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GrNet: con Manovra tagli drammatici per i militari

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
6 Luglio 2010
Regione-Territorio //

Manifestazione pro sindacati per i militari delle forze dell'ordine (archicvio, grifopiemonte)Roma – “PARALISI dell’organizzazione militare, compromissione dello Strumento miliatare, sicurezza del personale”, sono queste le frasi più ricorrenti che appaiono nel lungo documento preparato dallo Stato maggiore della Difesa, pubblicato in esclusiva da GrNet.it – il portale di informazione indipendente per il comparto Sicurezza e Difesa – con il quale vengono analizzate le conseguenze, in alcuni casi giudicate “irreversibili”, dei drammatici tagli operati dalla manovra finanziaria che si appresta ad ottene la fiducia dal parlamento. Ambiti delicatissimi come la sicurezza dei nostri soldati all’estero, l’assistenza medica (anche quella psicologica), le attività di concorso in attività emergenziali in ambito nazionale per le esigenze di protezione civile e persino il finanziamento alla Croce Rossa subiranno un inevitabile arretramento a causa delle conseguenze a catena innescate dai tagli previsti dalla norma finanziaria volta a “stabilizzare” la finanza pubblica. Di seguito solo alcuni dei numerosissimi punti analizzati dallo Stato maggiore della Difesa.

Taglio lineare del 10%: Per quanto riguarda la Difesa tale riduzione inciderà pesantemente anche sugli stanziamenti relativi all’Esercizio, già considerevolmente ridotti dalla precedente manovra (DL 112/2008) con gravi conseguenze sullo Strumento militare”.

Spese per studi e consulenze (ridotte al 20% sulle spese 2009) : “L’introduzione del tetto implica la necessità di ridurre, tra l’altro, le spese che la Difesa sostiene per consulenze ed onorari ai medici civili, psicologi, biologi, veterinari, chimici, indispensabili per sopperire alla carenza di personale militare specializzato”.

Spese per convegni e cerimonie (ridotte al 20% sulle spese 2009) : “La disposizione impatta su eventi tradizionali particolarmente sentiti dal personale e connaturati con l’essenza stessa del militare. peraltro l’attuale formulazione sembra assoggettare alla valutazione del Presidente del Consiglio anche le cerimonie che oggi avvengono quotidianamente, per esempio, di cambio del Comandante in un Ente/reparto operativo o del giuramento solenne alla Patria dei volontari al termine del ciclo addestrativo e selettivo. Momenti questi di forte impatto emotivo e di irrevocavile adesione ad una vita di sacrifici ma di alta esaltazione morale e professionale, sino al limite anche dell’estremo sacrificio.”

Missioni nazionali ed all’estero (taglio del 50% delle disponibilità rispetto alle spese sostenute nel 2009): “La misura proposta, che decorre dal 1 gennaio 2011, prevede una riduzione del 50% sull’ammontare delle spese 2009. A tal riguardo, corre l’obbligo evidenziare che l’attuale formulazione della norma:

– riduce sensibilmente, in relazione alle ridotte risorse finanziarie, la funzionalità della Difesa, condizionando l’attività di comando ai vari livelli;

– esclude dal taglio le Forze di polizia (Carabinieri e Guardia di Finanza compresi), Vigili del Fuoco nonchè il personale della Magistratura.

Inoltre la disposizione colpisce il trattamento economico di missione da attribuire al personale militare per lo svolgimento delle attività addestrative previste per l’acquisizione ed il mantenimento delle proprie capacità operative, attività che si intensificano maggiormente durante i mesi precedenti gli impegni nei teatri operativi ed al rientro dagli stessi. Inoltre la corresponsione di tale indennità è anche prevista per l’esecuzione delle molteplici, indispensabili, attività logistiche di rifornimento e supporto dei reparti operativi, per le attività di concorso all’ordine pubblico, per le esigenze di Protezione civile, per tutte le attività emergenziali in ambito nazionale.

