Edizione n° 5391

BALLON D'ESSAI

STIVALE // Domina l’anticiclone africano, temperature oltre i 40 gradi
8 Luglio 2024 - ore  14:55

CALEMBOUR

DICHIARAZIONI // Gattino giù dal ponte, Salvini “inasprire pene. Sono criminali”
8 Luglio 2024 - ore  13:51

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Tu chiamali, se vuoi, termovalorizzatori

AUTORE:
Agostino del Vecchio
PUBBLICATO IL:
12 Ottobre 2010
Editoriali //

Emma Marcegaglia e Nichi Vendola. (Fonte image: italiaterranostra.it)
Foggia – “BISOGNA studiare e conoscere come funzionano le leggi, nel piano pubblico dei rifiuti io ho cancellato tutti gli inceneritori”. A sostenerlo è Nichi Vendola, presidente della Puglia, leader di Sinistra Ecologia Libertà e futuro candidato alle primarie del centrosinistra. “Viceversa – aggiunge Vendola- nella parte privata i termovalorizzatori sono regolati come industria energetica dalle leggi della Comunità Europea e da leggi nazionali. E quindi, visto che vige la separazione tra pubblica amministrazione e politica, tra burocrazia e politica, quando i procedimenti autorizzativi sono perfezionati io non posso fare molto altro.” Solo una settimana prima, ospite alla trasmissione Anno Zero, Vendola aveva mostrato solidarietà nei confronti delle proteste degli abitanti di Acerra mobilitati contro “termo valorizzatore” che, già alla sua inaugurazione, aveva presentato segni di malfunzionamento. Nel corso del 2010 il Consiglio Regionale autorizzava 5 strutture analoghe in Puglia, sovvenzionate mediante fondi pubblici, elargiti nelle tasche di una società privata, vale a dire la Marcegaglia group dell’attuale presidente di Confindustria.

MARCEGAGLIA E LA TREVI A FOGGIA – Alla base del cosiddetto dossier Marcegaglia, pubblicato da quotidiano il Giornale, ci sarebbero, tra le altre cose, anche accuse di irregolarità nella gestione dei rifiuti nel tacco d’Italia nel quale, l’’azienda di proprietà della famiglia del presidente della Confindustria” scriveva tempo fa il mensile Panorama, “Emma Marcegaglia, in Puglia ha un forte ruolo nel ciclo dei rifiuti. Per esempio gestisce tre dei quattro termovalorizzatori, a Manfredonia (Foggia), Massafra (Taranto) e Modugno (Bari) ” L’indagine che ha permesso di intercettare casualmente Porro e Arpisella nasce – scrive oggi il Corriere della Sera – da accertamenti e verifiche su alcuni affari riconducibili al “Gruppo Trevi” che fa capo al vicepresidente di Confindustria Cesare Trevisani. Un’indagine che riguarda lo smaltimento dei rifiuti, in particolare un insediamento che si trova in provincia di Foggia, e che secondo i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico rivelerebbe un quadro da approfondire in seguito al quale è stato autorizzato l’intercettazione di Arpisella.

LA SMENTITA DELLA TREVI – In serata è arrivata la secca smentita della società che ha fatto sapere, tramite comunicato stampa, che “l’attivita’ di smaltimento rifiuti non e’ mai rientrata, ne’ rientra in alcun modo nell’attivita’ del Gruppo Trevi.” Aggiungendo che ”come Gruppo specializzato nell’ingegneria del sottosuolo Trevi ha messo a punto avanzate tecnologie di perforazione adatte alla messa in sicurezza di discariche e siti inquinati ed e’ proprio questa l’attivita’ che sta portando avanti in alcuni insediamenti ubicati nella provincia di Foggia, in forza di un contratto di sub appalto ricevuto da una impresa della zona.”

LA TREVI E LA BONIFICA DI MANFREDONIA – La multinazionale Trevi è, infatti, coinvolta nei lavori di messa in sicurezza definitiva delle discariche Pariti 1 RSU e Conte di Troia, località site nel territorio di Manfredonia inquinate dall’arsenico. Si tratta di un intervento di bonifica di interesse nazionale, poiché interessa un’area di oltre 70 ettari da mettere in sicurezza, preservando la falda acquifera da eventuali infiltrazioni che potrebbero avere effetti nefasti sulla salute della popolazione. L’importo complessivo dei lavori ammonta a Euro 26.996.735,54 e la Coop. MUCAFER Scpa partecipa all’esecuzione dei lavori per una quota pari a circa il 50% del totale lavori (Euro 13.322.516,41). I lavori sono quasi giunti al termine.

MARCEGAGLIA E PUGNOCHIUSO – Un altro tassello d’inchiesta contenuto nel dossier riguarda la società Pugnochiuso, controllata dalla Marcegaglia Tourism, gruppo attivo nella gestione alberghiera e di villaggi turistici, che, lo scorso 8 ottobre, ha firmato un accordo conciliativo, 400 mila euro, la cifra indicata nel fondo rischi, per chiudere un vecchio contenzioso con il Comune di Vieste, in Puglia, che contestava irregolarità per Ici e Tarsu non pagate. La Marcegaglia Spa invece, che produce tubi, ha definito, con il versamento di 170mila euro, una pendenza relativa all’imposta di registro riferita al riscatto di un leasing immobiliare. Partita ancora aperta per l’Imat, società che fabbrica condense e amministrata dalla presidente di Confindustria. L’indagine promossa dall’Agenzia delle entrate a inizio 2010 sui versamenti Irap, Iva e Ires relativi al 2007, ha prodotto la notifica di un processo verbale di constatazione. Nel bilancio la società, senza indicare cifre, rimanda al prossimo esercizio «le conseguenze finanziarie, patrimoniali ed economiche di tale evento».

