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Consiglio, oltre 1 ml di debiti fuori bilancio, ok per PsdZ e avicoltura

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
20 Febbraio 2010
Manfredonia //

Immagine d'archivio
Immagine d'archivio
Manfredonia – APPROVATI gli Ordini del giorno, del Consiglio comunale, relativamente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio del Comune. Questi i soggetti interessati: prestazioni legali a professionisti, società cooperativa Sant’Antonio, spese relative a lavori, acquisizione di beni e servizi e prestazioni professionali, nonchè in favore della società “Iniziativa Sviluppo e Innovazione S.r.l.” (tutte relative all’articolo 194, D.lgs. 18 agosto 2000 n.267, testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, a norma dell’articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265 (G.U. n. 227 del 28 settembre 2000, s.o. n. 162/L))

L’ARTICOLO 194 – Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, 1. Con deliberazione consiliare di cui all’articolo 193, comma 2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: a) sentenze esecutive;, b) copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purché sia stato rispettato l’obbligo di pareggio del bilancio di cui all’articolo 114 ed il disavanzo derivi da fatti di gestione; c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali; d) procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità;, e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza. 2. Per il pagamento l’ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari compreso quello in corso, convenuto con i creditori.; 3. Per il finanziamento delle spese suddette, ove non possa documentalmente provvedersi a norma dell’articolo 193, comma 3, l’ente locale può far ricorso a mutui ai sensi degli articoli 202 e seguenti. (come fatto dal Comune di Manfredonia per tutti i casi citati ndR). Nella relativa deliberazione consiliare viene dettagliatamente motivata l’impossibilità di utilizzare altre risorse.

PRIMA DELLA SEDUTA, GLI ENCOMI DEL SINDACO ALL’INTERA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI MANFREDONIA – Encomi da parte del sindaco Campo per l’azione dei Norm (Nucleo operativo radio mobile) dei carabinieri di Manfredonia, relativamente all’operazione relativa agli arresti dei 4 estorsori del Consorzio cooperativo Re Manfredi (vedi articolo relativo: Capitano Fazio: l’importanza della denuncia).

NUOVO MERCATO ITTICO – Contestazione ad inizio seduta del consigliere del Pdl, Giuseppe La Torre: “troppi manifesti di esponenti politici (in verità uno ndR) del centrosinistra sulle pareti (esternamente ma anche all’interno ndR) del vecchio mercato ittico” . Il sindaco Campo ha previsto “una rapida rimozione dei manifesti in questione”.

LURDO: ATTENDO RISPOSTE SU IACP DA 4 MESI – Contestazione del consigliere Indipendenti Antonio Lurdo: “da troppo tempo aspettiamo l’approvazione di una mozione sul Contratto d’Area (fatta con il consigliere V.Iacoviello, RC, anche alla luce degli ultimi avvenimenti ndR, sulla falsariga della mozione chiesta per la sicurezza in città ndR)”. Il sindaco ha promesso al candidato Lurdo la discussione di un ordine del giorno sul Contratto d’Area per la prossima seduta. Lurdo, che nel corso della seduta ha anche annunciato la sua prossima candidatura nelle file del centrosinistra, ha contestato all’amministrazione la “mancata attivazione del Comune per le problematiche dei residenti delle Case popolari”. Lurdo aveva denunciato da tempo al sindaco i problemi dell’area (ratti, rifiuti, rami di alberi dentro le abitazioni) tramite una denuncia, fatta dopo una raccolta di firme. “In base all’articolo 44 del regolamento comunale – ha detto Lurdo – la risposta scritta del sindaco doveva arrivare entro 10 giorni. Ma sono passati 3 mesi e ancora aspetto (Lurdo aveva presentato la mozione il 26 ottobre)”. Il sindaco ha detto al consigliere che “le criticità dell’area sono attualmente monitorate dal Comune” (come garantito anche dall’assessore relativo, Opere Pubbliche, Antonio Prencipe) e presto “diverse zone del luogo saranno bonificate”. Campo: “più che una interrogazione la denuncia di Lurdo mi era parsa una provocazione. Il Comune ha già fatto 4 ordinanze di ingiunzioni alla Iacp (Istituto autonomo per le case popolari) relativamente alla situazione di degrado”.

