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Chiusura clinica San Michele, Ugl-Pro.Sa.R: interventi tardivi

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Giugno 2010
Manfredonia //

Alberto Pinto (Ugl Foggia)
Alberto Pinto (Ugl Foggia)
Manfredonia – UGL Sanità e Pro.Sa.R. (sindacato delle Professioni Sanitarie) accusano ora le istituzioni, dopo la revoca all’autorizzazione sanitaria relativa alla casa di cura privata San Michele di Manfredonia. “Tardivo” secondo i sindacati l’intervento delle istituzioni, per una clinica, si ricorda, aperta oltre 30 anni fa.

‘IN merito alla chiusura della Clinica San Michele di Manfredonia per presunte gravi irregolarità desideriamo ancora una volta ribadire un concetto che sottolineiamo ormai da svariati mesi e che al mondo politico ed Istituzionale locale sembra non interessare salvo poi intervenire sulla stampa come al solito a “frittata” già fatta. La Ugl Sanità ed i Pro.Sa.R. (Sindacato delle Professioni Sanitarie) da tempo continuano ad attenzionare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo sul territorio nel Settore della Sanità Privata di Capitanata, ricordando anche ai signori politici locali che la Regione sta massacrando una delle ultime maggiori risorse occupazionali del nostro territorio e tutto senza tener minimamente conto delle parti sociali e senza dar loro alcuna possibilità di intervenire per limitare i danni che, a dire della stessa regione e del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Foggia responsabile delle ispezioni, sarebbero figli di una cattiva gestione dei proprietari delle cliniche private. Ma noi ci chiediamo – dicono i sindacati – vale la stessa cosa per le strutture sanitarie pubbliche? o meglio sono migliori le condizioni di operatività, di standard di personale, di pulizia, di tecnologie della strutture sanitarie pubbliche rispetto a quelle private contestate?. La UGL Sanità ed il Pro.Sa.R. ribadiscono al Prefetto l’istituzione di un tavolo urgente con l’Assessorato regionale alla salute, la Asl FG, e le Associazioni datoriali della sanità privata per cercare di derimere in maniera strutturale i problemi del Settore; per cercare di sapere e capire la programmazione in questo ambito da parte della Regione e per proporre così anche possibili soluzioni. Ma soprattutto al mondo politico del territorio di smetterla di “piangere il morto” e di darsi da fare prima che il peggio avvenga. Alla Procura della Repubblica di fare velocemente piena luce sulla vicenda e non solo quella relativa alla Clinica san Michele ma anche quella delle indagini in corso e quella su tutte le ispezioni e le delibere regionali e della Asl di Fg emanate dal 2005 ad oggi (a tal proposito ancora aspettano la documentazione richiesta a Ruggero Castrignanò)’.

‘DI CHI LE RESPONSABILITA’ PER LE PRESTAZIONI EROGATE ?’ – “Se oggi si scopre che una Clinica erogava prestazioni senza essere nelle condizioni di poterlo fare di chi è la responsabilità? – si chiede Alberto Pinto, segretario generale Prosar – Chi ha firmato le delibere di erogazione di pagamento delle prestazioni negli anni? Dopo quali controlli che attestavano cosa? Quale era la qualità delle prestazioni erogate? Ed il personale presente? E le attrezzature utilizzate? Sono o no oggi le stesse di cinque anni fa? Meditiamo su questo e sul fatto gravissimo che a pagare oggi non sono i nostri bravi politici, i nostri bravi dirigenti di servizio regionali, i nostri Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari, ma i lavoratori”, vale a di re “la povera gente”.

ELENCO DELLE STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO POTENZIALITA’ OCCUPAZIONALI IN ORDINE DI GRANDEZZA- Fondazione centri riabilitazione Padre Pio presente nei comuni di Foggia, San Giovanni Rotondo (con due presidi, di cui uno ‘Gli Angeli’ premiato a livello internazionale per la riabilitazione degli ipovedenti e malattie rare’); ma anche San Severo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Carpino, Ischitella, Cagnano Varano, Vico del Gargano, Zapponeta, Orta Nova, Castelnuovo della Daunia, San Paolo di Civitate, per un totale di 500 dipendenti.

Tra il Centro riabilitazione Vita di Cerignola (70), il centro riabilitazione Iris di Rodi Garganico (60) e il Turati di Vieste (50): 180 dipendenti.

PER le cliniche priovate accreditate: la clinica Villa Igea di Foggia: 80 dipendenti, la Villa Serena (60), la San Francesco di Foggia, 50, la casa di cura Turati di Vieste, la San Michele di Manfredonia (50), la clinica De Luca di Castelnuovo (50), la residenza socio-assistenziale di Troia (50), la presidenza Socio-assistenziale di San Nicandro Garganico (60), il Centro Hospice, Alzaimer e riabilitazione Casa Divina di Provvidenza Foggia, per un totale di circa 800 dipendenti.

FOCUS – La vicenda, la deliberazione regionale, il futuro dei lavoratori, l’intervento del sindaco Riccardi e del consigliere Marino

3 commenti su "Chiusura clinica San Michele, Ugl-Pro.Sa.R: interventi tardivi"

  1. io dico da paziente della casa di cura SAN MICHELE,che la decisione fatta dalla regione Puglia è completamente sbagliata,in quanto io ricoverato più volte nella struttura ho sempre trovato il massimo in tutto.Concludo dicendo che l’asserrore Fiore dovrebbe fare un passo indietro sulle sue decisioni

  2. la giunta regionale sta sbagliando moltissimo.Ha chiuso la San Michele che era l’unico centro di Manfredonia sanitario che potesse guarire i manfredoniani.Io sono una di quelle persone che ha voluto l’asserrore Fiore come consigliere regionale,ma dico la verita dopo quello che ha fatto alla San Michele non lo rivoterei mai più.Concludo riferendomi A Fiore dicendo di riaprire subito la San Michele.

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