Scenari finanziari da 11 settembre monetario, schianti degli investimenti contro le torri del debito.
La scioglievolezza dell’economia di mercato fa i conti con la gente, lavoratori in lotta con il presente per mettersi in scia al futuro. Tra chi critica la crescita e chi la decrescita, ripensamenti sulla validità effettiva del Pil, indici Geni in ripida picchiata anche nella vecchia Europa, di anno in anno intelletuali ed esperti mettono mano a nuove proposte.
Un nuovo tassello al dibatitto composito lo propone Giuseppe Salvato, consulente in organizzazione delle risorse umane per la Hiskill, commercialista e per oltre dieci anni docente di Economia aziendale, che per conto della casa editrice foggiana Grenzi, ha redatto il testo “Dal porcellini alla cassaforte. Finanze personali e gestione ambientale sotto controllo”. Un testo pensato sostanzailmente per rispondere agli interrogativi del mondo imprenditoriale, per proporre una soluzione ai problemi dell’impresa, per ricondurre al centro del sistema economico l’impresa in quanto cumulo di uomini in rapporto (di produzione, avrebbe detto Karl Marx) fra loro.
Non – ammette l’autore – un “libro per ricchi”. Né utile “per diventarlo”. Salvato esula dalla scia dell’arricchimento facile, come da quello della proposizione assolutizzante e definitiva. Non ci sono panacee, mancano, in tempi di effettiva crisi, soluzioni univoce e non ponderate. Piuttosto, pone l’accento sull’utilità della gestione delle risorse. Tanto di quelle di cassa (disponibilità economica) quanto di quelle umane (i “dipendenti”).
Perché è utile gestire il presente, ma – chiosa – “l’impresa è fatta essenzialmente di futuro”.
La presentazione del testo nel capoluogo dauno sarà organizzata dalla Libreria Ubik. Appuntamento, per giovedì 2 dicembre alle ore 18 presso i locali live dello spazio letterario di Piazza Giordano. In realtà si tratta, piuttosto, di un seminario di formazione gratuito che srotolerà i temi della gestione economica e finanziaria d’impresa, del risparmio, della progettazione e la programmazione.
Il futuro, panacea per l’impresa