IL SEQUESTRO DELL’INCENERITORE DI MODUGNO –Il 22 settembre 2008 il dott. Francesco Bretone pm della Procura di Bari, ha sequestrato l’area di costruzione dell’inceneritore della Eco Energia Srl(gruppo Marcegaglia) a Modugno (BA) ed ha messo 4 persone sotto inchiesta; di queste una era un dirigente del settore ecologia della Regione Puglia che aveva dato il via libera alla costruzione dell’impianto che la magistratura ha bloccato per evidenti irregolarità. Si tratta di Antonio Albanese, di Massafra, rappresentante legale della Eco Energia (la società del gruppo Marcegaglia, azienda del presidente di Confindustria, a cui il progetto del termovalorizzatore fa capo), Carmine Carella di Bari e Nicola Trentadue, entrambi direttori dei lavori e Luca Limongelli, dirigente dell´assessorato regionale all´ambiente. Prima di avviare i lavori, la società avrebbe dovuto chiedere il nulla osta paesaggistico perché l´area, ha spiegato il consulente dell´accusa, è caratterizzata da bellezze naturali, sottoposte a tutela. E anche l´autorità di bacino avrebbe dovuto esprimere un parere vincolante perché nell´area c´è il vincolo idrogeologico. Irregolarità, alle quali si aggiunge il mancato rispetto dei “Galassino”, la legge che impone una distanza di sicurezza dai corsi d´acqua.

IN PUGLIA L’INCENERIMENTO E’ UNA ENERGIA VERDE – Un aspetto poco noto è che la Commissione europea, dal 2003, ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia in quanto quest’ultima, allo scopo di ricevere gli incentivi per la green economy (CIP 6 e certificati verdi) ha assimilato lo smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento alle “fonti rinnovabili” alla stregua di idroelettrico, solare, eolico e geotermico. Il termine “termovalorizzatore”, coniato da taluni media, indica impianti più moderni, in cui il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi impiegato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore. Molti studiosi, contrari a questa definizione, fanno notare che il termine non viene mai utilizzato nelle normative europea e italiana di riferimento, nelle quali si parla solo di “inceneritori” sottolineando che, nella gestione dei rifiuti, gli unici modi per “valorizzare” sono, prima di tutto il riuso e poi il riciclo,

LA COMBUSTIONE CREA SCORIE E DIOSSINA – L’incenerimento, operato alla temperatura di circa 900 gradi, con procedimento analogo al struttura attualmente in costruzione in località Paglia a Manfredonia, non chiude il ciclo dei rifiuti ma li riduce solo del 15-20 % rispetto al peso iniziale. I residui dovranno poi essere smaltiti in una ulteriore discarica apposita e, nel contempo, nel corso della combustione si sviluppano sostanze altamente tossiche quali diossine ed i furani, ad attività cancerogena e mutagena (in grado di sviluppare malformazioni al feto e aborti) per l’organismo umano. Le scorie costituiscono, inoltre, una grossa voce di spesa e devono essere monitorate costantemente per scongiurare intossicazioni molto pericolose da parte della popolazione circostante.

1 commenti su "Tu chiamali, se vuoi, termovalorizzatori"

  1. Sembra che queste situazioni sono o diventano più grandi di noi. ” Perchè ricordo le proteste contro l’impianto di Modugno. Eppure l’hanno costruito. A prescindere dalle proteste, che devono essere più compatte. La situazione per poter aggirare, o almeno diminuire la presenza di inceneritori; è la differenziata. Voglio ricordare che qui a Bari che si è incominciato molto tardi, eppure fino all’anno scorso stavamo al 24% di MONNIZZA diversificata. Quet’anno stiamo al 18%. Motivo: anzichè diminuire la tassa sulla immondizia con l’aumento della diversificata come fanno in tutta Europa, e nord Italia, a Bari aumenta. Con la differenziata che andava avanti, il Sindaco ci molla un aumento nientepopodimenoche: del 25%. – Come si fa??? – E come si fa che nessuno dice niente di un aumento così in piena crisi: l’opposizione politica, le associazioni culturali, i movimenti politici e non.
    Sembra dire a Bari: Grazie grosso Sindaco MICHELONE, grazie che ci aumenti le tasse, e spendi tutti i fondi x quel AZZO del petruzzelli. Tanto noi siamo più MICHELONI di te. Aspettiamoci la prossima tassa. X fare un nuovo inceneritore. Con amore e democeazia Vito Volpicella P. P.

Lascia un commento

“Possiamo scoprire il significato della vita in tre diversi modi: 1. col compiere un proposito; 2. con lo sperimentare un valore; 3. con il soffrire.” VIKTOR EMIL FRANKL

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.