Edizione n° 5430

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

TURISMO Nichi Vendola: “Che dolore la mia Puglia travolta da riccanza e cafonal”

"L'hanno scelta anche Salvini e Meloni? Omaggio al lavoro del centrosinistra"

LEGGI ANCHE //  Turismo in Puglia: case vacanza volano a +16,4%. Hotel, addio a 2.000 posti
AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
16 Agosto 2024
Attualità // Prima pagina //

BARI – Nichi Vendola, lei nei 10 anni da governatore fu l’inventore della «Puglia felix». Fu regista di un forte investimento sulla comunicazione per rilanciare il territorio.

Tutta la regione ne ha beneficiato e il Salento oggi è una meta nota in tutto il mondo…

«Rompemmo il muro che rendeva la Puglia invisibile al mondo: non si trattava solo di mettere a sistema e modernizzare l’offerta turistica, ma innanzitutto di collocare tutte le azioni di governo dentro un “racconto”, di renderle strumento di una visione audace. Dalla cultura all’ambiente, dall’industria alle infrastrutture, dall’ agricoltura alle politiche giovanili, tutto fu pensato e costruito come emersione di quella “Puglia migliore”».

Poi però sono arrivati enormi capitali e il turismo è cresciuto a dismisura. Questa estate sta succedendo di tutto: spiagge assaltate, traffico in tilt, annunci di case inesistenti per turisti. Lei non è più presidente della Puglia da 10 anni: come si è arrivati a questo punto?

Fonte: corriere

«L’impatto del turismo di massa può essere devastante, soprattutto in territori che sono ecosistemi preziosi e delicati: non bisogna mai sottovalutare le criticità e i rischi, anche perché nell’economia turistica si intrufola agevolmente la mafia e si diffonde l’abitudine all’abuso e all’illegalità. E c’è una maleducazione civica che spesso diviene eco-teppismo: purtroppo sono fenomeni non solo presenti in Puglia ma ovunque. Occorre una politica capace di contrastare la mala-economia del turismo che sfregia il paesaggio e la convivenza».

Lei immagini di questa estate l’hanno addolorata?

«Vedere le dune di una spiaggia trasformate in un parcheggio è un’immagine che mi indigna e mi ferisce. È inaccettabile. Così come vedere l’assalto di una spiaggia che è un’area protetta per il pic-nic dei ricchi ospiti di uno yacht, come è accaduto in Sardegna. Sono le istantanee di una cultura predatoria e insofferente al rispetto del bene comune».

Cosa fare?

«È necessario non rassegnarsi agli aspetti tossici e molesti del turismo di massa. Ci vorrebbe una politica nazionale: non solo misurazione del Pil o produzione di spot pubblicitari, ma confronto con gli operatori, con le istituzioni locali, con l’associazionismo civico e ambientale. Temo purtroppo che siano parole al vento, basti pensare a chi è oggi ministra del Turismo in Italia (Daniela Santanchè, ndr). Sono tempi tristi, sospesi tra “riccanza” e “cafonal”».

Immaginiamo che lei trascorra un Ferragosto decisamente più «slow», magari nella sua Terlizzi…

Fonte: barbadillo

«Non sono in Puglia, il mio Ferragosto è con la mia famiglia tra mare e campagna, dalle parti di Gaeta. Siamo ospiti dai miei suoceri e mi godo, io che sono nato e cresciuto tra l’Adriatico o lo Ionio, un frammento di Tirreno, su quella che viene definita la costa di Ulisse».

In questa continua ribalta della Puglia sono arrivati anche la premier Meloni e il leader della Lega Salvini, cioè quanto di più lontano da lei politicamente. È felice ugualmente per questi due ospiti vip?

«Vengono in una terra ospitale, curiosa, innovativa, capace di resistere all’onda nera del razzismo e della xenofobia: la premier e il suo sodale rendono involontariamente omaggio al lavoro straordinario del centrosinistra pugliese».

Lei con Berlusconi premier ebbe scontri durissimi. Oggi Forza Italia ha accelerato molto sui diritti civili. È sorpreso?

«In verità con Berlusconi ho avuto un rapporto istituzionale di grande reciproco rispetto e persino un rapporto personale cordiale. Sono stato un critico feroce del berlusconismo, che è stato un processo di mutazione regressiva della politica e della società: con riflessi negativi anche sulla cultura della sinistra. Non sono sorpreso dal richiamo “libertario” degli eredi del Cavaliere: cercano di dare più forza all’ala liberale di un governo illiberale. Credo che quel richiamo, mentre i fratelli d’Italia insultano Elodie o la campionessa olimpica Imane Khelif, valga molto poco».

Meloni e Salvini, seppure in una coalizione abbastanza animata, restano gli avversari da battere. Pur di riuscirci, da presidente di Sinistra Italiana, si alleerebbe anche con Renzi e Calenda?

«Io credo nella forza dei progetti più che nella geometria delle alleanze. Occorre contrastare il populismo, il classismo, l’autoritarismo, che sono la risposta malata alla crisi sociale. Renzi e Calenda devono prima di tutto chiarire a se stessi cosa vogliono fare e dove intendono stare: non si può essere alternativi alla destra e poi governarci insieme come in Basilicata o a Genova».

Fonte: repubblica

Però per provare a battere la destra serviranno più voti possibili, anche dei moderati… Allora come fare?

«Io ho battuto la destra in una regione che era considerata un fortino inespugnabile e un laboratorio della destra. Ho preso voti moderati e di destra senza camuffarmi, senza annacquarmi, senza cancellare la mia radicalità. E dunque facciamolo largo e accogliente il nostro campo, purché sia chiaro che giochiamo la partita di un nuovo futuro per l’Italia: giustizia sociale, giustizia ambientale, diritti civili, antifascismo, antirazzismo, pace, sono queste le bandiere che ci faranno vincere».

Alle ultime Europee ha scelto di non candidarsi. Il prossimo anno si voterà per la Puglia, ci ha mai fatto un pensierino?

«Io cerco di fare solo, come direbbe Patty Pravo, “Pensieri stupendi”…».

L’ex sindaco di Bari Antonio Decaro (Pd) ha conquistato mezzo milione di preferenze alle Europee. Il prossimo anno si vota sarebbe l’uomo giusto per il dopo Emiliano?

«Ho grande stima e affetto per Decaro, è stato un sindaco straordinario. Ma per parlare di uomini o donne giuste ci vuole il tempo giusto: e prima di tutto occorre, scusi la mia fissazione, il giusto progetto per la Puglia che verrà».

Lo riporta corriere.it.

Lascia un commento

“Cercavo sempre al di fuori di me la forza e la fiducia, ma queste vengono da dentro. Sono sempre state dentro per tutto il tempo.” Anna Freud

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.