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Santi balordi e poveri cristi, Angeloni: in continua evoluzione

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Novembre 2014
Manfredonia // Teatro //

Manfredonia – SI è concluso ieri, con lo spettacolo Santi, balordi e poveri cristi, “Teatro Novello-vino novello e degustazioni fra teatro e musica” il week end di anteprime che ha aperto Rigenera, la stagione di prosa del Teatro Comunale Lucio Dalla.

Sul palco, autrici e attrici dello spettacolo, due giovani talenti: la pugliese Flavia Ripa, soundesigner, musicista e attrice diplomata alla scuola di teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna e la romana Giulia Angeloni fresca di diploma presso la civica scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Amiche fin dai tempi dell’università, preparano insieme i provini per entrare nelle scuole di teatro, accarezzando il sogno di realizzare uno spettacolo assieme. E così nell’estate del 2013, da una lunga ricerca nel patrimonio della tradizione popolare favolistica italiana passante per le poesie friulane di Pasolini, le novelle di Emma Perodi, e le fiabe italiane di Italo Calvino, nasceSanti balordi e poveri cristi, un’ originale armonia di affabulazione e musica, in equilibrio fra la tradizione dei cantastorie medievali e i miti del cinema degli anni ’50 e ’60.

Due attrici, la loro voce, una chitarra e due valige a fare da scenografia…tutto il resto è immaginazione, “accadimento teatrale”. E così sotto gli occhi dello spettatore si snoda una corte di personaggi “scomodi” talvolta buffi, talvolta arrabbiati e malinconici, che cercano di realizzare i loro sogni e trovare un posto in un mondo che spesso li rifiuta. Basta chiudere gli occhi per trovarsi nella Roma degli anni ’50 dove la ladra “Scimmietta” si innamora del meccanico Mario, guardandolo dalla finestra della sua cella al Regina Coeli, e sogna di trovarlo un giorno in parlatorio…Oppure in un villaggio della Palestina, dove un Gesù insolitamente stanco di fare miracoli, litiga con San Pietro per una coratella di coniglio, dando vita al quadro più esilarante ed ardito dello spettacolo (l’avreste mai detto che San Pietro ha frequentato l’istituto alberghiero?). Un altro “accadimento teatrale” e ci si trova in un mondo senza tempo dove un ragazzo con due teste può diventare un grande pittore e una novantenne che non ha mai smesso di sognare il principe azzurro, nonostante le angherie delle sorelle, può ritrovarsi in una notte giovane e bella e sposare uno sceicco…il lieto fine però, non è sempre scontato.

Ad accompagnare la narrazione, spesso in rima, come vuole la tradizione dei cantastorie, la chitarra di Flavia Ripa, vari intermezzi cantati e qualche gioco di luce, semplice ma d’effetto. Lo spettatore, dapprima un po’ stranito, si ritrova a poco a poco coinvolto nelle storie e quasi senza accorgersene, si emoziona, si diverte, pensa assieme ai personaggi…
“Santi balordi e poveri cristi è uno spettacolo in continua evoluzione-ha dichiarato a Stato Giulia Angeloni-nato per contesti più intimi e insoliti come i club e i pub, sta debuttando in questi mesi nei teatri e subisce di volta in volta modifiche e adattamenti. Le storie che abbiamo riscritto per la rappresentazione sono varie e le aggiorniamo costantemente-continua l’Angeloni-poi al momento dell’esibizione, scegliamo le quattro che ci sembrano più adatte al pubblico che abbiamo di fronte.”

Dopo la tappa manfredoniana, l’avventura di Santi balordi e poveri cristi continua nelle principali città del Veneto. L’appuntamento con l’apertura ufficiale della stagione di Prosa 2014-2015 del Teatro Dalla è invece per sabato 22 Novembre ore 21.00 con “L’uomo che inventò i Beatles”.

(A cura di Annapina Rinaldi – aprinaldi@alice.it)

Redazione Stato@riproduzioneeriservata

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