Edizione n° 5386

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Foggia, ‘Comitato 10 febbraio’ e ‘Giorno del Ricordo’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
9 Febbraio 2010
Teatro //

FoibeFoggia – “LA tragedia vissuta da migliaia di italiani barbaramente trucidati sul fronte Orientale del nostro Paese sul finire del secondo conflitto mondiale ed il dramma dei 350mila nostri connazionali costretti all’esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito devono diventare finalmente patrimonio condiviso della nostra comunità nazionale. La “Giornata del Ricordo” è dunque un’occasione per conservare viva la memoria di quell’orrore, un’occasione per insegnare e raccontare alle giovani generazioni, dopo anni di oblìo, questa pagina della storia della nostra Italia”. È quanto ha dichiarato Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, alla vigilia del 10 febbraio, che il Parlamento Italiano con la legge 92 del 30 marzo 2004 ha individuato come la “Giornata del Ricordo”. «Oggi più che mai – afferma il presidente della Provincia – è necessario aprire una finestra sul dramma delle foibe, sulla sorte terrificante che fu riservata a tantissimi nostri connazionali, per costruire e rafforzare una vera memoria condivisa”. In quest’ottica l’Amministrazione provinciale, in collaborazione con il “Comitato 10 febbraio”, ha invitato gli Istituti Superiori della Capitanata ad organizzare durante la settimana incontri ed iniziative finalizzate (attraverso la proiezione di filmati e la distribuzione di opuscoli e materiale informativo) a raccontare quella tragedia nazionale e a ricordare le sue vittime. «I nostri ragazzi – aggiunge il vicepresidente della Provincia ed assessore alle Politiche Educative, Billa Consiglio – devono essere consapevoli di come un popolo che dimentica i suoi martiri non possa considerarsi tale. La storia serve ad unire, e non a dividere, e la memoria è proprio il collante necessario per produrre una storia condivisa, che sia al tempo stesso la pietra d’angolo per la costruzione e di una identità nazionale vera. È appena il caso di sottolineare che l’identità, la condivisione del passato, il superamento dei contrasti che hanno fatalmente prodotto letture diverse di un medesimo periodo storico, possono attuarsi soltanto se vengono dal basso. Dalla scuola, appunto, che è al tempo stesso presidio di scientificità di questa metabolizzazione, e laboratorio di memoria, di produzione di identità civile». Il “Comitato 10 febbraio”, inoltre, allestirà nell’atrio dell’Università degli Studi di Foggia una mostra fotografica (che sarà visitabile a partire da giovedì 11 febbraio) dedicata appunto alla tragedia delle foibe e provvederà alla distribuzione di materiale illustrativo.

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PEPE: DOMANI IL GIORNO DEL RICORDO; LA PUGLIA CELEBRA LE VITTIME DELLE FOIBE – “Domani 10 febbraio si celebra il “Giorno del ricordo”per conservare la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, costretti a lasciare le loro case nel secondo dopoguerra a causa della complessa vicenda del confine orientale. Su quella pagina nera del nostro Dopoguerra è calato per tanto tempo l’oblio e il silenzio. Per decenni il dolore di tante famiglie, che avevano vissuto quella tragedia e gli orrori del totalitarismo, non aveva incontrato il giusto sentimento di condivisione da parte dell’intero Paese, prigioniero di un’estenuante lotta tra le ideologie – così il presidente del Consiglio regionale Pietro Pepe – Finalmente con la legge del 2004, il Parlamento ha sanato quell’antica ferita e ha liberato la riflessione e la ricerca storica su quella pagina di storia nazionale.
Il nostro Paese è risorto dalle ceneri della dittatura perché ha ricostruito una coscienza condivisa fondata sul rispetto della dignità dell’uomo e della democrazia. Sono questi i valori che ci accomunano, al di là delle differenze, e che costituiscono l’humus della nostra identità nazionale. Agli storici spetta il compito di ricercare tutte le cause della “diaspora degli italiani” da quelle terre. Alla politica, invece, la responsabilità di ricordare e di dare finalmente dignità ai nostri connazionali caduti su quel confine”.

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FOIBE, PALESE: OMAGGIO COMMOSSO AL POPOLO PER TROPPO TEMPO DIMENTICATO – “Nel giorno dedicato alla memoria dei martiri delle foibe, rendiamo commosso omaggio alle decine di migliaia di perseguitati, torturati, trucidati e ad un intero Popolo depredato di tutto e strappato dalle sue radici per la sola colpa di essere Italiano in terre italianissime, senza distinzione alcuna tra giovani e bambini, vecchi e donne, ‘fascisti’ ed anti-fascisti – così Rocco Palese (Pdl/An) – da 5 anni il nostro Paese, istituendo la Giornata del Ricordo, ha civilmente e finalmente deciso di porre fine a decenni di oblio, nei quali questo genocidio e questo esodo forzato di Italiani sono stati dimenticati. Oggi i figli e nipoti di quei martiri e di quegli esuli vivono anche tra di noi, a ricordarci un lembo di Italia violentata e strappata e l’orrore di un totalitarismo inumano fondato sull’odio. A loro va il nostro commosso saluto, la nostra fierezza per la loro italianità pagata tanto cara e nonostante tutto”.

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