Proposta: Necessario un intervento emendatico finalizzato ad escludere dal taglio il Bilancio della Difesa al pari di quanto già previsto per le orze di polizia, Vigili del Fuoco e Magistratura. L’intervento, peraltro si rende necessario per evitare il rischio della “paralisi” dell’organizzazione militare, condizionando la sua operatività e funzionalità ai già ristretti limiti delle risorse finanziarie allocate.

Cancellazione dei rimborsi per uso mezzo proprio e trasporto mobili e masserizie: “La misura proposta, che decorre dall’entrata in vigore del decreto legge, cancella gli istituti in argomento. La sua eventuale applicazione, atteso l’elevato numero dei soggetti potenzialmente interessati, comprometterebbe la funzionalità dell’organizzazione militare, in quanto ridurrebbe, sensibilmente, la possibilità di movimentare il personale. La mobilità del personale costituisce infatti uno degli elementi caratterizzanti la specificità del personale militare”

Spese per acquisto, manutenzione ed esercizio autovetture: “Il personale delle Forze armate utilizza un parco veicoli vetusto e soggetto, in ragione del particolare impegno operativo, ad un tasso di usura ben più elevato della generalità dei casi. Ciò implica l’esecuzione di onerose manutenzioni periodiche e programmate, indispensabili a garantire l’efficienza e la stessa sicurezza del personale, oltre che l’aggiornamento tecnico dei mezzi, svolte perlopiù da proprie officine specializzate o, in alcuni specifici casi, presso le stesse industrie che le hanno fabbricate. ça prevista introduzione di un tetto di spesa relativo a tali attività renderebbe inevitabile sia un depauperamento patrimoniale, conseguente all’inevitabile incremento dei veicoli fuori uso non riparabili, sia una riduzione della capacità dello strumento militare”.

Riduzione contributi enti ed associazioni (-50% rispetto al 2009): “La norma potrebbe avere impatto sul finanziamento alla CRI e sulle poste relative al funzionamento ed all’investimento dell’Agenzia Industrie Difesa”.

Congelamento Massa salariale ed invarianza del trattamento economico: “La misura proposta comprometterebbe in modo irreversibile la funzionalità dello Strumento militare atteso che, congelando il trattamento economico di ogni singolo soggetto a quello percepito nel 2010, impedisce l’attribuzione dei trattamenti riconosciuti in caso di:

– promozione al gradi superiore (da caporale a generale) nel triennio hanno effetto ai soli fini giuridici e non economici (acquisisce il grado, responsabilità e funzioni superiori ma non il corrispondente trattamento economico);

– impiego presso unità destinatarie di indennità più pregiate, in ragione del maggior impegno operativo (pronto intervento aereo, imbarco, supercampagna, ecc…);

– trasferimenti in ambito nazionale, in quanto verrebbe pregiudicata l’attribuzione di specifici emolumenti (L.86/2001) attribuiti al personale in ragione di una norma “speciale” che riconosce al personale del Comparto trattamenti diversi per effetto dell’elevato tasso di mobilità;

trasferimente all’estero. Compromette l’impiego stabile presso le Addettanze militari e/o Comandi ed Organismi Internazionali.

1 commenti su "GrNet: con Manovra tagli drammatici per i militari"

  1. Ho scritto su molti siti e lo ritorno a ripetere: è giunto il momento di rompere il muro del silenzio denunciando alla stampa e alla televisione – anche in forma anonima – tutti gli sprechi della Difesa (cancelleria, missioni, trasferimenti, acquisto giornali, lavori alle infrastrutture fatti male e in economia, acquisti di ogni genere, ecc.). Se ci sono tagli al Comparto Difesa vuol significare che qualcosa Tremonti ha scoperto. Perchè un militare destinato al Quirinale e/o all’ex SISMI deve percepire mensilmente uno stipendio di seimila euro?Perchè un militare destinato – per un triennio – all’estero deve percepire uno stipendio di dodicimila euro mensili?Facciamo stare bene tutti i militari e in particolar modo le Forze dell’Ordine iniziando ad eliminare gli sprechi da me segnalati.

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