BIOGRAFIA. I Madrea nascono circa 3 anni fa e sin da subito Adolfo, Andrea, Marco e Matteo dedicano tutte le proprie energie alla stesura di brani inediti, portando sempre con loro l’idea che la canzone migliore di tutte dovrà ancora venire. Le canzoni vengono proposte dal vivo e conquistano ottimi consensi tanto che portano i Madrea alla ricerca di un produttore che possa dare loro l’opportunità di registrare e pubblicare il lavoro fatto fino ad ora. Tra concerti e concorsi, nell’agosto del 2012 avviene l’incontro con l’ attuale produttore Gigi Argentino, e la nascita di “Realtà Inverse” diventa senza giri di parole “realtà”.
“Realtà Inverse” uscirà tra febbraio e marzo del 2014 ed è la prima parte di un concept project nel quale i Madrea danno sfogo a tutta la loro vena creativa e melodica.
Adolfo Renato – Batteria e Cori Ha militato in tantissimi gruppi della zona di Manfredonia e Foggia vantando numerosissime collaborazioni in diversi studi di registrazione con artisti locali.
Andrea Frattaruolo – Chitarra e Cori Dopo aver militato in numerose band Rock e scritto numerose canzoni inedite per diversi cantanti, proposte nei più importanti concorsi del Nord Italia, per motivi di lavoro si trasferisce a Manfredonia dove incomincia a scrivere insieme agli altri membri del gruppo il primo disco di inediti.
Marco Di Bari – Cantante Bolognese d’adozione e dj per vocazione ha movimentato per anni la vita notturna di Bologna ha collaborato in diverse tribute band trovando spesso Andrea al suo fianco.
Matteo Prencipe – Basso – Nonostante la giovane età, Matteo vanta già un numero invidiabile di serate e concerti. Vista la sua attitudine al lavoro di gruppo e la sua innata bravura nel suonare il basso, sin da subito è diventato la colonna portante dei Madrea.
Riferimenti: https://www.facebook.com/madrealive http://www.youtube.com/user/MadreaMusic http://www.madrea.it EP – Realtà Inverse (parte 1) Singoli – Aria
VIDEO
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Ma chi sono i Dik Dik?
Molto carini e orecchiabili, ma secondo me nn “spaccano”. La voce del cantante in certi passaggi mi ricorda una versione meno “calda” di quella di Gaetano Curreri degli Stadio. Il testo e la musica non sono male, ma nemmeno memorabili! Si mantengono in linea con il pop-rock di questi tempi, non sono “riconoscibili” non so se mi spiego! Da 0 a 10 voto 6 e mezzo! Ma faccio comunque il tifo x loro in quanto manfredoniani e sarei curiosa di sentire altre canzoni!
Bravissimi……!
no corto sono –i teppisti dei sogni– comunque auguri a questi ragazzi col la speranza che ci regalino belle canzoni