I DEBITI FUORI BILANCIO – Campo sulle spese per le prestazioni legali: “dall’ufficio giudiziario del Comune sono sostenute quasi il 70% delle cause giudiziarie. Le parcelle dei professionisti (dalle quali il Comune avrebbe beneficiato di ‘forti riduzioni nei totali’) – ha spiegato il sindaco – giungono solo alla maturazione del giudizio”. Come ampiamente previsto, il Comune ricorrerà alla contrazione di un mutuo (si veda anche art.194 , D.lgs. 18 agosto 2000 n.267) per l’estinzione del debito (Campo: “data anche la possibilità fornitaci dalla recente Manovra (Finanziaria 2010 ndR)”

RICONOSCIMENTI DEBITI FUORI BILANCIO IN FAVORE DELLA SOCIETA’ INIZIATIVA SVILUPPO E INNOVAZIONE SRL” – “Il problema – ha detto Campo – fa riferimento alla sottoscrizione del Contratto d’Area, con il finanziamento delle opere di urbanizzazione nel Pip PI/46, con affidamento alla Società Iniziativa Sviluppo e Innovazione srl per pagamento di attività professionale di consulenza economica-finanziaria”. IL FATTO: con la sottoscrizione del 19 marzo 1999, presso il Ministero del Tesoro, del II^protocollo aggiuntivo al Contratto d’Area, venne individuata, ai sensi della legge 662/96, la società Tecnoambiente Scpa (società consortile per azioni a partecipazione maggioritaria del Consorzio Asi di Foggia, Ente pubblico Economico ai sensi legge 317/91), quale soggetto attuatore per la realizzazione delle opere infrastrutturali nelle aree industriali Pip DI/46, per un importo complessivo di £ 36.441.430.000 (euro 18.820.427.94). Con nota del 4 settembre, prot.1566, il Consorzio Asi avanzò la richiesta al Ministero del Tesoro di subentrare alla Società TecnoAmbiente per le attività di gestione dei finanziamenti concessi per le infrastrutture (trasferimento in seguito confermato con modifica Min.Tes. il 31 gennaio 2003). Con delibera di Giunta comunale n.583 del 18 settembre del 2003 venne accettata la proposta dell’Asi/Fg per il subetrno del Comune di Manfredonia nei diritti e negli obblighi derivanti dai finanziamenti del Contratto d’Area (relativi alle opere infrastrutturali dette). Con altra deliberazione di G.C. n.622 del 14 ottobre del 2003 è stato approvato lo schema di protocollo d’intesa fra Asi e Comune, modificato con atto di GC n.827 del 17 dicembre 2003, per il trasferimento della titolarità dei suddetti finanziamenti. Il 23 dicembre dello stesso anno il protocollo d’intesa tra Asi e Comune fu sottoscritto da ambo le parti. In conseguenza del subentro del Comune al consorzio Asi nella attribuzione dei finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture primarie della zona Pip/DI46, il Comune divenne stazione appaltante delle opere infrastrutturali della DI/46. Il 4 maggio del 2004 (delibera GC 320) il Comune ha nominato il dirigente del 6^settore Ing.Simone Lorussi, responsabile del procedimento per le opere relative alle infrastrutture della zona DI/46 ed all’impianto di depurazione a servizio delle aree Pip e DI/46, e il dirigente dell’ottavo settore Giovanni Spagnuolo, responsabile del procedimento per le opere relative alle infrastrutture della zona Pip, all’epoca in corso di esecuzione. Il 12 maggio del 2004, negli uffici del Consorzio Asi di Foggia, con apposito verbale di trasferimento, si procedette alla consegna degli atti tecnici e amministrativi relativi alle opere infrastrutturali delel zone Pip, DI/46 e dell’impianto depurativo, da parte del direttore Asi Fg ingegnere Antonucci, nelle mani dei nuovi responsabili del procedimento nominati dal Comune. Con delibera 434 del 22 giugno 2004 la Giunta Comunale prese atto dello stato di attuazione delle opere infrastrutturali per le Aree Pip, DI/46, nonché dell’impianto di depurazione e relativa condotta di allontanamento.

