GLI ACCERTAMENTI – L’Assessore Regionale alle Politiche della Salute, Tommaso Fioere sulla base dell’istruttoria espletata dall’Ufficio “Accreditamenti” e confermata dal Dirigente del Servizio Programmazione e Gestione Sanitaria dell’Area Politiche per la Promozione della Salut, delle Persone e delle Pari Opportunità, ha riferito che lo scorso 13 novembre del 2009 il legale rappresentante della Casa di Cura “San Michele” ha presentato istanza tesa al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di n. 5 posti letto di Gastroenterologia, giusta pre-intesa sottoscritta e recepita con D.G.R. n. 813/2006, nonché al conseguente rilascio dell’accreditamento istituzionale di n. 35 posti letto per le seguenti discipline: 20 posti letto di Gasstroenterologia, n. 15 posti letto in Pneumologia richiamata la nota del Servizio Programmazione e Gestione Sanitaria con la quale è stato incaricato il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL FG ad effettuare “idoneo sopralluogo” nella struttura finalizzato alla verifica dei requisiti previsti dalla normativa vigente per l’autorizzazione all’esercizio di n. 5 posti letto di Gastroenterologia, tutto per “accertamenti finalizzati all’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria”.
Con nota del 2 febbraio del 2010 è stato chiesto al Dipartimento di Prevenzione Asl di effettuare idoneo sopralluogo nella Casa di Cura “San Michele” finalizzato alla verifica dei requisiti previsti dalla normativa vigente,con particolare riferimento all’esistenza di tutti i requisiti organizzativi minimi prescritti dal R.R. n.3/2005 in relazione alle articolazione delle case di cura per la quale è stata prodotta domanda di autorizzazione a n. 5 posti letto di Gastroenterologia.
L’INDAGINE DELLA TENENZA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MANFREDONIA – Va ricordato che l’indagine era stata condotta inizialmente dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Manfredonia, su delega d’indagini della Procura della Repubblica di Foggia, e con protocollo d’intesa con l’Asl Fg, partita dall’agosto del 2009 per “accertamenti finalizzati ad accertare l’impiego di alcuni medici” nella stessa casa di cura privati. Dai primi giorni di febbraio, o probabilmente dalla prima decade dello stesso mese, sarebbe stata infatti ascoltata la quasi totalità dell’organico della stessa struttura sanitaria privata (oltre 30 persone, si parla anche di alcuni pazienti ricoverati nella stessa casa di cura, oltre al vaglio di centinaia di cartelle cliniche – dalla Carta dei Servizi sarebbero comunque 60 le persone in totale, tra medici, tecnici, infermieri ed ausiliari, ai quali è stata affidata l’assistenza sanitaria della struttura). L’inchiesta della Finanza avrebbe fatto dunque riferimento ad accertamenti atti a verificare una presunta incompatibilità di un medico specialista impiegato, in passato, nella struttura, e in servizio attualmente in un altro plesso ospedaliero foggiano. Altri controlli sarebbero in ogni modo in corso in altre strutture sanitarie della Capitanata.
STORIA DELLA CASA DI CURA – Come riportato nel sito, la casa di cura San Michele nasce nel 1969, nel 1970 accede alla convenzione con alcune Casse mutue all’epoca esistenti; successivamente, nel 1978, le Casse Mutue sono sostituite dal Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1996, dopo ripetute ristrutturazioni ed ampliamenti, la Casa di Cura assume la veste attuale con 40 posti letto e 2 reparti: Gastroenterologia e Pneumologia. L’equipe interna viene affiancata da specialisti esterni (secondo la Carta dei Servizi della struttura sanitaria privata, che dalle verifiche avrebbe riportato dei dati ‘non corrispondenti alla realtà delle cose’).
DAUNIA MEDICA SRL DI MANFREDONIA ha per oggetto la gestione di case di cura, nonché la gestione di centri tecnicamente attrezzati per l’esercizio di attività sanitaria e di assistenza in genere e per questo può compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari, finanziarie e commerciali “funzionalmente connesse con la realizzazione dello scopo sociale”, anche da un punto di vista bancari (es. mutui passivi), oltre all’assunzione, diretta o meno, di “interessenze e partecipazione in altre società od imprese aventi oggetto analogo o affine o complementare al proprio”, sempre “nei limiti e nel rispetto delle norme che ne discipliano l’esercizio”.
I RISULTATI EMERSI – A conclusione delle operazioni di verifica è emerso in merito alle Funzionali Specialistiche che la richiesta di accreditamento presentata alla Regione Puglia in data 16.11.09, come previsto dalla preintesa sottoscritta, riguardacomplessivamente n. 35 posti letto da accreditare (20 gastroenterologia -15pneumologia). Allo stato sono attive le unità specialistiche di gastroenterologia (15posti), pneumologia (15 posti letto), oncologia (10 posti letto)
Autorizzazioni: Autorizzazione Decreto Presidente GR. n. 1053 del 23.03.1985 – Casa di cura privata condotazione complessiva di n.40 posti letto, ad indirizzo medicooncologico (10 posti letto),medico-broncologico (15 posti letto) e medicogastroenterologo (15 posti letto. Preintesa sottoscritta e recepita per 35 posti letto da accreditare (20 gastroenterologia – 15 pneumologia)
Precedenti autorizzazioni – Come stabilito nel gennaio del 1972, la Casa di cura privata aveva dotazione di 20 posti letto, branca specialistica otorinolaringoiatria; inoltre con Convenzione a norma dell’ art.18 legge 17.8.1974 n.386 con atto stipulato il 25.02.1980; Autorizzazione Decreto Presidente G.R. n.1697 del 16.09.1983 – Casa di cura privata,con dotazione complessiva di n.30 posti letto, ad indirizzo medico-oncologico (10 posti letto), medico-broncologico (10 posti letto) e medico-gastroenterologo (10 posti letto)fascia funzionale B. Si ricorda che nella stessa casa di cura vengono anche erogate prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale in regime di non accreditamento con il SSN per le discipline di: Patologia clinica, • Radiologia tradizionale, • Ecotomografia, • Endoscopia, • Otorinolaringoiatria • Cardiologia, • Oculistica. Dalle verifiche è emerso che la struttura non era in possesso dell’autorizzazione comunale all’esercizio per erogare prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale (comma4, art.8 della L.R 8/2004).
Chiude la clinica San Michele, verifiche dell’Asl
la notizia non mi giunge nuova ed è corretta. Però la verifica non è stata mai chiesta dalla regione ma dalla guardia di finanza. Anche perchè la regione unitamenente all’asl di Foggia i controlli li doveva fare già nel 2009 come prevede la legge regionale del 2004. Evidentemente… (..) ….però si sono ricordati dopo l’intervento della guardia di finanza… (..) non c’erano specialisti e (..) l’oncologia non esisteva…….Forse ora lo sanno…… Chi ci ha rimesso sono i dipendenti. Questo è l’unico dato certo. Per ora.