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Collection: 1973-2012 – B. Springsteen, 2013

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
29 Maggio 2013
Musica //

Bruce Springsteen (fonte: www.ondacalabra.it)
Titolo: Collection: 1973 – 2012
Artista: Bruce Springsteen
Etichetta: Columbia
Genere: Rock
Uscita: 15 aprile 2013

Ci sono album che, in genere, escono solo quando un artista viene a mancare. In genere si chiamano ‘Collection’ o ‘Essential’, oppure ‘The best of…’. In capo a qualche mese, si trovano agevolmente nei cestoni dell’autogrill, accatastati a un prezzo fisso con la cifra dopo la virgola inesorabilmente uguale a 90 o 99. Non aggiungono né tolgono nulla alla carriera di un artista, sono ottimi da consumare nei lungi viaggi in macchina e consentono di andare a ripescare nella memoria melodie che si credevano perdute o che non si era più in grado di ricondurre a un preciso autore.

Questa lunga introduzione vuole semplicemente riassumere il valore dell’ultima uscita targata Bruce Springsteen. Una semplicissima raccolta che allinea, uno dopo l’altro, i principali successi di uno dei principali interpreti della musica nordamericana. Quasi un ‘memorandum’, un appunto fugace tradotto in brani sulle tappe principali del Boss per antonomasia.

Collection-1973-2012 - cover
Sicuramente ‘imperdibile’ non è il primo aggettivo che viene in mente scorrendo una tracklist tra le più scontate che si possa immaginare. Nonostante il magico richiamo delle tracce ‘rimasterizzate’ (parola che, nel corso degli ultimi anni, si è sempre più allontanata dal concetto di ‘valore aggiunto’), questa ‘Collection’ infila una dietro l’altra le perle più grosse e luccicanti della collezione springsteeniana, senza nessun apparente timore di sembrare banale o priva di interesse.

Per quale motivo, allora, una persona di media cultura, media età e medio interesse musicale dovrebbe far suo questo album? Semplice: proprio perché si tratta di una persona di media età, eccetera eccetera. Un fan di vecchia data che segue Springsteen fin dagli esordi con la E Street Band non ha di certo bisogno di una release che gli faccia ascoltare Born In The Usa e The River. Sul fronte opposto, se qualcuno è arrivato all’età della ragione senza aver mai sentito una canzone del Boss vuol dire che il rock non è veramente il suo pane. Entrambi dovrebbero tenersi ben alla larga da questa ‘Collection’. Se qualcuno invece cerca un mix di melodie accattivanti che gli tengano compagnia mentre percorre l’autostrada e il nome di Bruce Springsteen, per lui, è legato semplicemente a qualche hit anni ’80, allora può impegnare qualche sudato risparmio per un supporto musicale che, sicuramente, non lo tradirà.

Bruce Springsteen (fonte: www.campaniaonline.it)
I pregi e i difetti sono, in fondo, quelli che accompagnano ogni ‘best of’: scelta dei brani all’insegna del ‘rischio zero’ (perché ostinarsi a proporre una hit datata come Dancing in The Dark invece di riproporre, dal medesimo album, l’elettrizzante Cover me?) e sostanziale inutilità per i fan. Senza contare che, oggi come oggi, le potenzialità di lettori mp3 e masterizzatori cd rendono ogni ascoltatore in grado di creare il suo ‘il meglio di…’ senza dover sottostare alle scelte del discografico di turno. Trattandosi di Springsteen, bisogna ancora aggiungere che l’uscita non può neanche vantare un valore enciclopedico di ‘introduzione all’ascolto di’: l’artista in questione, come si suol dire, è uno che non ha bisogno di presentazioni. E nemmeno di introduzioni. Chiunque abbia un paio di padiglioni auricolari ai due lati del cervello sa esattamente di chi si sta parlando. Un dato da rimarcare, tuttavia, c’è: scelta insolita, i brani vengono presentati in rigoroso ordine cronologico. E questo offre l’occasione per un pensiero che vada al di là della semplice scelta dei brani.
Infatti, come talvolta accade, l’esperienza può tradire le aspettative. Se la semplice lettura della tracklist può lasciare freddi, l’ascolto in sequenza dei brani proposti riesce a regalare uno spunto di riflessione in più.
Perché Springteen è stato in grado di saltare dal rock di Radio Nowhere alle atmosfere sofisticate di Streets Of Philadelphia, passando dalle indigestioni di tastiere anni ’80 di Born in the Usa e i toni cantautorali tinti di country di The Ghost Of Tom Joad? Perché un artista mainstream che più mainstream non si può ha saputo cambiare stili e attitudini, esplorando la produzione e la tradizione musicale a stelle e strisce senza mai timore di ‘tradire le aspettative dei fan’?
Bruce Springsteen (fonte: www.direttanews.it)
Oggi come oggi, nell’era della produzione standardizzata, dove il target crea il prodotto e non il contrario, molte scelte del Boss possono sembrare ardite. Eppure, nella sua quarantennale carriera, Springsteen ha fatto pochi passi falsi, restando graniticamente fedele a sé stesso pur cambiando stile. O meglio, è stato sempre coerente proprio perché ha saputo modificare atmosfere e sensazioni, anche in modo radicale (vedasi il passaggio da Lucky Town al già citato The Ghost of Tom Joad): nulla è più vero di qualcuno che, come ogni ascoltatore anche casuale di musica, gusta espressioni artistiche diverse, piuttosto che mandare in loop lo stesso album o peggio lo stesso brano.
Questo, in fondo, è il tratto distintivo dei grandi. Springsteen, Queen, Beatles, non si sono mai soffocati in un’unica attitudine, scandagliando la propria capacità di scrivere ed eseguire musica in ogni sua sfaccettatura. Magari non tutte le ciambelle sono riuscite con il buco (bisogna ammettere che il brano scritto dal Boss per la campagna di Obama non è propriamente un capolavoro), ma gli slanci di genio valgono il prezzo di qualche défaillance.
Bruce Springsteen è un artista che difficilmente annoia, tanto è varia la sua produzione. Si potrebbe, probabilmente, ascoltarlo all’infinito. Ed è per questo che non si poteva aspettare che il Boss venisse a mancare per pubblicare questa ‘Collection’.
Perché il Boss non mancherà mai.

Tracklist

1. Rosalita (Come Out Tonight)
2. Thunder Road
3. Born To Run
4. Badlands (2010 Remastered Version)
5. The Promise Land (2010 Remastered Version)
6. Hungry Heart
7. Atlantic City
8. Born In The U.S.A.
9. Dancing In The Dark
10. Brilliant Disguise
11. Human Touch
12. Streets Of Philadelphia
13. The Ghost Of Tom Joad
14. The Rising
15. Radio Nowhere
16. Working On A Dream
17. We Take Care Of Our Own
18. Wrecking Ball


Valutazione: 7/10


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