Edizione n° 5386

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Fughe da Bouakè, in cerca di pace

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
2 Agosto 2010
Manfredonia //

Franck N. nella redazione di Stato (image M.P.Telera)
Franck N. nella redazione di Stato (image M.P.Telera)
Manfredonia – UN soffio di vento e di speranza. Una vita che si incontra e si comprende ma senza mai dimenticarla. Nel silenzio di storie di ordinari respingimenti in mare, una distesa d’acqua che scinde il destino dei popoli potrebbe anche rappresentarne il legame che li unisce. “Ho vissuto la guerra in Costa d’Avorio, una guerra molto brutta”. Dice a Stato Franck N., rifugiato politico che vive a Manfredonia. Dalla guerra che ferisce la Costa D’Avorio, milioni di profughi sono stati costretti infatti a fuggire, e proprio tra di loro emerge la figura di un ragazzo approdato sul palcoscenico della pace, un palcoscenico conquistato tuttavia “ad un prezzo salato”. “Vivevo a Bouakè, la seconda città più grande della Costa d’Avorio – dice Franck – una radio francese aveva annunciato il colpo di stato e i militari avevano invaso i punti strategici della città”.


ATTORE CON L’AFRICA NEL CUORE – Il teatro è diventato oramai il sogno del ragazzo, ma il desiderio più grande di Franck resta sempre la sua Africa. Il giovane ivoriano ha lasciato infatti la sua terra, la sua famiglia e i suoi cari, per riscrivere il copione di una esistenza rinnovata.“Sono qui per non mettere in pericolo la mia famiglia. Nel nostro movimento universitario abbiamo ricevuto minacce di morte. Ricordo che uccisero il nostro segretario e un’altra ragazza è stata violentata. Da lì ho deciso di partire”.

DA VARESE A BORGO MEZZANONE – Le parole di Franck evocano le immagini di un passato che ancora persiste. “Dal Ghana all’Italia, da Milano a Varese, e poi a Borgo Mezzanone”. Franck Nassirou, provetto attore della compagnia teatrale della Bottega degli Apocrifi narra a Stato il suo viaggio, un viaggio che il ragazzo definisce “ricco di esperienze” tra il Centro di accoglienza di Varese fino ad approdare al C.A.R.A. di Borgo Mezzanone. “Varese è una città molto chiusa, si sente molto la paura e la diffidenza, mentre a Borgo le condizioni erano molto difficili, ma preferivo questo sacrificio pur di non tornare nel mio paese”. I mesi trascorrono lunghi, monotoni, ma pur sempre carichi di incontri con altri rifugiati politici provenienti da tutto il mondo.

L’INCONTRO CON I RAGAZZI DELLA BOTTEGA – Il sipario stava lentamente aprendosi agli occhi del ragazzo attraverso una proposta che sarebbe diventata presto la sua vittoria più autentica: l’accoglienza. L’accoglienza che passa tra le voci del teatro cittadino, Franck invitato a recitare e a testimoniare che l’immigrato è sempre un uomo ferito, senza via di scampo, cercatore della terra che dona pace senza sangue. “Appena arrivato a Manfredonia ho avuto nostalgia del mio quartiere, le stradine e le piccole vie me lo ricordavano”. Un sollievo e un rifugio insperato, allo stesso tempo una sfida per una convivenza priva dell’obbligata caccia agli immigrati, radice di un’insanabile atmosfera di insicurezza. Insicurezza da respingere con fermezza al mittente.

MAMAN! SALUT ! SALUT MAMAN, JE PARS – Il diritto alla sicurezza si cela trasversale tra il rifiuto e la violazione di una dignità condannata ad essere respinta come un pacco postale. “Maman! Salut! Salut maman, je pars. Je vais sur la lune, sur la lune il n’y a pas la guerre” (Mamma! Ciao! Ti saluto mamma, parto. Vado sulla luna, sulla luna non c’è la guerra). Dal teatro della guerra al teatro della vita, dalla fuga al palcoscenico, questa la storia di Franck, una trama che si ripete, come le onde del mare che traghettano migliaia di vite al di là della costa, e il viaggio prosegue, senza pausa.

LA GUERRA CIVILE IN COSTA D’AVORIO FRA OMICIDI E COLPI DI STATO – Lo scoppio di una guerra civile, poi l’espulsione di molti ivoriani perché ribelli e contrari al governo del Presidente Gbagbo. Nel settembre 2002, mentre il Presidente Laurent Gbagbo è impegnato in un viaggio diplomatico in Europa, alcuni reparti dell’esercito tentano un colpo di stato e assassinano il ministro dell’Interno e il generale Guéi. Inizia una guerra civile che divide il paese e ancora senza soluzione, anche se i combattimenti sono ufficialmente cessati. Si stima che circa 19.000 persone, soprattutto donne e bambini, si siano rifugiate in Liberia. Esse hanno iniziato a far ritorno in patria a partire dalla fine di novembre. Durante tutto l’anno, le Nazioni Unite hanno condannato gli abusi dei diritti umani in Costa d’Avorio e hanno denunciato l’odio xenofobo diffuso da una parte dei media. Le Nazioni Unite hanno anche istituito due missioni d’inchiesta. La prima ha concluso che le forze di sicurezza e le milizie filo-governative si erano rese responsabili dell’uccisione di almeno 120 persone durante la manifestazione non autorizzata. La seconda ha condotto un’inchiesta di tre mesi sugli abusi dei diritti umani compiuti da tutte le diverse parti in causa a partire dalla rivolta armata del settembre 2002.

NEL FUTURO: PACE E GLOBALIZZAZIONE – Queste sono le vicende della storia che abbracciano anche delle piccole cittadine, non più lontane, ma ora maggiormente coinvolte in uno scenario della globalizzazione dei popoli e dei loro conflitti. Al di là delle frontiere e delle guerre, Manfredonia compresa.

Lascia un commento

In ogni paese c’è una orrenda casa moderna. L’ha progettata un geometra, figlio del sindaco. (Dino Risi)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.