Edizione n° 5386

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Unità a cavallo e ‘Cacciatori’ per la ricerca dei latitanti

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
16 Luglio 2010
Manfredonia //

Controlli Squadrone eliportato Cacciatori (immagine d'archivio)
Controlli Squadrone eliportato Cacciatori (immagine d'archivio)
Manfredonia – STABILITO un rafforzamento delle azioni di controllo nel territorio, dopo gli ultimi recenti agguati e la riapertura della lotta della Faida. Da giorni in atto un dispositivo con l’impiego di personale della Compagnia di Intervento Operativo dell’XI Battaglione Puglia, quotidianamente affiancato ai militari effettivi alle Compagnie Carabinieri ed al personale del Norm (Nucleo Investigativo) del Comando Provinciale di Foggia.

LE UNITA’ IMPIEGATE – Saranno impiegate 10 unità ippomontate del Reggimento a Cavallo (4^Reggimento Carabinieri) e 10 dello Squadrone Eliportato Cacciatori ‘Calabria‘ ; unità che consentiranno “il pattugliamento delle aree di montagne della zona” (Ruggiano, frazione Tomaiuolo, intera area Parco Nazionale del Gargano, Foresta Umbra, etc.) – come aggiunto dal personale Norm del Comando Provinciale di Foggia e di Manfredonia.

IN TOTALE 40 UOMINI – In questa occasione, le dieci unità ippomontate inviate dal Comando Generale saranno impiegate in compiti istituzionale a supporto dell’Arma territoriale (pattugliamento, perlustrazioni e servizi di squadriglia) in luoghi e località del promontorio garganico irragiungibili a piedi o a bordo di autooveicoli alla ricerca di latitanti. A queste si affiancheranno 10 cacciatori dello Squadrone eliportato ‘Cacciatori’ Calabria, 10 specialisti del Cio (compagnia di intervento operativo) e 10 carabinieri del Battaglione Puglia (vedi sviluppo in seguito).

STORIA DEL REGGIMENTO A CAVALLO – Il reggimento a cavallo è stato istituto lo scorso primo luglio del 1963 come 4^reggimento Carabinieri ed è stato l’ultimo Reggimento interamente montato delle Forze Armate Italiane. L’attività del Reggimento trova il suo momento più rappresentativo nel celebre Carosello Storico di Palazzo di Siena, oltre all’attuazione di sedute di ippoterapia per le associazione per disabili, oltre alla partecipazione, con la sezione sportiva, a concorsi ippici di livello nazionale ed internazionale.

Irruzione in casolare, squadrone eliportato Cacciatori (immagine d'archivio)
Irruzione in casolare, squadrone eliportato Cacciatori (immagine d'archivio)
DA sottolineare il GRUPPO OPERATIVO CALABRIA, istituito il primo settembre del 1992, per esercitare una capillare azione di controllo del territorio ad integrazione dell’attività istituzionale svolta dai Reparti dell’Organizzazione Territoriale dell’Arma. La sede dello stesso gruppo è a Vibo Valentia, nella Base Logistico-Operativa, situata nell’ex aeroporto militari ‘Luigi Razza’, ed è articolato su uno Squadrone Eliportato Cacciatori ‘Calabria’, per il controllo nel territorio nella Regione Calabria ad integrazione dell’attività svolta dai reparti territoriale ed una Compagnia Speciale Aliquota di manovra per il supporto all’Arma territoriale nei servizi di pattuglia, perlustrazione e ordine pubblico nonchè vigilanze ad obiettivi sensibili.

L’AZIONE del Gruppo, “particolarmente idoneo ad operare in zone impervie”, si esplica principalmente attraverso “perlustrazioni, appostamenti, battute, rastrellamenti, posti di controllo e di blocco, pattugliamento eliportato e ricerca di latitanti”.

Originariamente il reparto fu voluto dal Comando Generale per le stesse ragioni dell’omologo isolano ‘Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sardegna”: vale a dire “snidare i sequestratori e i criminali latitanti in genere“.

