Foggia – È uscito lo scorso 8 Agosto, per RadioSpia, KUNZ (2014 Remaster edition), la ri-edizione migliorata del primo introvabile Ep degli PSEUDOFONIA, storica band foggiana che ha fatto storia nel decennio 1995/2005, portando in giro per la penisola un folk fatto di temi come l’emigrazione, la malavita, la terra, senza mai scivolare nella caricatura del folk, ma restituendo un senso sovra-musicale a questa forma originale di scrittura.
Dopo 15 anni, KUNZ viene ora ripubblicato dalla label RadioSpia, in una versione ri-masterizzata ed arricchita di una traccia live, operazione curata dallo stesso produttore e sound engineer del 1999, Marco Maffei. Un lavoro di tre mesi che include un parziale restauro dei brani e l’inserimento di una bonus track (Alla Fiera dell’Est).
Sarà questo un primo passo per un ritorno sulla scena della band? “KUNZ è un disco fresco scritto da giovani, senza filtri e senza aspettative esterne né artefatti particolari. – spiega Antonio Bucci, storico componente, compositore e autore degli Pseudofonia – Oggi, quando scrivo qualcosa, penso al fatto che non debba assomigliare troppo a ciò che ho già fatto, penso all’importanza del testo e all’utilizzo minimale degli strumenti, così da ritrovarmi spesso con un pugno di mosche in mano e a dover ricominciare daccapo. (…) Negli anni scorsi le piccole etichette riuscivano a barcamenarsi grazie ai concerti; con minimi investimenti riuscivano a monetizzare con i live e questo garantiva un po’ di afflato e di soldi per le produzioni a venire. Oggi le possibilità e gli introiti derivanti dai concerti sono molto ridotti. (…)”.
Gli Pseudofonia sono nati nel 1989 come gruppo musicale studentesco dell’Istituto d’Arte di Foggia, in Puglia. Dopo i primi anni ricchi di sperimentazioni sonore, la band iniziò a partecipare a varie rassegne, proponendo un genere musicale caratterizzato da una miscela di reggae, ska, colonne sonore e canzone d’autore. Tra Puglia e Jamaica, una sorta di patchanka rielaborata, con testi a sfondo sociale e racconti surreali, tra vernacolo e italiano, che li portò ad una serie di vittorie e riconoscimenti in diversi concorsi nazionali.
Nel 1999 uscì il primo disco, un E.P. dal titolo KUNZ che venne recensito entusiasticamente da diverse testate musicali quali Il Mucchio Selvaggio, Buscadero e Rock Sound. Nel marzo del 2001 vide la luce il loro primo cd, “Tapirulant”, e nel 2004 invece pubblicano l’ultimo lavoro: “Piccole vite da decifrare”, che ha raccolto ampio favore di critica e pubblico.
L’intensa attività live di questi anni ha portato la loro musica in tutta Italia e in diverse trasmissioni radio e tv. La band ha momentaneamente sospeso la produzione, ma non il marchio Pseudofonia. Perché, quindi, un remaster di KUNZ? Lo abbiamo chiesto a Marco Maffei, ideatore e curatore del progetto e mente e cuore di RadioSpia: “Perché ho sentito il dovere di recuperare un tale patrimonio musicale della foggianità per renderlo disponibile in tutto il mondo. Nel periodo 1995/1999 la città di Foggia vedeva in embrione diversi movimenti culturali, fra i quali quello del ‘genere Pseudofonia’. Movimenti autentici, originali e intrisi di entusiasmo e voglia di costruire qualcosa di buono. ‘Kunz’ è uno dei più rappresentativi”.
Infine la chicca: siamo nel 1998.Gli Pseudofonia suonano al concerto cittadino del 1 Maggio. Interpretano una loro versione del brano ʻAlla Fiera dell’Estʼ di Angelo Branduardi. Questa versione ha valore storico: oltre alla sua particolarità, è stata registrata dal vivo, durante l’ultimo live del 1 maggio organizzato direttamente dai Sindacati Cgil Cisl e Uil nella città di Foggia. Negli anni che seguirono, nel giorno della Festa del Lavoro, i sindacati si dedicarono ad altri interessi e chi organizzò altri ʻConcerti del 1° maggioʼ, probabilmente provava nostalgia per i concerti e poca fantasia per le date sul calendario.
Redazione Stato