Il 14 agosto 2024, il Presidente del TAR per la Puglia ha emesso un decreto riguardante la sospensione temporanea dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande della Siponto S.r.l.s., una società con sede a Manfredonia. La decisione è stata presa a seguito di un ricorso presentato dalla stessa società, rappresentata dall’avvocato Francesco La Torre.
La controversia nasce dall’ordinanza n. 163 del 10 agosto 2024, emanata dal Comune di Manfredonia e firmata dal Dirigente del Settore Attività Produttive, dott. Tommaso Gioieni. L’ordinanza ha imposto la sospensione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) relativa all’attività di somministrazione presso il locale “Minami”, situato in Piazzetta del Daino n.1. Tale sospensione include anche la chiusura dei locali per un periodo di sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo alla notifica dell’ordinanza.
Il ricorso di Siponto S.r.l.s.
Siponto S.r.l.s. ha impugnato l’ordinanza del Comune, chiedendo l’annullamento della stessa, e di altri atti amministrativi connessi. Tra questi vi sono diversi provvedimenti del Comune di Manfredonia, che hanno rigettato richieste di ampliamento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, presentate dalla società nel corso del 2024.
La decisione del TAR
Valutando il ricorso, il TAR ha ritenuto sussistenti i presupposti di estrema gravità e urgenza, tali da non consentire il rinvio della decisione fino alla prima camera di consiglio fissata per il 25 settembre 2024. Pertanto, il Presidente del TAR ha accolto l’istanza di misure cautelari monocratiche, sospendendo temporaneamente l’efficacia dell’ordinanza comunale.
La questione verrà esaminata collegialmente nella camera di consiglio prevista per il 25 settembre 2024, durante la quale verrà trattata più approfonditamente la validità del ricorso presentato da Siponto S.r.l.s. e la legittimità degli atti amministrativi contestati.
Sembra proprio che il TAR sia il problema della Puglia, sembra dare sempre ragione a chi infrange le regole. TAR compromesso e- Molto probabile.
….e siamo a tre ordinanze si tre bocciate dal TAR.
Mai visto un successo del genere del comune di Manfredonia.
E chi paga per o danni arrecati alle attività che hanno subito uno stop ingiusto delle proprie attività?
I fessi dei cittadini.
E sindaco ed assessore al ramo chiusi nel loro mutismo selettivo
Scusate ma le spese legali di tutti questi “svarioni” chi li paga? Il Dirigente dovrebbe pagare di tasca sua anche se, a dirla tutta, sembra più una intimidazione nei confronti del dipendente comunale che, alla fine, dirà: “Ma che cavolo me ne frega a me, non farò più nessuna ordinanza!”. Morale della favola fate le ordinanze a tempo debito e non a fine stagione turistica, così evitiamo di pagare fior di onorari a vuoto! Mbaratev Ciucce!
Non è un caso che l’avvocato difensore sia uno degli sponsor dell’attuale amministrazione comunale.
Bravi ragazzi!!! Ad aspera per astra!Citate per danni ed al risarcimento delle spese! Vergognoso ricorrere ad un organo della Giustizia amministrativa superiore per ominicchi incompetenti!
TAR = ———–:
Ma veramend’, e che cazz’ ié