DA ricordare tra le ultime ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di personaggi inseriti nell’elenco dei primi 100 catturandi più pericolosi Elenco latitanti, l’arresto di Saverio Trimboli, avvenuto lo scorso 13 febbraio, catturato a Platì, all’interno di un bunker sito in un locale adibito ad una cantina e di Santo Glicora, avvenuto lo scorso primo giugno 2010, anche questi nascosto in un bunker nello stesso comune reggino.

Controlli a cavallo nell'area Parco Nazionale del Gargano
Controlli a cavallo nell'area Parco Nazionale del Gargano
I RISULTATI CONSEGUITI, DAL 1^ AL 14^LUGLIO, DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI FOGGIA – Fermo restando l’obiettivo che “prioritario dell’intera Arma dei Carabinieri, comando provinciale di Foggia, resta quello della cattura di Franco li Bergolis“, elemento di “spicco della mafia garganica inserito nell’elenco dei 100 ricercati più pericolosi” (come confermato in una nota stampa dai vertici dello stesso Reparto Operativo dei Carabinieri di Foggia nelle ultime settimane è stato già intensificato il dispositivo di prevenzione generale e controllo del territorio tra Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, con l’esecuzione sistematica di servizi coordinati a largo raggio, con l’impiego di militari della territoriale e dei contingenti di rinforzo della C.I.O. e dell’11° Btg. “Puglia” (totale: 20 militari) capeggiati da 1 Ufficiale, per una media giornaliera di 13-15 servizi dedicati “esclusivamente” al controllo di quell’area Garganica. “Altri 10 Carabinieri della CIO sono impiegati giornalmente di rinforzo nell’area Viestana”, ricordò nella nota stampa il Capitano Cleto Bucci.

Consuntivo della prime due settimane di impiego della “task force” dei Carabinieri sull’area garganica dopo gli omicidi di fine giugno: dal primo luglio al 14 luglio 2010 sono stati 6 i soggetti arrestati in flagranza di reato, 35 persone denunciate in stato di libertà, 216 le perquisizioni, di cui 190 a soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, 52 alla sorveglianza speciale.

SEQUESTRI – Sequestrate, nel corso dei controlli, 5 armi da fuoco, con 52 munizioni. Sequestrati anche 100 grammi di marijuana. In totale è stata recuperata refurtiva per oltre 14mila euro.

CONTROLLI ANCHE in 141 esercizi pubblici, 6 cave, 69 masserie/casolari, 1 armeria e 7 per porto d’armi. Rintracciati 36 immigrati clandestini, 1410 le auto/motoveicoli controllate, 1801 le persone identificati, nessuna segnalazione per gli assuntori di stupefacenti.

124 le contravvenzioni elevate ai sensi del Codice di Sicurezza stradale, 3 per leggi speciali, 1 proposta chiusura locale sensi art. 100 TULPS, 33 documenti di circolazioni ritirati, 3 patenti di guida ritirate, sequestrati 9 auto/motoveicoli e recuperati tre.

I MILITARI IMPEGNATI – Impiegati complessivamente quasi 70 militari al giorno tra Ufficiali,ispettori, sovrintendenti, appuntanti/carabinieri. Utilizzati 109 veicoli, 3 natanti, con 58 contravvenzioni tra guida senza cintura e casco, 46 le persone sottoposte al controllo dell’etilometro. Controlli anche in attività commerciali gestite da cittadini asiatici.

VERSO LA FIACCOLATA – Fissata per il prossimo 24 luglio la fiaccolata a Manfredonia, contro la Faida del Gargano. Ci sarà un “corteo bianco per le strade di Manfredonia – come dicono gli organizzatori – per dire no alle mafie, per istigare alla legalità”. Il raduno è stato fissato alle ore 19 in Piazza Galli (Tribunale Mf). Tutti giorni alle 19 le riunioni organizzative presso il Luc di Manfredonia (viale Miramare).

FOCUS – IERI LA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO D’ASSISE DI BARI: CONFERME PER ERGASTOLI AI DANNI DEGLI IMPUTATI – Processo Faida, conferme ergastoli dalla Corte d’appello di Bari da Redazione Stato, riproduzione riservata

Conferenza di Maroni a Manfredonia (riprese D.Prencipe-S.Palumbo)

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