Foggia, 13 settembre 2024. Le guardie giurate, sia armate che non, che svolgono servizio presso il Policlinico Riuniti di Foggia, meritano un riconoscimento per l’enorme impegno quotidiano, i sacrifici compiuti e i rischi a cui si espongono. Non è accettabile né comprensibile qualsiasi attacco ingiustificato nei loro confronti. È quanto affermano Angela Villani, Angelo Sgobbo ed Elio Dota, segretari generali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS di Foggia.
Dopo un incontro in Prefettura con le segreterie confederali riguardante le recenti aggressioni subite sia dal personale sanitario che dalle guardie giurate, abbiamo sollecitato un nuovo confronto sia con la Prefettura di Foggia, sia con Cosmopol, la società che gestisce il servizio di vigilanza armata e non armata presso l’ospedale. Vogliamo esprimere il nostro disappunto per quanto riportato dai media, che hanno criticato senza ragione chi lavora quotidianamente per garantire la sicurezza del Policlinico, suggerendo che il problema risieda nelle guardie giurate che non adempiono ai loro compiti.
Al contrario, sottolineano Villani, Sgobbo e Dota, queste figure spesso vanno oltre quanto previsto nel contratto di appalto, specialmente alla luce della riduzione del personale dovuta alla spending review. Tale misura ha lasciato scoperte molte postazioni cruciali, come ad esempio quelle dedicate ai controlli di accesso a diversi reparti. L’attuale organizzazione, in correlazione anche con la gestione della viabilità interna, non consente una copertura completa di tutti i punti di ingresso, creando lacune che pesano sul servizio complessivo.
È fondamentale non confondere il ruolo delle guardie giurate con quello delle forze di polizia, carabinieri o Guardia di Finanza. Le guardie giurate hanno il compito di proteggere il patrimonio, ovvero beni mobili e immobili, e non sono responsabili della sicurezza del personale sanitario, dei pazienti o dei loro familiari. Tuttavia, accade frequentemente che le guardie debbano moltiplicare i loro sforzi, svolgendo straordinari e prolungando i turni di lavoro per coprire le numerose postazioni loro affidate.
Un esempio emblematico è il varco di ingresso di via Napoli, dove sono impiegate due guardie giurate. Questi lavoratori affrontano continuamente minacce, anche di morte, durante le loro attività di controllo. Non possiamo non ricordare l’episodio recente in cui una guardia si è vista costretta a barricarsi all’interno del gabbiotto per sfuggire a un’aggressione violenta.
È vero che l’organizzazione interna è stata rivista, ma purtroppo questo cambiamento ha creato ulteriori problematiche. Pur condividendo l’idea di incrementare la presenza delle forze dell’ordine, va ricordato che le loro funzioni non sono comparabili con quelle delle guardie giurate, poiché i loro compiti sono distinti e separati.
Contestiamo con fermezza ogni forma di violenza, esprimendo la nostra solidarietà sia al personale sanitario sia alle guardie giurate vittime di aggressioni. Ribadiamo l’impegno costante del servizio di vigilanza, pur riconoscendo i limiti imposti dall’attuale contratto con Cosmopol, la quale, dal nostro punto di vista, è attualmente assente nelle trattative.
In conclusione, ricordano i segretari di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, è in corso una vertenza con Cosmopol, la Prefettura e il Policlinico, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta né sono state messe in atto misure per affrontare la situazione in maniera adeguata.