mese della durata di un anno.

Questo contributo economico consente al beneficiario di aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale.

Nel dicembre 2023 il presidente della Regione Michele Emiliano ha annunciato l’investimento di 45 milioni di euro in questa misura che, dopo alcune evoluzioni, «a causa dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza», tornerà alle sue funzioni originarie, ossia «attutire la condizione di deprivazione di chi aveva spiegato Emiliano – non può trovare un lavoro e supportare le politiche attive per consentire a chi è disoccupato di trovare un’occupazione».

In Sardegna, infine, esiste il Reis, reddito di inclusione sociale introdotto nel 2017 dalla precedente giunta di centrosinistra e ora confermato dalla grillina Alessandra Todde.

Soldi che possono essere usati solo per pagare l’affitto, le utenze oppure le spese legate all’educazione e alla socializzazione dei figli minorenni.

Ogni Comune è tenuto ad assicurarsi che tali fondi non vengano usati per spese superflue come tabacco, alcolici o gioco d’azzardo.

Lo riporta ilgiornale.it

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