Il protocollo d’intesa: con lo stesso protocollo il Comune si impegnò a confermare la costituzione-composizione-designazione – degli uffici di direzione dei lavori delle opere citate, limitatamente ai professionsiti esterni “fatta salva la facoltà di procedere, ove necessario, a definire una diversa e più funzionale articolazione degli stessi (art.4). CON nota del 3 gennaio del 2006, assunta al protocollo comunale il 10 gennaio del 2006, la società Iniziativa Sviluppo e Innovazione srl, in base al protocollo d’intesa tra il Comune e il Consorzio Asi di Foggia, chiese il pagamento delle fatture emesse nei confronti dello stesso consorzio Asi per l’attività svolta di consulenza riguardante l’analisi costi benefici per la realizzazione delle infrastrutture delle aree PIP e D/46. L’importo complessivo delle competente professionali spettanti alla società, giuste fatture 50 e 51 del 29 giugno 2001, ammontava a 189.631,10 euro, più Iva (tra infrastrutture Pip, 89.908, 95 e 99.722, 15). Con determina dirigenziale 316 del 6 settembre del 2006 è stata liquidata alla stessa Iniziativa Sviluppo l’acconto di 60mila euro (+ Iva) per l’attività relativa all’analisi costi benefici delle infrastrutture citate. “Allo stato – è scritto nella pratica per l’esame del consiglio comunale – le somme richieste dalla società (I.S.I. srl) non trovano capienza ne quadri economici dei progetti finanziati nell’ambito del 2^protocollo aggiuntivo al Contratto d’Area”. Attualmente l’importo totale fa dunque riferimento a 155.557,32 euro ( un sollecito di pagamento della Iniziativa srl è arrivato lo scorso 27 gennaio, relativamente alla fattura 50 del 29 giugno del 2001 e fattura 51 s.d. a firma dell’amministratore unico Benedetto Fanelli). Il Comune avrebbe beneficiato, con l’attesa del collaudo dell’opera da parte della Iniziativa Sviluppo, di uno sconto del 30% “da utilizzare successivamente per la realizzazione di altre infrastrutture”. Contrazione di un mutuo dunque, da parte del Comune, in questo caso, come anche per il riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della Cooperativa Sant’Antonio, i cui responsabili avrebbero chiesto l’applicazione della rivalutazione Istat “per la somma relativa al credito”. Per le spese relative a lavori, acquisizione di beni e servizi e prestazioni professionali si tratterebbe di 3 ingegneri (Zefferino Giuseppe e Franco Dicembrino), ulteriori 60mila euro di debiti fuori bilancio farebbero riferimento a somme da destinare all’Acquedotto Pugliese e per la manutenzione del campo sportivo Miramare (80mila euro). Complessivamente il riconoscimento del debito fuori bilancio del comune sarebbe pari a 1 milione e 60mila euro. Il consigliere Michele Gatta ha evidenziato come in data 22 luglio del 2009 nella revisione della Corte dei Conti (relativamente all’accertamento della pratica) si siano riscontrate delle ‘anomalie revisionali’, in merito al riconoscimento dei debiti fuori bilancio del Comune di Manfredonia. Le parcelle per i legali sarebbero state pari a 595mila euro, Gatta: “perché già nel 1994 non furono iscritte alle revisioni di bilancio”, Campo: “fatte in base all’arrivo delle diverse sentenze”. “La condanna alle spese – ha detto il sindaco relativamente alle cause giudiziarie vinte dal Comune – è spesso simbolica, in molti casi il problema è solo delle Pubbliche amministrazioni”.

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